22.𝓒𝓸𝓶𝓫𝓪𝓽𝓽𝓲

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<<Christi>> la saluto sbadigliando, è seduta con la testa fra le mani e sembra piuttosto preoccupata.

<<Johnny...ha dormito con te?>>
Chiede girando tutto il suo corpo verso me facendomi creare una smorfia...conversazioni di questo tipo alle 11.32 del mattino non dovrebbero neanche esistere.
Mi strofino con forza la fronte provando a ricordare ciò che è successo ieri.

<<beh...abbiamo "discusso">> mi viene quasi da ridere pensando di non aver mai avuto una sana conversazione con lui. <<ho raccontato di Matteo, di Harlys e...e...del nostro bambino...poi sono andata via lasciandolo al bar>>
Sono più che sicura di averlo visto camminare per seguire me ma... effettivamente dopo qualche secondo dei suoi passi non ho sentito neanche il minimo rumore, probabilmente si sarà fermato da qualche parte anche perché non so neanche se sia tornato a casa... Ero stanca e...distrutta.
<<so dov'è!>>

<<puoi andare da sola? Credi di riuscire a portarlo qui? Devo organizzarmi con Tea, questa sera dovrà essere tutto perfetto e la giornata è già iniziata male!>>
Dopo averla rassicurata indosso un semplice leggings con una maglia lunga nera e un cappello con la visiera, non si sa mai.
Corro, cammino con la schiena al muro e mi nascondo per bene dietro le auto per rendere questa cosa più divertente ed elettrizzante, visto che uscire di casa a quest'ora e soprattutto per Johnny non è una delle mie cose preferite.
Raggiungo in 15 minuti spaccati il bar del giorno prima, dove con mio grande disappunto c'è gente in ogni angolo, si è praticamente trasformato da un posto solitario e buio circondato da ubriaconi ad uno affollato e luminoso circondato da persone che sembrano persino altezzose, alcune delle quali hanno anche la borsa da lavoro! O ventiquattrore, come preferite.
Entro facendomi spazio con la testa bassa sperando che nessuno osi togliermi il berretto, rischierebbero la pelle...arrivo al bancone, sbatto le mani su e parlo minacciosamente
<<dov'è?>>
Che bello! Mi piaccio un sacco quando mostro la parte più forte e spaventosa di me!

<<chi?>>
Mi risponde una voce maschile usando il mio stesso tono, alzo finalmente il viso e guardo l'uomo di ieri.

<<Johnny Depp>>
Posa sbattendo con forza il bicchiere che stava asciugando e si avvicina a me mettendomi ansia.

<<MARGHERITAAAA>>
Urla facendomi indietreggiare ma soprattutto irritandomi ancora di più.
Lo guardo fulminandolo ma quando capisco che Margherita è un nome e non una pizza mi tranquillizzo, è la sua donna e probabilmente ne sa più di lui.
Peccato... Pensavo che volesse offrirmi una pizza, certo a quest'ora non è il massimo ma avrei accettato!

Mi prende sotto al braccio e la seguo titubante.
<<conosce Johnny?>>
Le chiedo senza ricevere alcuna risposta, la seguo a passo svelto mentre passiamo per un corridoio lungo, buio, pieno di specchi e quadri antichi. Questo posto non mi piace per nulla, con in sottofondo una melodia spaventosa piena di rumori e cigoli potrebbe perfettamente essere usata come scena di un film horror, ancora mi chiedo da dove possa uscire un clown armato e pieno di sangue.
Rabbrividisco alla sola idea spalancando ancora di più gli occhi per osservare minuziosamente ogni angolo.

<<è lì>>
Mormora indicando un uomo steso nel letto, la guardo sconvolta e piano mi avvicino per accettarmi di star parlando dello stesso Johnny Depp.
Non che avessi dubbi, chi confonderebbe l'unico ad un sosia?
Sono state poche le volte in cui l'ho visto dormire, direi quasi zero se non contiamo quella in cui era malato e aveva gli occhi chiusi.

<<cos'è successo?>>
Le chiedo prendendo l'ecografia che ha ancora fra le mani.
Ama i bambini e probabilmente sapere che suo figlio non è sopravvissuto lo uccide lentamente ed io sono l'unica che può capirlo...ho portato questo semetto dentro me per qualche settimana, ci ho creduto tanto, tantissimo...e non sono riuscita a salvarlo!

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora