6.4 𝙸𝚖𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚕𝚎×𝔡𝔦𝔬𝔯

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Sulle note della canzone "flashing Lights di Kanye West", delle quali ci serviranno solo un minuto, poco più, recitiamo il nostro copione, di sicuro non ben apprezzato dalla sottoscritta.

La scena iniziale si apre con lo scenario selvaggio, creato dai numerosi alberi sullo sfondo, che danno il tocco giusto e necessario a far sembrare il tutto ambientato in una foresta, per poi inquadrare la sabbia, il mare e le nuvole; non so come, ma faranno un mini video dove passeranno circa 24 ore in 3-4 secondi - Infatti hanno lasciato una cinepresa che punta al cielo per l'intero giorno, e sarà qui fino alle 23.00

0.04-0.06 inquadrano il mio occhio (quello con le macchie) prendendo esattamente il momento in cui la pupilla si stringe.

Entro in acqua, e noto che è più giacchiata del previsto, provo a non rendere visibile il tremolio della mia bocca concentrandomi sul sole che pur essendo ancora forte non impedisce all'acqua fredda di toccarmi.
<< Selvaggia, allora! Chiudi gli occhi e pensa a qualcosa che ti piace, al ragazzo che ami per esempio >>
Mi fa l'occhiolino ed io scuoto la testa accennando un sorriso di lato.
<< prova un attimo, così per stringerla ti punteremo una luce. Fammi vedere >>
La persona che amo? Semplice! Michele.
Michele, con i suoi modi di fare, i suoi tanti tatuaggi, le sue carezze, la sua bontà, che con me non aveva mai perché un bicchiere di vino era meglio di un bacio. Perché uscire con gli amici era meglio che passare la serata a vedere la TV con me. Ma vaffanculo.
Apro gli occhi e lo ritrovo quasi scandalizzato.
<< Selvaggia, qualcosa di bello...non di spaventoso >>
Precisa ancora scosso, più dei miei stessi pensieri.

<< Riproviamo. Anzi sono pronta. Dai! Riprendi. >>
il ragazzo mi punta una luce negli occhi.
<< Ehi, sposta questa cosa da qui. Non vedo...>>
Con la mano la sposto io, c'è da dire che non riuscendo bene a controllare la mia forza, a breve sarebbe caduta in acqua - fortunatamente il personale che mi assiste è sveglio, attento e con riflessi pronti -.

<< No! >> urla scuotendo le mani subito dopo << Devi guardarla. Non ti preoccupare. Poi chiudi gli occhi. Serve per farti stringere le pupille così che quando li riaprirai l'effetto sarà più intenso. Riprenderemo solo quello
sinistro >>
Solo? Che significa "solo"? Dovrebbe essere una specie di "non preoccuparti se non vedrai più col destro, a noi interessa il sinistro"...?
Questa volta so a cosa pensare, una cascata di cioccolata, un giardino pieno d'erba, tavolette, piccoli omini e lui. Il solo ed unico:
Willy Wonka.

0.07-0.10 secondo della canzone, l'inquadratura è più ampia, infatti oltre al mio viso, comunque in primo piano, c'è lo sfondo, ovvero il cielo delle 20.00 in estate, quindi non scuro come le 22 ma non chiaro come le 18, che poi successivamente modificheranno con le loro tecniche aliene.
0.11-0.17 inquadrano il mio corpo fino al bacino mentre con passi lenti, sensuali e provocanti mi dirigo verso la sabbia, questa volta con la gonnellina.
Passo con delicatezza una mano fra i capelli per poi farla scivolare lungo la guancia tenendo leggermente le labbra aperte.

<< Selvaggia, guarda me. Cammina, ma piano, saltella ma non saltare. Vai! >>
Faccio un passo, che non riesco neanche a completare che già è sbagliato.
<< No! Ferma, ferma. Segui attentamente me. Guarda. >> fa qualche passo e devo dire che a sculettare se la cava bene, perché hanno chiamato me quando conservano questa perla? Assurdo!
<< capito? Da capo >>

<< Capito? >>
urla dalla spiaggia Johnny, che non fa altro che godersi tutte le mie torture.

<< Vuoi provare tu? >>
Grido gesticolando come una pazza nell'acqua senza dar peso all'esasperazione dello scenografo che purtroppo sto schizzando senza alcuna pietà.

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora