CAPITOLO TRENTACINQUE

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[SMUT]

Fare l'amore con Jimin era sempre stato spettacolare per Yoongi: era sempre qualcosa di nuovo, sempre qualcosa di inaspettato.

Un po' come quella sera che preso dal momento e dall'eccitazione Jimin gli aveva strappato la camicia di dosso lanciandola in maniera disordinata ai piedi del letto.

«Siamo vogliosi vedo» gli sussurrò Yoongi all'orecchio mentre andava a pizzicare da sopra la maglietta uno dei bottoncini del biondino, ottenendo come risultato un leggero ansimo da parte dell'altro.

«Yoon...»

Nonostante l'irruenza di Jimin fosse ben vista agli occhi del più grande sotto le lenzuola, a Yoongi piaceva fare però le cose con la calma e con la dolcezza più assoluta: voleva godersi appieno ogni amplesso con Jimin e ogni suo singolo gemito.

Gli fece quindi appoggiare la schiena al morbido materasso avvicinandosi poi lentamente alla sua bocca carnosa, diventata estremamente lucida e rossa a causa dei baci scambiati in precedenza «Adesso ci penso io a te Mimì, tu rilassati e basta» gli aveva baciato dolcemente le labbra e poi con estrema lentezza gli aveva sfilato la maglietta, ammirando così il suo corpo snello e privo di imperfezioni: adorava il corpo del suo compagno e ancor di più adorava stringerlo tra le sue mani e riempirlo di morsi e succhiotti.

«Ogni giorno che passa diventi sempre più bello Mimì»

Si era poi chinato all'altezza di quei bottoncini color carne e ne aveva intrappolato uno tra i denti tirandolo e succhiandolo appena mentre l'altro veniva stimolato dall'indice e pollice della sua mano.

«Ah Y-Yoon»

La mano libera del maggiore era scesa poi fino al cavallo gonfio del biondino andando a stuzzicare la punta sensibile attraverso i jeans che si erano fatti stretti.

«Yoon ti prego fai qualcosa. Spogliami, spogliati» Jimin ormai era allo stremo della sopportazione: i capezzoli sovra-stimolati e il suo sesso che ormai era sul punto di esplodere. Eppure, sotto sotto gli piaceva, gli piaceva quella sottomissione.

«Va bene, va bene come vuoi tu amore» aveva accontentato la sua richiesta spogliandolo di ogni indumento rimasto e facendo lo stesso anche con i suoi di vestiti. Con un colpo di reni era andato poi a ribaltare le posizioni facendo così salire Jimin sul proprio grembo.

«Scopami la bocca Mimì» con le mani ancorate alle chiappe del biondino, Yoongi lo aveva spinto fino al suo volto, fino ad avere pochi centimetri di distanza tra il proprio volto e il pube dell'altro.

L'eccitazione presente negli occhi di Jimin – a seguito di quella frase – era scomparsa, tramutandosi in stupore ed incredulità. Era strano che Yoongi gli facesse un lavoro di bocca visto che più volte il maggiore – soprattutto da adolescenti – gli aveva detto come odiasse la sensazione di soffocamento che quell'atto causava: Jimin, infatti, avrebbe potuto contare sulle dita della propria mano tutte le volte in cui il maggiore gli aveva fatto un pompino.

«Yoongi...ne sei sicuro? Guarda che non devi per forza» gli aveva preso il viso a coppa guardandolo con lo sguardo più dolce del mondo. A Jimin non sarebbe cambiato nulla se non avesse ottenuto un lavoro di bocca dall'altro, infondo non erano questi i mali della vita, e di certo non voleva obbligarlo a fare un qualcosa contro il suo volere. Gli bastavano le sue attenzioni.

«Jimin è okay, lo voglio io» lo guardava dal basso con sguardo deciso, mentre con le proprie dita aveva iniziato ad accarezzare l'addome e il petto dell'altro in un mero tentativo di rilassarlo.

«Sei sicuro? Guarda che- OH DIO!» lo aveva preso alla sprovvista, Yoongi aveva preso il suo sesso in bocca senza repliche, senza se e senza ma.

Certo, gli occhi lucidi e il senso di soffocamento e vomito si erano fatti subito presenti, ma l'eccitazione che gli cresceva tra le cosce solo nel sentire i gemiti e i lamenti di Jimin che lo spronavano a fare di più lo avevano spinto a resistere, perchè alla fine il premio lo avrebbe ottenuto anche lui.

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora