6.2 𝙸𝚖𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚋𝚕𝚎×𝔡𝔦𝔬𝔯

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<< Il profumo è soprannominato "impossible". È una storia d'amore impossibile, fra una donna >>indica me con un bel sorriso che mi farebbe sciogliere se solo non avesse continuato la descrizione << bella, sexy, selvaggia, che appunto, "non sa" neanche cosa sia amare >> ah. << anche se passerà la notte con un uomo il giorno dopo lo lascerà solo e lo farà per strappargli il cuore >> inquietante mi verrebbe da pensare << che sarebbe questa boccettina di profumo >> la lascia nelle mani di un ragazzo con capelli neri come la pece, il suo nome è scritto sempre sulla maglia, ma se ci vedessi da qui a lì fuori, farei ben altro nella vita, o forse no.
Dopo aver fatto un giro immenso arriva anche da me dove resterà per tutto il tempo visto che sono l'ultima del cerchio.
Il flacone è in vetro pesante con una silhouette sensuale che rappresenta un cuore dalle forme arrotondate. Il colore è scuro, partendo da un nero opaco che verso il centro degrada in una tonalità fumé fino a diventare trasparente. Il tappo in lacca nero è magnetico, con scalature orizzontali, sormontato dalla firma dior. Posato sul mobile dovrebbe ricadere in un lato, così da far leggere da quello visibile "impossible", con una scrittura piccola, elegante ma nello stesso tempo "selvaggia", se così si può definire.
Emana un profumo forte come il carattere di chi non ha cuore ma nello stesso tempo elegante e delicato, sensuale...come solo una donna che è tale può emanare... condividere.

<< La durata è pazzesca, il profumo è forte ma delicato, non spezza, è sensuale, ha note di cuore del Gelsomino e note di fondo con la Vaniglia, simbolo della dolcezza femminile. Mentre per dare una punta pungente alle note di testa, abbiamo le mandorle... >>
Continua la sua spiegazione mentre sono concentrata su altro, o sarebbe meglio dire sugli altri:
Maria Grazia che probabilmente starà escogitando una nuova serie di abiti e il suo schiavetto che la segue con attenzione, ancora mi chiedo come sia possibile una cosa del genere, di sicuro sto esagerando, forse è un amichetto, spero!
Christi che a differenza degli altri, sembra pendere dalle labbra di Christian, meglio così, almeno dopo mi spiegherà cosa ha detto in due parole.
Il regista con i suoi colleghi che guardano lui, ma pensano sicuramente ad altro, alcuni fanno fatica anche a tenere gli occhi aperti.
E poi c'è lui, Johnny Depp, che invece di seguire le parole "importanti" che sta pronunciando Christian, pensa ad arrotolare le ciocche dei capelli di Federica.
Inserisco la testa nei palmi delle mie mani per non dover e voler continuare a guardare questa scena obbrobriosa.

<< Posso sedermi? >>
Domanda sussurrando una voce dopo aver spostato i miei capelli, spalanco gli occhi, alzo il viso e dato che non lo vedo con lei, presumo sia dietro le mie spalle, saranno passati circa 5 minuti poco più.
Mi si ferma di botto qualcosa dentro e sposto velocemente il suo telo dalla sedia accanto a me per posarlo sulle mie gambe e nascondere il tremolio.
Si siede e annuisce alle parole che sentono tutti, tranne che me. Prende la boccetta per girarla in tutti i lati possibili ed immaginabili, lo osservo per bene mentre con due dita, messe nella taschina della sua giacca, caccia un fazzoletto di stoffa rosso e lo passa sul flacone per pulirlo, forse dalle ditate di tutti noi. Con mia sorpresa, mi dà il fazzoletto, lo guardo e mi spunta un sorriso piuttosto misterioso, corrungando le sopracciglia chiedo che ha intenzione di fare e lui risponde con un altro sorrisino, lo riprende e lo infila nuovamente in tasca. Siccome la punta è fuori, con un dito glielo inserisco per bene così da non doverlo più vedere, ora che, "fazzoletto è uguale a me che rido".
Quando credo che il peggio sia passato, ecco che prende dei fogli dal tavolo e crea una specie di cannocchiale che quando mette vicino all'occhio destro chiudendo il sinistro, osserva tutti soffermandosi qualche secondo su ognuno e solo dopo il giro dell'intero tavolo, temporeggia su di me, che per l'imbarazzo o non so per cosa, metto una mano sul viso per coprire il sorriso mentre con l'altra mano copro il buco dal quale ancora spia, così lo allontana e con un'espressione strana mi fa intuire "perché non funziona più?" me lo passa. Lo guardo stranita mentre lo giro più e più volte, poi guardo Johnny che con le mani mima ciò che vorrebbe farmi fare, rispondo con un sospiro e ancora incredula agisco come da lui richiesto.
Chiudo l'occhio visibile ed è così che, divertendomi a spiare gli altri, incontro il viso di Christian, deluso, amareggiato, imbronciato, ha le braccia incrociate al petto, inizialmente corrugando le sopracciglia per poi alzarle quando con slow motion, abbasso il cannocchiale creato da Johnny.
Ops.

Rido nervosamente e aggiungo con un filo di voce
<< Ehm...interessante >>
Gemetto piano rimettendo a posto i fogli che ritornano a girarsi su se stessi e che con più rabbia ristendo ma che poi lascio perdere visto che è inutile.
Sento la risata di Johnny che da debole, quasi scorreggiata diventa potente e con tutta l'aria che ha.
Gli do una spinta che se pur lo fa trabballare non smette di ridere.
<< Vaffanculo >>
Gli urlo contro senza preoccuparmi di avere tutti gli occhi su di me e sulla mia poca femminilità.

<< Ho un'altra idea >>
Sussurra malizioso mentre mi guarda con la coda dell'occhio, se quelle si definiscono idee allora non so quali siano davvero le idee.
In realtà pensavo che fossero più qualcosa di...geniale? Come pane e nutella, ecco! Questa si che è un'idea geniale. Non farmi sembrare una perfetta idiota davanti a tutti, che poi ho deciso di farlo io, è un'altra storia.

<< Ascolta me. Se è come questa, tienila per te >> mi giro in avanti con le braccia al petto e solo quando alzo lo sguardo noto che Christian è ancora in silenzio per aspettare di avermi di nuovo concentrata, non sapendo che non l'ho seguito neanche un po'. A Johnny che fa lo scemo non lo vede mai, però. Ed ecco che mi sento una bambina che sta per prendere una nota al posto di un altro.

<< Hai finito? >>
Chiede con un po' pizzico di sfida e di superiorità.
Do un'occhiata in giro ignorandolo completamente...e credo che nessuno lo stia seguendo, guardano me e Johnny che come bambini pensiamo a fare i bambini, anzi, Johnny, pensa a quello ed io lo seguo semplicemente.
<< Selvaggia, stai attenta per favore >>
Ma dove siamo a scuola?

<< Ti sto seguendo >>
Ribatto con freddezza, più dei suoi occhi che sfidano i miei.

<< Bene. Nonostante tutto, noi sappiamo bene che... >>
Continua il suo inutile discorso mentre silenziosamente tamburello con le mani sul tavolo.
Giro il volto e mi perdo in tutti quei piccoli dettagli che formano il volto di Johnny:
Dai suoi capelli scuri e scombinati, per poi passare ai suoi occhi castani, ben visibili da qui, dato che se fossi stata davanti sarebbero stati bloccati dai suoi occhiali azzurrini, per poi seguire la linea del suo naso perfetto, e ricadere, affogare nel suo baffetto, del quale tocca l'estremità, con il pollice e l'indice come se li stesse arrotolando, le sue labbra che da qui sembrano un cuore, e poi la mascella, bella, bella, ciò che fa di lui ciò che è. Ma lui è Johnny Depp, e non può fermarsi o essere ricordato solo come l'uomo più bello del mondo, perché a renderlo ancora più affascinante, è il suo carattere: Dolce e scontroso. Simpatico e a volte antipatico. Colorato e buio.
È tutto, tutto ciò che di più bello e strano c'è al mondo. L'attimo prima ti sorride e quello dopo sembra non ricordare neanche il tuo nome. Eppure è un pazzo timido che ama le attenzioni.

Tutta la mia voglia di regalargli un bacio, da lui forse inaspettato, si blocca e svanisce appena i suoi occhi incontrano i miei, mi guarda sorpreso, forse perché non si aspettava di trovarmi ancora lì a fissarlo e un po' soddisfatto, in quanto non perde tempo a sorridermi per poi ritornare serio su Christian.

Scuoto la testa e provo a concentrarmi anch'io: << ...latte, mandarino d'Italia, germogli di pepe e Bergamotto, ma di tutto ciò ve ne parlerò meglio un'altra volta. Ora dobbiamo passare ai fatti >>
Che mi sono persa? Perché stava parlando di cibo?
Non ci credo! Stava parlando di cibo ed io non ho seguito neanche una parola! Cavolo! Chissà quando ci sarà il prossimo round << Johnny, Selvaggia e Christi...allooora >> punta il suo orologio, sposta l'aria da una guancia all'altra e poi parla << sono quasi le 16, seguite Federica, ci vediamo fra massimo tre ore in cortile. Sarà una cosa veloce oggi-domani, poi per montarlo ce la vedremo noi >>
Finisce così con la sua spiegazione molto dettagliata e soprattutto noiosa, durata ben...in realtà non lo so ma di sicuro più di quanto immaginassi.

<< A dopo >> rispondo con un sorriso come se avessi capito solo io di andare via visto che gli altri sono ancora seduti con le mani in mano.
Con un cenno faccio capire di andare a prepararci e così si muovono tutti.
Sono la seconda dopo Federica, Christi è andata non so dove, forse a preparare il camerino vicino allo scenario. Faccio un passo in avanti, ma senza neanche avvertirmi, Johnny, mi fermata portando immediatamente la mia schiena alla parete: lo guardo incredula non capendo l'utilità del gesto in pieno giorno, in una stanza piena di persone e piena di pensieri.

I miei.

Per un attimo mi vien da pensare che voglia continuare a ripetermi come comportarmi, poi però

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora