CAPITOLO QUARANTASEI

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[SMUT]

Quella mattina del ventiquattro dicembre Taehyung era uscito presto da casa Jeon per andare a trovare Jimin, sperando di trovarlo in casa dato che non lo aveva avvertito del suo arrivo.

Una volta parcheggiata la macchina davanti al vialetto dell'abitazione Min-Park si era diretto alla porta, bussando poi come al suo solito tre volte. Taehyung non dovette attendere molto prima che il suo vicino di casa - nonché amico - venisse ad aprire «Oh ciao Tae, dimmi tutto» era sorpreso di trovarlo lì davanti a casa sua così presto e soprattutto senza preavviso.

«Ero venuto a farvi gli auguri di Natale, Jimin. Posso entrare?»

«Certo, ma non potevamo farceli domani scusa?» domandò confuso mentre si spostava da un lato per far spazio all'amico permettendogli così l'accesso.

«Sono a casa dei genitori di Jungkook a Natale e mi sarebbe venuto difficile venir qui» esordì il giovane insegnante mentre si accomodava sulla sedia del tavolo da cucina.

L'amico a quella risposta gli rivolse uno sguardo malizioso, anche se in cuor suo era felice di sentire ciò «Oh...allora le cose sono serie, festeggi dai suoceri» quella risposta scaturì un leggero risolino in entrambi «Comunque stai tranquillo Tae»

«Yoongi non c'è?» domandò il giovane insegnante notando l'assenza del compagno.

«No, ha preferito lavorare la Vigilia così potevamo passare il Natale assieme e partire per andare dai miei»

«Oh capisco, ha fatto più che bene allora»

«Sì esatto» Jimin concordava pienamente con la scelta che aveva preso suo marito: loro non erano soliti festeggiare la Vigilia e quindi la vedevano come un giorno normale.

«Lo vuoi un caffè?» domandò poi il biondo.

«Certo volentieri» il biondo, a quella risposta, si era diretto verso il bancone della cucina, tornando poco dopo con due tazzine ricolme di caffé.

Dopo attimi di silenzio Taehyung parlò con un tono di voce un po' più alto del normale, spaventando così l'amico «Ti devo dare il mio regalo caspiterina!» si era poi alzato di fretta e con l'agitazione in corpo era corso fuori di casa per prendere il regalo da dentro la sua auto.

Jimin gli aveva rivolto uno sguardo curioso quando era rientrato: non aveva mai visto il suo amico così agitato e trafelato «Ecco a te: è una stupidata, lo so, ma me ne sono innamorato a primo impatto e poi so che a te e a Yoon piacciono» esclamò poi il giovane insegnante una volta tornato in casa con una grossa sacca rossa in mano.

Jimin lo guardò dubbioso mentre si apprestava ad aprire il regalo: aveva uno strano presentimento, ma si dovette ricredere quando vide con i suoi occhi il contenuto «Ma è graziosissimo Tae, grazie veramente!» esclamò poi contento mentre prendeva tra le sue mani la piccola pianticella di bonsai.

Non era per niente una stupidata agli occhi di Jimin.

«Sai, ultimamente Yoon parlava di voler prendere un nuovo bonsai e tu hai esaudito i suoi desideri. Sarà contentissimo quando lo vedrà» decise poi di metterlo subito sulla piccola mensola posta sotto la finestra e di annaffiarlo, notando come il terreno fosse già secco.

«Sono contento di averlo preso allora» Taehyung era felicissimo di quella reazione: adorava fare i regali, ma adorava ancor di più vedere le reazioni compiaciute dei destinatari.

«Aspetta un secondo che vado a prendere il tuo...oddio più che tuo è sia per te che per Jungkook. Ho fatto anche una piccola aggiuntina per Minho!» il biondo sparì su per le scale per poi ritornare poco dopo con due bustine di dimensioni differenti.

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora