Quest'oggi vengo svegliata da un buon profumino che invade la casa, sembra caffè. Mi siedo di scatto. Caffè?
Proseguo con la maglia che già indosso, faccio una coda che non so se si può definire tale e scendo le scale come se ogni gradino fosse fuoco, sbuco in cucina e faccio un passo indietro con la velocità della luce.
<<ciao Selvaggia>>
Sento il suo saluto che inonda ogni parte del mio corpo, riuscendo con poco a farmi bollire lo stomaco e il sangue. Rientro con più calma e lui si gira puntandomi un cucchiaino.
<<ciao Johnny>>
Uso questa pausa per osservare tutti i libri che ha messo in mezzo, tutti i pacchi dei biscotti finiti e persino il mio album della comunione, il problema è che oltre a passarmi una mano sul viso, non riesco a fare altro. Ma che fa la notte? Non dorme?
Sento il suono del citofono che ignoro completamente, non è proprio il tipo di risveglio che mi aspettavo.
<<non ti dispiace, se verrà Robert, non è vero?>>
Lo guardo con la bocca aperta, poi riguardo il disordine e successivamente di nuovo lui ricordando di aver già sentito il citofono.
<<ah...si, ho letto due tre libri>>
<<due tre>>
Ripeto piano mentre contare i libri che ha messo in mezzo sembra impossibile. Due tre dice, due tre li hai letti...ma gli altri 20-21?
<<Robert?>>
Richede per avere un sì all'azione che comunque già ha fatto dato che presumo sia lui la persona che sta per rompermi il citofono.
<<ce-certo...ma...>>
<<tieni, per te>>
Mi passa la tazza di caffè e si siede di fronte a me con le mani incrociate attendendo il giudizio.
<<come stai?>>
Chiedo prima di prendere la tazzina fra due dita.
Senza ricevere la sua risposta, mi alzo per andare ad aprire la porta, non posso ricomprarne un altro.
Resto ferma a toccarmi un occhio con l'indice mentre lui mi sorride dolcemente
<<Selvaggia>>
Mi abbraccia forte ed io ricambio solo dopo essere sembrata un albero.
Tutto questo movimento di prima mattina non mi piace.
<<Robert, entra, è un po' in disordine>>
Gli faccio strada e osservo come se mi trovassi davanti alla TV i loro dolci saluti.
Loro si che sembrano volersi bene, vorrei tanto un'amica che mi tenesse compagnia o semplicemente che scherzasse con me, come fanno questi due giovani Lord.
Finalmente è arrivato il tempo di parlare anche con me, si siedono, Johnny è a capotavola e quindi in mezzo a me e Robert.
<<quali sono queste novità eh? Avete finalmente deciso di convolare a nozze?>>
Chiede con sguardo malizioso mentre dona delle gomitate a Johnny che sembra restar di stucco. Infatti dopo la sua domanda, imbarazzante, aggiunge qualche colpetto di tosse, forse per renderla meno seria, o forse per far dimenticare le sue parole.
<<no, semplicemente ha la febbre>>
Ridacchio, mentre stringo la tazza ormai vuota e la osservo con le guance rosse.
A farmi raddrizzare sono le sue mani che sbattono con violenza sul tavolo, per poi alzarsi in piedi e condividere la sua idea geniale.
<<ragazzi, cosa ne pensate di andare al bar? Ha aperto qualche mese fa, dobbiamo assolutamente andare>>
Vedo Johnny già scattare in piedi, ma io lo ritiro facendolo sedere nuovamente.
<<no! Nonononono>> lì ci lavoro io e non posso permettere di farmi vedere con loro.
Non posso permettere di farmi ostacolare il lavoro, so perfettamente che non lo accetterebbero mai, non che a me piaccia come occupazione ma...È comunque l'unico che ho trovato <<Johnny non sta ancora bene>>
Lo guardo minacciosamente e lui non fa altro che una smorfia da antipatico.
Le mie parole si dimostrano veritiere appena uno starnuto si impossessa di lui.
Robert si allontana leggermente e lo guarda un po' con pietà, un po' con disprezzo e un po' con preoccupazione. Sono consapevole del fatto che oggi sta decisamente meglio, la sua faccia da cadevere è scomparsa, gli occhi sono di nuovo intensi e tutto sembra essere tornato come qualche ora fa, molte ore fa.
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𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔×
RomanceEstratto dal capitolo 23. Non importa la distanza, non importa il tempo, non interessa proprio un cazzo di nulla, lui sarà inciso per sempre sulla mia pelle. Lui...un uomo che è riuscito a cambiare totalmente la mia vita e guardarlo mi fa inumidire...
