CAPITOLO QUARANTADUE

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«Io Taehyung ti amo»

Aveva sussurrato quelle parole con una naturalezza quasi disarmante, causando a Taehyung il vuoto allo stomaco e le gambe molli.

Lo amava. Jungkook gli aveva detto di amarlo, ed era stato così serio nel dirlo che il maggiore faticava a crederci.

Le uniche persone che gli avevano detto d'amarlo erano state Baekhyun durante la loro relazione - terminata poi in maniera disastrosa - e Jimin, ma i ti amo detti da Jimin erano affettivi ed erano più rari che pochi.

Taehyung si sentiva strano: le famose farfalle nello stomaco stavano svolazzando impazzite, mentre la testa si era fatta sempre più leggera. Così tanto leggera da non sentire tutti i richiami di Jungkook.

«Hey Taehyung? So di aver detto una cazzata, ma almeno potresti rispondermi?» ancora nessuna risposta e il moro pensava di impazzire: in un modo o nell'altro aveva combinato un casino «Dio santo quanto sono stupido. Stupido, stupido, stupido!»

Sentendo tutte quelle imprecazioni Taehyung si ridestò dai propri pensieri, stringendo leggermente la presa intorno alle braccia di Jungkook «R-Ripetilo» un semplice sussurro, capace però di attirare l'attenzione del più piccolo.

«Cosa? Che sono stupido?»

Il giovane insegnante abbozzò un sorriso; la chioma blu scompigliata dal vento freddo di novembre «No, l'altra cosa»

«Ti amo» aveva sussurrato quelle parole un po' timoroso; non capire la reazione di Taehyung gli aveva messo un po' di paura «Era questo che-»

Le parole gli morirono lentamente in bocca nel momento in cui i cuscinetti morbidi di Taehyung andarono a collidere con i suoi in un bacio pieno, pieno di quello che i due ragazzi ora potevano chiamare amore.

Il maggiore muoveva lentamente le proprie labbra su quelle sottili dell'altro, sfiorandosi e assaporandosi l'un l'altro. Era un bacio lento, dolce, forse il bacio più calmo che i due ragazzi si erano mai scambiati. Eppure, in quel bacio venivano trasmesse tutte le loro emozioni e sentimenti nascosti.

Si staccarono poco dopo, congiungendo le loro fronti «Ti amo anch'io Jungkook» gli diede poi un veloce bacio sulle labbra prima di continuare «Non immagini quanto tempo io abbia aspetto prima di confessartelo»

Si guardarono per minuti interminabili negli occhi prima di far collidere nuovamente le loro labbra e ancora una volta, Jungkook si ritrovò a pensare a quanto fosse dipendente dalle labbra di Taehyung: paffute, morbidi e dolci. Quelle labbra erano diventate la sua droga e di certo non si sarebbe mai stancato di assaporarle giorno per giorno.

Questa volta il primo a staccarsi fu Jungkook nell'esatto momento in cui le sue orecchie vennero accarezzate da una dolce melodia, la stessa melodia che da giorni veniva trasmessa alla radio e della quale lui se ne era innamorato. Quella canzone gli ricordava Taehyung e di tutti i momenti che componevano la loro storia d'amore. Più volte aveva immaginato di poter ballare su quelle note con il maggiore - dedicandogli anche la canzone - e ora che ne aveva l'occasione di certo non se la sarebbe fatta sfuggire.

Così decise di staccarsi completamente dal corpo dell'altro, e tendendogli poi la mano mormorò «Vorresti ballare con me?»

Fu inevitabile per le guance di Taehyung imporporarsi: lui era fatto così, si imbarazzava per poco. Però - nonostante l'evidente imbarazzo - non voleva rovinare l'atmosfera calma che si era creata tra di loro ed era per questo che aveva posato la propria mano su quella dell'altro in un tacito assenso alla sua richiesta.

«Non puoi capire quanto il mio cuore stia battendo veloce in questo momento» Jungkook aveva mormorato quelle parole con un dolce sorriso in volto, mentre mano nella mano si stavano dirigendo di nuovo nella sala del ristorante ora piena di coppie che ballavano. Decisero però di andare in una zona più appartata, dove occhi indiscreti non avrebbero rovinato la loro intimità.

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora