CAPITOLO CINQUANTANOVE

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Si dica che solo il tempo sia in grado di curare le nostre ferite; che solo la pazienza e la forza di volontà siano in grado di ricostruire un cuore spezzato e distrutto dall'amore, e Taehyung ci aveva provato, davvero, ma sembrava che niente e nessuno sarebbe stato in grado di guarirlo.

Il giovane insegnante aveva passato l'ultimo mese a crogiolarsi nel dolore e nella sofferenza sapendo ormai di aver perduto l'unica persona alla quale avrebbe dato la sua stessa vita pur di renderlo felice.

«Piangerti addosso ed incolparti per una cosa di cui tu non hai la colpa non cucirà le ferite del tuo cuore» erano queste le parole che la madre di Taehyung continuava a ripetere al proprio figlio ogni volta che entrava in stanza per portargli i pasti e per far cambiare aria alla stanza, e Taehyung se ne stava lì - sotto metri e metri di coperte - a fissare il vuoto, mentre la sua mente, infima e contorta, continuava a ripetergli con voce stridula e fastidiosa, che la colpa era la sua; che non avrebbe mai dovuto accettare quell'uscita organizzata dai suoi amici e che non avrebbe dovuto baciare un altro uomo che non fosse l'unico che amava.

Quando i due amici scoprirono i fatti accaduti di quel pomeriggio, si sentirono estremamente in colpa, così tanto da portarli a presentarsi ogni singolo giorno davanti alla porta della camera di Taehyung e scusarsi fino allo sfinimento. Il giovane insegnante con il passare dei giorni li aveva spinti a smetterla, dicendogli in seguito che la colpa non fosse la loro e che non dovevano preoccuparsi di nulla.

La colpa è solo la mia.

I fatti avvenuti in quel periodo ebbero un impatto così grosso sulla mente e sul corpo di Taehyung che non si ricordò neanche che marzo era ormai cominciato e che da lì a poche ore sarebbe stato il grande giorno di suo fratello e Tomiko.

Il giorno del matrimonio era arrivato e lui, incaricato di fare da testimone a suo fratello, non era in alcun modo pronto: sia psicologicamente che fisicamente. Si era vestito con lo smoking che aveva scelto Namjoon stesso e aveva preso poi a fissare la propria figura allo specchio: il nero dell'abito accentuava maggiormente la sua magrezza - aumentata maggiormente nell'ultimo periodo a causa della perdita di appetito - e le evidenti occhiaie segnavano il viso e i suoi occhi una volta dolci e luminosi. I capelli - per l'occasione - aveva deciso di tirarli indietro con un po' di gel, decidendo però di lasciare la ricrescita stratosferica e il rosso ormai del tutto sbiadito.

«Taehyung ci sei? Tra poco dobbiamo andare» suo fratello era sbucato dalla porta di camera sua senza bussare, spaventando così il giovane insegnante.

Taehyung si girò in direzione del fratello e si perse con lo sguardo: lo smoking argento ricco di ricami floreali fasciava alla perfezione il corpo tonico e allenato di quest'ultimo, rendendolo sotto certi punti di vista quasi mastodontico. Eppure, se Taehyung si focalizzava solo sul volto del proprio fratello, riusciva a vedere quel dolce sorriso che lo aveva caratterizzato fin dalla tenera età; quel dolce sorriso che era in grado di far rallegrare l'animo di Taehyung ogni qualvolta ci fosse qualcosa che non andava.

«Hey Tae tutto a posto? Ti senti bene?» non vedendo nessun tipo di reazione da parte del fratello, Namjoon si era avvicinato a quest'ultimo con fare preoccupato toccandogli in seguito la spalla per farlo ritornare con i piedi per terra. E in quel momento a Taehyung venne solo che da piangere: sapere che il proprio fratello si stesse interessando di più per la sua salute che per il suo matrimonio, lo fece sentire una nullità.

Resisti Taehyung, fallo per tuo fratello, poi potrai tornare a casa e versare tutte le lacrime che stai trattenendo.

Aveva quindi chiuso gli occhi e aveva preso due grosse boccate d'aria prima di parlare «S-Sì, sto bene»

Namjoon aveva lasciato correre sulla risposta del fratello: sapeva che ci fosse qualcosa che non andava, ma stava facendo ritardo per la cerimonia e di certo lui - che era lo sposo - non poteva fare ritardo «Okay allora direi di andare»

Rainbow Teacher || KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora