2.1 𝙲𝚘𝚙𝚒𝚊 𝚊𝚕 𝚏𝚎𝚖𝚖𝚒𝚗𝚒𝚕𝚎

208 7 0
                                    

Ci sentiamo già completi,
Ma siamo due persone
Che insieme formano
Un solo cuore
______________________________♡

I raggi del sole che illuminano l'intera stanza dove giacio, il profumo del mio lenzuolo pulito che mi droga e il buon umore che a breve sparirà.
Raggiungo la cucina bianca con preziosi rivestimenti in marmo, pietre e raffinate essenze lignee.
È un ambiente piuttosto grande e ampio
- vi sono moltissimi elettrodomestici -.
Addossate ad una parete ci sono numerose credenze, contenenti vari servizi di stoviglie, bustine di thè, caffè in polvere, latte a lunga conservazione, biscotti ed altri tipi di cibi secchi. Inoltre, in bella vista, c'è un piccolo scaffale dove vi sono allineate varie bottiglie di alcolici; non manca un grande tavolo con numerose sedie comode dotate di cuscini bombati.
L'ambiente è illuminato da una grande finestra, che presenta delle tende bianche, e da alcune lampade a neon.

Con occhi ancora dormienti e stanchi preparo del thè e una volta versato nella tazza rossa la porto dinanzi a me sul tavolo, resto imbambolata a fissare un punto fisso della casa senza emozioni, senza pensieri, se non quello di girare la bevanda costantemente, come se fossi una macchina.
Giiira, giiiiiiiraaa, gira.
Il cellulare!

Con un salto sulla sedia riesco a ricordare tutto ciò che avrei preferito non ricordare.
Sono le 8.16 quando corro in bagno per continuare la giornata facendo una doccia veloce così da svegliarmi come si deve, seguono strati leggeri di trucco, quelli che servono per nascondere le chiare ma comunque presenti occhiaie, subito dopo svuoto l'armadio per trovare una tuta militare, top nero e, bandana da legare al  braccio sinistro; lascio i capelli sciolti, afferro il berretto con la visiera e infine delle scarpe da ginnastica - ciò che di più semplice ci sia al mondo, soprattutto per andare in guerra, mi mancano solo le bombe e le pistole, fortunatamente per quello ci pensa la bocca.

Parcheggio l'auto in modo che non possa vederla in anticipo e piano, con passi molto lenti ma anche abbastanza saltellati (in questo momento mi sento una che ha appena lanciato bombe alle sue spalle ed ora sta evitando l'esplosione con stile) mi avvicino alla sua enorme casa che mi fa venire la pelle d'oca nonostante ci siano ancora metri a dividerci.
Arrivo ai tre gradini d'entrata e mi fermo per respirare, prendere fiato e forza.
Pessima idea! Pessima idea!
Devo tornare a casa.
Sento due dita infilarsi rispettivamente a destra e a sinistra nel mio girovita assieme ad un verso strano che mi fa girare con una velocità spaventosa portando una mano sul cuore mentre cado sedendomi sul gradino.
ROBERT DOWNEY JR.!
Allunga una mano dopo aver fatto una mezza risatina divertita.
<<Ciao, tu devi essere la famosa Selvaggia>>
Mi aggrappo a lui per alzarmi nuovamente dopo aver ripreso il mio cuore in mano

<<E tu il famoso Robert>>
Mi sciolgo dalla sua presa per pulire o meglio spolverarmi il pantalone.
Da vicino è anche meglio di quando lo vedo in TV e poi sembra così dolce rispetto a tutti gli altri attori che conosco, soprattutto rispetto alla sottoscritta.

<<Esatto>> con l'indice e il pollice crea una sorta di pistola e me la punta con enfasi per esaltare la mia affermazione <<cerchi  Johnny?>>
Chiede dando un'occhiata furtiva alla porta

<<Sono solo venuta per riavere il cellulare. Lo comprerei nuovo se solo non avessi tutte le bozze dei libri all'interno>>
Anzi, arrivati a questo punto, preferirei davvero andare via e dimenticare tutte le bozze, ne potrei fare altre e forse, data la mia tensione, potrebbero venire meglio. O al massimo, per mancanze di idee potrei dar fuoco a tutto.

<<Certo...>>
si acciglia per cercare di capire se dico la verità, faccio un passo indietro come se così facendo riuscissi a creare una sorta di scudo impossibile da superare ma la cosa impossibile è crearlo, così provo a riprendermi.

<<Ehi! Cosa stai insinuando?>>
gli punto l'indice minacciosamente, la sua reazione è sorprendente: non smette neanche per un attimo di ridere; a calmare un po' il tutto è esattamente la porta che si spalanca.
Mi giro di scatto bloccandomi quando a riempire quel vuoto è Johnny, fermo sulla soglia per fissarci comodamente con un braccio poggiato allo stipite e la testa su quest'ultimo.

<<Avete finito di fare baccano? Qui c'è gente che cerca di dormire>> ha ancora la voce impastata dal sonno e con la mano libera si scombina i capelli. Credo di avere la saliva fino ai piedi.
Il suo corpo mezzo nudo che non ha paura a mostrare è decisamente qualcosa di supremo, e la sua espressione stanca, come se proprio in questo preciso istante si fosse svegliato, gli dona qualcosa di "dolce".
Io e Robert ci guardiamo, prima perplessi ed imbarazzati, poi scoppiando in una bella risata rumorosa sentendoci complici. Johnny, escluso, si avvicina infastidito.
<<Uo uo uo!>> si intromette fra noi e aumenta le distanze allargando le braccia <<vi conoscete?>> chiede portando solo la testa verso me

<<No>>
Conosco tutto di lui solo perché è uno dei miei attori preferiti assieme allo stesso Johnny - sto ancora aspettando quel giorno in cui si decideranno a fare un film assieme - ma di certo non posso ammettere di conoscerlo come un amico o un conoscente.

<<Si>>
Non credendo alle mie orecchie lo guardo provando a capire, come d'altro canto fa anche Johnny.
<<ci siamo conosciuti da poco e sembra simpatica>> mi sorride senza ricevere reazioni, almeno non da me che sto ancora cercando di capire dove si nascondono le parole "scherzi a parte", e loro che si tolgono le maschere mostrandomi ex conoscenti delle elementari sempre pronti a prendersi gioco di me.

<<Simpatica?>> chiede come se non avesse sentito bene e ride portando la mano davanti alla bocca per l'assurdità che Robert ha appena reso pubblica.

<<Si>> lo guarda stranito, poi aggiunge <<che ne dite di venire a pranzare da me...eh?>> Con diverse gomitate e occhiate maliziose convince il suo amico che sorride fiero.

<<Io non vengo, ho altro da fare>>
Mi affretto a rispondere prima che mi ficchino altre idee strane per la testa.

<<Dai, pensaci...ci divertiremo insieme. Ora vado, mia moglie mi ucciderà, sono in giro dalle sei di questa mattina. Ci vendiamo dopo, allora!>>

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora