Ovviamente, dopo essere rientrata mi butto sul letto e chiudo gli occhi.
Questo stato di pace non dura a lungo perché un numero che non ho salvato in rubrica, mi chiama.
<<pronto?>>
Inizio già con aria stanca maledicendo l'attimo in cui ho risposto.
<<ciao>>
La sua voce bassa, un po' rauca e maschile, mi ricorda qualcuno...ma chi vuoi che sia? Avrà sbagliato numero.
<<ciao>>
Saluto a mia volta con stato di confusione
<<chi sei?>>
Chiede come se lo avessi chiamato io, allontano il cellulare per controllare che effettivamente questo numero non lo conosco e ricordo perfettamente che ad aver accettato la richiesta sono stata io...
<<...chi pensi di trovare chiamando questo numero?>>
Chiedo per non dire il mio nome, se questo è un fan sono rovinata...il mio numero andrebbe nelle mani di tutti e sarei costretta a cambiarlo.
<<che numero è questo?>>
<<che numero stai cercando di
contattare?>>
Anche se provo a mantenere la calma mi risulta ogni secondo più difficile.
<<non lo so>>
<<mh! Senti, non ho tempo da perdere. Passa al prossimo>>
Stacco senza dargli la possibilità di aggiungere altro.
Queste bambinate neanche nel 2000 le facevano.
Poso il cellulare ma dopo pochissimo sono costretta a riprenderlo, okay! Al diavolo la buona educazione
<<pronto>>
Inizia lui
<<Ancora? Ma non hai capito che qui c'è gente che prova a dormire? Chiama qualcuno della tua età. BAMBINO>>
Me ne pento poco dopo, non volevo offendere quelle povere creature.
<<volevo rassicurarti>> ride <<sono Johnny>>
Lascio cadere l'aggeggio per qualche secondo. Quando lo rimetto vicino all'orecchio riprendo parola
<<non mi interessa. Sto cercando ancora di dormire. Chi ti ha dato il mio numero?>>
<<tranquilla, mia sorella ha detto solo di dirti che presto avrai un provino>>
<<un provino?>>
<<è quello che ho detto>>
<<ma di cosa?>>
Mi stendo nuovamente e alzo le coperte fino al collo
<<non sono cose che mi riguardano, giusto?>>
<<mi sorprendi>>
<<con così poco?>>
<<la vera domanda è: per quanto ancora ci riuscirai?>>
<<tu mi sottovaluti>>
<<e tu ti sopravvaluti>>
<<sai come mandare giù l'autostima di una persona, eh?!>>
<<non pensavo che ti importasse il mio parere>>
Sorrido emanando un leggero, quasi invisibile suono di divertimento.
<<ridi di nuovo!>>
Esclama con un filo di voce subito dopo, appena cala il silenzio
<<cosa?>>
<<ridi>>
<<tu non stai bene>>
Anche non volendo prima di staccare un piccolo suono riconducibile ad una mini risata divertita ha preso il sopravvento.
Non faccio neanche in tempo a staccare la chiamata per tornare metaforicamente con i piedi a terra che devo farlo davvero: qualcuno bussa alla porta, il mio primo pensiero è "nonna Greta! Le sarà successo qualcosa? Forse il dolce?" corro senza dar peso alla specie di pigiama che indosso - una sottoveste bianca, quasi trasparente -.
Spalanco la porta e faccio un balzo indietro portando la mano sinistra sul torace.
<<Johnny!>>
<<cu-cu>>
Si sbilacia verso me con le mani che si muovono ai lati della testa, come se volesse aggiungere "sorpresaaa"
<<che ci fai qui?>>
Chiedo sbattendo un piede a terra.
Squadra per bene i miei indumenti come se non avesse mai visto una sottoveste...oddio! Forse lo sto sconvolgendo? Ma che! Sarà di sicuro abituato a vedere di peggio...anzi no! Ciò che indosso io è "vedere di peggio".
<<sono qui perché ho esattamente un'ora a disposizione>> dice distratto mentre guarda il suo segnatempo nero: un Corum Bubble "Skull"...direi invidiabile.
<<e quindi?>>
Chiedo facendo roteare le mie pupille appena ottengo la sua attenzione.
<<e quindi cambiati>>
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𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔×
Любовные романыEstratto dal capitolo 23. Non importa la distanza, non importa il tempo, non interessa proprio un cazzo di nulla, lui sarà inciso per sempre sulla mia pelle. Lui...un uomo che è riuscito a cambiare totalmente la mia vita e guardarlo mi fa inumidire...
