Quando decisero di alzarsi era ormai mattina inoltrata: si erano lavati, avevano sistemato il casino che avevano combinato la sera prima e avevano cambiato il letto.
Mentre Taehyung stava togliendo il lenzuolo, le sue guance diventarono di un rosso accesso alla vista di una macchiolina - ormai secca - di umori e questa reazione fece sorridere il minore che, in maniera silenziosa, si era avvicinato al maggiore per schioccargli un bacio sulla guancia «Sei bellissimo quando arrossisci Tae»
Si trovavano ora seduti uno di fronte all'altro sul bancone della cucina del giovane insegnante intenti a bere un caffè «Quando devi andare a prendere Minho?» mormorò il maggiore prima di alzarsi e portare le tazzine – ormai vuote – nel lavandino. Le avrebbe lavate in seguito.
Jungkook guardò l'orologio posto sul muro alla sua destra per poi girarsi verso il maggiore «Tra poco esco. È quasi ora di pranzo e avevo promesso a Minho che l'avrei portato al McDonald dato che nel Happy Meal danno le sorpresine del suo cartone preferito» affermò alzandosi anche lui dalla sedia «Vuoi unirti a noi?»
«No Jungkook tranquillo...è una cosa tra te e Minho, non voglio risultare di troppo» disse in imbarazzo Taehyung; certo che sarebbe voluto andare con loro, ma non aveva la faccia tosta per dire di sì.
Improvvisamente si sentì cingere i fianchi in una stretta ferrea ma comunque dolce «E se ti dicessi che sono proprio io a volerti, tu verresti?» gli domandò in maniera languida Jungkook al suo orecchio.
«I-Io...» a Taehyung morirono le parole in gola nel momento in cui sentì le labbra morbide del minore lambire il suo collo. Ormai Jungkook aveva capito che quello era il punto debole del maggiore e lo avrebbe sfruttato al massimo nei momenti in cui ne aveva più bisogno.
«Ti prego...» Taehyung – a causa di quella dolce tortura – acconsentì alla richiesta fatta in precedenza dal minore.
«Va bene, va bene. Mi unisco a voi»
Jungkook – contento nel sentire tale risposta – sorrise al maggiore per poi schioccargli un bacio sulle labbra: cosa che Taehyung non si aspettava minimamente «Ti aspetto in macchina»
***
Jungkook aveva da poco parcheggiato la sua macchina davanti al vialetto di casa dei suoi genitori: tirò il freno a mano e poi si girò verso Taehyung.
«Prima di prendere Minho, posso farti una richiesta Taehyung?» domandò Jungkook. Era insicuro di tale richiesta, aveva paura che Taehyung non la prendesse bene e che lo piantasse lì sul momento, terminando qualsiasi cosa stesse nascendo tra i due.
«Certo dimmi pure»
«E-Ecco vedi...» Jungkook era un fascio di nervi e non riusciva a formulare neanche una frase di senso compiuto, ma per fortuna, come un angelo sceso in terra, ci pensò Taehyung a lui e lo precedette.
Il maggiore si girò completamente verso di lui e gli prese entrambe le mani accarezzandone i dorsi con i pollici «Se si tratta di Minho, Jungkook, stai tranquillo: mi comporterò come sempre, come se non fosse successo niente. Quando te la sentirai di dirglielo io sarò lì con te per darti forza» mormorò con un caldo sorriso sulle labbra.
Giuro su Dio che ti sposo – pensò Jungkook sentendo parlare Taehyung. Il minore aveva ragione era perfetto in tutto e metteva sempre gli altri al primo posto.
«Ne sei sicuro Tae di questa scelta?»
«Ti ho detto di stare tranquillo, se le cose si faranno più serie glielo dirai, ma ora, in questo momento, non ti fare tanti problemi» il maggiore si avvicinò maggiormente al viso del minore fino ad arrivare ad un palmo dalla sua bocca; riusciva a sentire il suo respiro caldo mescolarsi con quello del minore «E poi se devo dirla tutta, le cose fatte di nascosto mi eccitano un sacco»
Taehyung gli sussurrò quelle parole con un tono basso, talmente sensuale che subito Jungkook sentì qualcosa smuoversi nelle sue mutande.
«Ora andiamo Jungkook dato che ora anche io ho voglia di McDonald» affermò Taehyung scendendo dall'auto con un sorriso grosso come una casa.
Io ora però ho voglia d'altro – pensò il minore prima di scendere anche lui dalla vettura.
Una volta che entrambi furono davanti alla porta dell'abitazione, Jungkook suonò il campanello: subito il tintinnio si espanse all'interno dell'abitazione avvertendo l'arrivo di qualcuno. In pochi attimi la porta venne aperta da un esserino alto sì e no un metro che subito si catapultò addosso al minore «Appa!»
Jungkook prese al volo il proprio figlio stringendolo tra le sue braccia «Ciao anche a te Minho...vedo che ti sono mancato» affermò poi dandogli un bacino sulle labbra.
«Mi sei mancato tanto appa, tanto così» il bimbo allargò le braccine il più possibile per far intendere al padre quanto gli fosse mancato.
«Anche tu mi sei mancato tanto amore mio, ma guarda però chi è venuto con me?» il piccolo Minho spostò lo sguardo verso il punto indicato da Jungkook e subito, il suo sorriso si espanse maggiormente alla vista del suo insegnante.
«TaeTae!» il bimbo saltò subito in braccio a Taehyung per abbracciarlo forte «Mi sei mancato tanto anche tu» il maggiore ricambiò la stretta dandogli anche un bacino sulla testa.
Finito il momento delle coccole e saluti, decisero di entrare in casa per prendere lo zainetto con tutte le cose di Minho e salutare i nonni.
Appena varcarono la zona del salotto, Jungkook sorrise: non era cambiato niente in quella casa dove era cresciuto. Il divano dalla pessima trama floreale, la libreria colma di libri, il tavolo in legno, il vecchio televisore e il grande giradischi messo accanto ad esso. Tutto era rimasto in perfetto ordine, perfino i suoi genitori che – come da programma – erano intenti a finire una partita di mahjong.
«Ciao mamma, ciao papà»
«Ciao tesoro, come stai?» domandò la signora anziana alzandosi dal tavolo per abbracciare il proprio figlio «Ciao anche a te Taehyung»
«Salve signori Jeon»
«Sono venuto a prendere Minho. Tu papà come stai?» domandò al padre il quale non si era ancora alzato dal tavolo.
«Non c'è da lamentarsi»
«Volete fermarvi per pranzo?» chiese l'anziana signora.
«No mamma, magari un'altra volta. Avevo promesso a Minho di portarlo al McDonald» il piccolo nel sentire nominare quel posto esultò – ancora in braccio a Taehyung – per la contentezza.
«Allora vada per un'altra volta, conto anche sulla tua presenza Taehyung» il maggiore si limitò ad annuire dato l'imbarazzo che quella richiesta gli aveva procurato. La madre di Jungkook lo voleva lì a pranzo con loro, in un pranzo di famiglia.
Si salutarono, promettendosi che la prossima volta avrebbero mangiato tutti assieme e, una volta saliti in macchina, partirono alla volta del fast food.
Angolo autrice:
C'è poco da dire di questo capitolo perché ho deciso di dividerlo a metà con quello che uscirà venerdì (dal mio punto di vista risultava poi un capitolo troppo lungo rispetto agli altri) anche se l'unica cosa che spicca all'interno di esso è l'enorme bontà di Taehyung.
Detto questo se siete arrivati fino a qui, grazie mille. Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto con una stellina o con un commento
PS: per tutte le personcine che oggi hanno iniziato scuola spero sia andato tutto per il meglio
A venerdì
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Rainbow Teacher || KookV
Fanfiction[COMPLETA E CARTACEO DISPONIBILE SU AMAZON] A volte si pensa che il primo amore possa essere quello giusto, quella persona con la quale vorresti passare il resto della tua vita. La pensava in questo modo anche Jungkook fino a quando non incontrò Tae...