Quella mattina Taehyung - come il resto della settimana - si era recato a casa Min-Park per poter annaffiare le loro piantine e far prendere un po' d'aria alla casa.
I due sposini erano finalmente partiti per le Seychelles e Taehyung si era offerto volentieri di badare alla casa affermando di avere molto tempo libero ultimamente. Ma la cosa era ben differente dato che il giovane insegnante cercava di tenersi con la mente occupata per non pensare al moro.
Da quando Jungkook lo aveva chiamato con il nome della sua ex moglie non si era fatto più sentire: né un messaggio né una chiamata. Solo la prima sera era successo, ma Taehyung lo aveva bellamente ignorato.
Il maggiore inizialmente pensava che il minore preferisse parlargli di persona, faccia a faccia, piuttosto che attraverso un telefono, ma quando quel lunedì di una settimana addietro il maggiore era uscito da scuola per accogliere tutte le sue bestioline, si accorse che con Minho ci fosse la nonna.
Un'altra emergenza a lavoro? - aveva pensato Taehyung quel giorno, ma si dovette ricredere quando questo avvenne anche per i giorni successivi.
Jungkook non voleva vederlo, era chiaro, e questo fece più male di quanto pensasse al giovane insegnante che, più il tempo passava, e più si dava la colpa a tutto questo. Avrei dovuto ascoltarlo, sarei dovuto rimanere con lui quella sera.
Aveva da poco finito di annaffiare tutte le piantine di casa Min-Park quando il suono della serratura che scattava lo fece sobbalzare: i proprietari erano tornati.
«Ehilà Tae! Sei in casa?» la voce chiara e cristallina di Jimin gli arrivò dritta nelle orecchie; gli era mancato tremendamente il suo amico e ancor di più gli era mancato parlare con lui dei suoi problemi.
Decise quindi di depositare il piccolo annaffiatoio rosso nel lavello della cucina prima di mostrarsi agli occhi della coppia.
«Bentornati ragazzi!» esclamò contento il giovane insegnante mentre si dirigeva a braccia aperte verso Jimin, stritolandolo poi in un tenero abbraccio.
«Mio Dio Jimin, sei abbronzatissimo! Il sole delle Seychelles fa miracoli!» esclamò sorpreso Taehyung staccandosi leggermente dal corpo dell'amico per ammirare la sua pelle ora di un color caramello.
«Grazie mille Tae. Non si può però dire lo stesso di Yoon»
«Perché?» domandò confuso il giovane insegnante staccandosi totalmente dal corpo di Jimin «Oh mio Dio, ma sei un'aragosta! Che cavolo ti è successo?» esclamò poi alla vista del corpo di Yoongi tutto rosso dalla testa ai piedi.
«Si è addormentato sotto il sole senza mettersi la crema solare» ridacchiò il biondo.
«Mi dispiace un sacco Yoongi. Cerca di idratarti il più possibile la pelle»
«Tranquillo Tae guarirò in un baleno grazie al mio maritino» il risolino che ne uscì da quella frase fece imporporare le guance di Jimin in un solo colpo.
«Scemo...dammi un bacio» esclamò poi il biondino andandosi a nascondere tra le braccia del marito.
«Tutti quelli che vuoi amore»
Iniziarono così una dolce e lenta sessione di baci a stampo sotto gli occhi di Taehyung il quale - sentitosi di troppo - decise di farli staccare con un piccolo colpo di tosse.
«Oh sì, ehm...vado a farmi un caffè, volete qualcosa?» propose imbarazzato Yoongi. Non riusciva mai a darsi un freno quando aveva le labbra del suo compagno a portata di bacio.
«Per me nulla, grazie» affermò Taehyung.
«Per te Mimì?»
«Fallo anche per me amore. Mettici due cucchiaini di zucchero per favore» rispose Jimin regalandogli un tenero sorriso prima di rivolgersi all'amico «Vieni Tae sediamoci sul divano»
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Rainbow Teacher || KookV
Fanfiction[COMPLETA E CARTACEO DISPONIBILE SU AMAZON] A volte si pensa che il primo amore possa essere quello giusto, quella persona con la quale vorresti passare il resto della tua vita. La pensava in questo modo anche Jungkook fino a quando non incontrò Tae...