Sussurra il mio nome co tanta fatica, come se avesse appena percorso tutta l'isola. Si avvicina spaventosamente al mio viso, resto parlizzata, rapita dai suoi occhi scuri.
<< Johnny, ti prego >> è l'unica cosa che riesco a bisbigliare senza neanche sapere se prego che mi baci, o che mi lasci davvero libera. Il suo respiro si scontra col mio,ma la voce di Federica riesce a spezzare questo momento << Ragazzi? Vi sembra il momento? >> poggia una mano sulla spalla di lui, poi riprende il cammino ridacchiando mentre la ringrazio silenziosamente.
Appoggio le mani sul petto di Johnny e lo spingo dolcemente indietro per poter passare e raggiungere gli altri, prima di girarmi completamente, però, vedo che passa con rabbia la mano fra i capelli e poi gratta il collo con insistenza.<< Non vieni? >>
Chiedo guardando il pavimento, poi sorrido e rubo terreno con più velocità, giusto per non dover passare altro tempo da sola con lui << Fede, eccoci, un piccolo imprevisto di percorso! >> dico giustificando il nostro ritardo pensando ad un modo per non uccidere il mio collo su quel maledetto lavandino senza cuscinetto.<< Come no! Imprevisto lo chiami? >>
Accarezza i miei capelli mossi per accertarsi di non incontrare nodi, li pettina e così perdiamo la prima oretta fra shampoo, shampoo, shampoo, balsamo, maschera per capelli, phone e una specie di gelatina per renderli con effetto bagnato e comunque senza andare a modificare troppo la piega del mio capello, che già di per sé è molto disordinato. Tanti capelli neri, mossi e lunghi che ricoprono circa metà della schiena.
Mentre osservo attentamente il lavoro che ha appena concluso, attraverso lo specchio vedo Johnny concentrato per sbottonarsi gli ultimi tre bottoni della camicia smanicata.<< Ma... >> mi giro verso lui indicsndolo
<< Perché ti stai spogliando? >><< Con chi credi che avresti operato? >>
Chiede e con tono per niente gentile.
Tanto lo sapevo, il momento prima ti sorride, l'altro non ti conosce. L'ho sempre saputo, lui è così...e l'unica che non può lamentarsi sono proprio io.<< Non so, un altro?>>
<< Mi dispiace per te ma "un altro", sono
io >> Risponde senza prestare neanche attenzione a me, è troppo impegnato col cercare i suoi stupidi vestiti.
Guardo Federica che si limita ad alzare le spalle per non assumersi responsabilità.<< A me non dispiace >>
Affermo con un sorriso mentre gli volto le spalle a mia volta, a fregarlo, però, ci sono gli specchi - dai quali è impossibile non vedere il suo scatto confuso quando prova a guardarmi negli occhi...peccato che io sono già un passo avanti.<< Ci credo >>
<< Smettila, >> mi giro per puntargli la mia aria da superiore << tanto, neanche lì accetterò il tuo amore >> Pensandoci bene mi sono messa nel sacco da sola...lui non ha mai detto di amarmi. Che stupida! Sapevo di non dover leggere quell'articolo!
<< Neanche lì? >>
Chiede abbozzando un sorrisino.<< Lì >>
Correggo rabbiosa le sue parole come se avesse solo sbagliato a sentire.
Ridacchia. Prendo il costume e lo fisso ad occhi chiusi sperando che si metta su di me, senza nessun aiuto, ma ciò non avviene.
<< ehm... >>
Oltre al mio strano verso inappropriato non esce nulla, come se le parole mi si fossero fermate in gola.<< Cosa c'è? Non è questo? >>
Chiede preoccupata Federica, forse perché probabilmente Maria Grazia le avrebbe tirato tutti i capelli da testa.<< Si-sisi si ma...un camerino? >>
Mi guardo attorno: luci, vestiti, vestiti, scarpe, trucchi, lavandino, sedie ma niente, neanche una porta per entrare in bagno.
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𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔×
Любовные романыEstratto dal capitolo 23. Non importa la distanza, non importa il tempo, non interessa proprio un cazzo di nulla, lui sarà inciso per sempre sulla mia pelle. Lui...un uomo che è riuscito a cambiare totalmente la mia vita e guardarlo mi fa inumidire...