26.𝓒𝓸𝓷𝓽𝓲𝓷𝓾𝓪

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Sono le 16.23 Matteo è a riposo, Harlys a lavoro ed io sono seduta con una bottiglia di birra da dividere con Berta e le nostre parole.
Questa mattina è stata piuttosto strana la situazione, soprattutto con Johnny che non smetteva mai di guardarmi con quegli occhi che...cielo! Vorrei strapparglieli.
La maggior parte delle foto le ho fatte da sola per una rivista di moda e sarebbe andata meglio se in quella stanza ci fossimo stati solo io e Giuseppe con la macchina fotografica, tutti quegli sguardi non mi piacciono. Per niente.
Christi mi ha già avvertita dei numerosi spostamenti che dovrò effettuare e della vita frenetica che seguirà, per non parlare della sfilata che fra un mese aspetta solo me, ho già avvertito che questo per me sarà solo un lavoretto, io non abbandonerò mai il set, le battute e tutto ciò che può trasformarmi per una recita ingigantita. Appena Matteo inizierà la scuola, a pensare e capire meglio tutto ciò che lo circonda riprenderò con ciò che veramente mi appartiene. La TV, le serie o semplicemente i film.
***
<<E con lui?>>
Fa un cenno verso il muro che divide la mia casa da quella del vicino.

Stringo il bicchiere fra la mano e sospiro.
<<Non so...a volte sembra che mi detesti. Altre che muore dalla voglia di avermi ed io...be'>> sghignazzo tenendo gli occhi chiusi <<io semplicemente non so che fare.>> storcio le labbra e la fisso in attesa di una risposta che sia "vai via da qui nel tempo più breve possibile" lo farei senza perdere tempo eppure se dovessi prendere da sola questa iniziativa c'è qualcosa che mi frena.
Potrei dare la colpa a mia mamma o forse a Matteo...ma la verità è che se non mi sposto da qui è semplicemente perché inconsciamente una parte di me ci spera ancora. La più piccola e buia ma ciò non cambia la realtà.
E la realtà è che quando Johnny mi è vicino la terra sotto i piedi sembra non esistere, il cuore che inizia a correre è innegabile.
Se dovessi avere un'idea dell'amore, non so che dire...ma se penso a Johnny...credo di poterci arrivare, ci sono dubbi su paure e questo è già amore.
Nessuno ci ha insegnato ad amare né a combattere e un giorno ti ritrovi con l'ansia di sbagliare, con la sua felicità prima di tutto, con il corpo che trema e la voglia che hai di lui. Ti ritrovi spiazzata senza sapere che fare, che dire, perché una parola di troppo o troppo poco potrebbe rovinare tutto.
Senti il rumore delle onde in una stanza vuota, le risate e le mani che si toccano, senti le stelle quando incontri i suoi occhi. Vedi il tramonto su ogni parte di lui e se lo guardi meglio puoi vedere la sua anima, i fiori che nasconde, la sua vera identità.
Quando ti alzi la mattina e senti i violini, le mani che accarezzano ogni centimetro di te ma la realtà è che l'amore dev'essere condiviso, è solo amando e lasciandoti amare che ti sentirai libera, è lasciare che i suoi occhi cadano su di te, lasciare per un attimo i pensieri, i problemi e fidarti. Devi abbandonarti a lui.
...caspita. So tutto ciò e ancora fatico ad avvicinarmi a Johnny. Già. Quando senti che l'amore è troppo, rischia di ucciderti, salvaguardarti è ciò che puoi e devi fare. Lasciarti schiacciare dall'amore, lasciarmi schiacciare dall'amore non fa per me. A volte è solo paura ciò che ci frena. Perché pensare che il cuore ha ragione, pensare che senza di lui non sei più tu, pensare che ogni parte di te è legata ad un altro, pensare che ogni mia emozione dipende. Che io dipendo. Non mi piace.

<<io credo che voi due non abbiate più un terreno dove poter comunicare. Più vi osservo e più capisco che siete due bombe pronte ad esplodere.
Da un lato ci sei tu, con i tuoi fantasmi, le tue inutili e stupide paranoie. Dall'altro c'è lui...un uomo che non riesco a capire ma che fidati.>> prede un secondo la mia mano <<Fidati, Johnny c'è e ci sarà sempre per te. Dovete solo ritrovarvi>>
Abbasso lo sguardo riempiendo un altro bicchiere <<ti manca, vero?>>

In un attimo la mia schiena viene percorsa da brividi sentendo il cuore fermarsi di colpo.
<<Johnny?...cosa potrebbe mancarmi? Noi siamo sempre stati così. Lontani, vicini e ancora lontani>> alzo le spalle provando a fermare le labbra che tremano. <<Berta...io, non lo so>> chino la testa così da farla reggere grazie al palmo.

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora