CAPITOLO SESSANTOTTO

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Quella mattina la suoneria del telefono di Taehyung prese a suonare in maniera incessante, facendo così mugolare in disappunto entrambi i ragazzi.

«Spegni quell'affare Taehyung, vorrei dormire ancora un pochino» mugugnò il moro con la voce impastata dal sonno prima di rigirarsi verso il compagno e sprofondare con il viso nello spazio tra il collo e la spalla, avvolgendo in seguito con le proprie braccia il bacino del maggiore.

In quell'ultimo mese erano cambiati molti aspetti nella vita di entrambi i ragazzi, soprattutto in quella di Jungkook. Primo cambiamento fra tutti fu quello della grande promozione ottenuta pochi giorni dopo il compleanno di Minho, diventando così da semplice contabile a capo reparto del suo settore. Questo, senza ombra di dubbio giovò di gran lunga nella loro vita: il moro, grazie alla promozione, era riuscito ad ottenere finalmente degli orari di lavoro decenti e - anche se non ne avrebbero sentito il bisogno - il suo stipendio era aumentato notevolmente, permettendo così poter esaudire qualche loro sfizio personale in più.

Per quanto riguardava Taehyung, invece, i cambiamenti non era stati molti, se non il fatto che ora ad adornare il suo volto vi era una chioma di capelli dal color rosa ciliegia. Per il giovane insegnante non fece né caldo né freddo quel cambiamento nei suoi capelli: era abituato, ma per Jungkook fu un vero e proprio shock e - fortunatamente - positivo.

Il giovane padre era diventato matto per quel colore, pregando più e più volte a Taehyung di rimanere per tutta la vita di quel colore, perché - sue testuali parole - adorava svegliarsi al mattino e vedere come prima cosa la sua ciliegina preferita. Sapeva benissimo però che non avrebbe vinto su quella questione, iniziando a pensare che forse avrebbe dovuto corrompere gli alunni del suo compagno con dolciumi e caramelle per dirgli di tenere quel maledetto colore in testa.

«Jungkook, è mia sorella. Mi sta videochiamando» parlò dopo attimi l'insegnante, non ottenendo risposta se non un leggero sospiro dal naso da parte dell'altro: Jungkook era di nuovo nel mondo dei sogni.

Il maggiore regalò una carezza sul capo di Jungkook prima prestare attenzione al proprio telefono, il quale continuava a squillare imperterrito. Si diede una veloce arruffata ai capelli e poi cliccò la cornetta verde, attendendo poco dopo una risposta.

«Buongiorno Taehyung, scusa se ti ho chiamato così presto» contro ogni sua aspettativa sullo schermo del telefono si palesò Jaesang e non sua sorella.

L'insegnante si stropicciò un occhio per svegliarsi un minimo prima di parlare «Tranquillo Jae, la sveglia sarebbe suonata tra qualche ora. Mia sorella dov'è?» Jaesang a quella domanda si mosse con fare eccitato, spalancano la propria bocca in un grosso sorriso e puntando il proprio sguardo ad un qualcosa che si trovava al momento dietro il telefono.

«Jae è tutto okay?» parlò ancora una volta Taehyung, preoccupato nel non vedere né sentire sua sorella; cosa molto strana dato che si stava parlando di una persona iperattiva e chiacchierona «Hai per caso ucciso mia sorella e ora vuoi un consiglio su dove nascondere il cadavere? No perché se nel caso fosse così io non sarò tuo complice»

«Che-!? No Taehyung, ma ti sembra?» l'insegnante si ritrovò ad alzare gli occhi al cielo ed accennare un piccolo sorriso sghembo «Comunque abbiamo deciso di chiamarti perché questa notte - precisamente ad un quarto alle sei - abbiamo dato il caloroso benvenuto al piccolo Kan Dohyun»

Taehyung in un primo momento non capì; ancora addormentato e con la mente poco lucida, ma appena Jaesang girò la fotocamera del telefono, mostrando così Jisoo su un letto di ospedale che teneva sul petto un piccolo fagottino, gli fu tutto più chiaro.

Jisso aveva appena partorito.
Lei e Jaesang erano appena diventati genitori.
Suo nipote era nato e lui era diventato zio.

«O-Oddio è magnifico, congratulazioni ragazzi!» mormorò con gli occhi velati di lacrime di gioia l'insegnante mentre si avvicinava il più possibile allo schermo del cellulare per vedere tutti i minimi particolari di quello che era il suo nipotino.

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora