5.4 𝙸𝚕 𝚙𝚊𝚛𝚊𝚍𝚒𝚜𝚘

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Arrivo davanti a loro con le mani unite avanti al bacino e ovviamente la stilista che mi ruota attorno non se le fa scappare, le divide con forza e con la coda dell'occhio vedo Johnny con le gambe accavallate, il braccio destro lungo lo schienale del divano, dove a breve ci farà la muffa, e il pollice della mano sinistra che stuzzica insistentemente le sue labbra — mi fissa ma questa volta senza sorrisino. Come se volesse mantenere una certa distanza per non farmi sentire in imbarazzo.

<<Prima di tutto devi levare il navel piercing>> Meccanicamente porto la mano all'ombelico <<e poi copriremo tutti i tatuaggi.>> E l'altra mano sul braccio, esattamente sul lupo.

<<Tutti?>>
Gemetto piano.

<<Brava, tutti.>> senza mai smettere di osservarmi parla con lui <<Johnny? Cosa ne pensi?>>

<<Adorabile>>
Sorride maliziosamente ed io incrocio le braccia lanciandogli una smorfia infastidita.

<<Perché non hai scelto l'altro slip?>>
Chiede Maria Grazia riferendosi al perizioma che per non metterlo non ricordo neanche dove l'ho nascosto

<<Perché questo mi sembra più appropriato>>

<<Certo, tanto neanche si vedrà>>

<<Già>> Chiudo gli occhi e annuisco, solo quando ripenso alle sue parole "non si vedrà" spalanco gli occhi e alzo l'indice <<In che senso?>> domando mentre è intenta a lasciarmi da sola, Johnny è ancora seduto, mi butto al suo fianco accavallando le gambe, purtroppo più che femminilità spruzzo aria da camionista da tutti i pori, lo guardo e dopo poco anche lui lo fa.
<<Ti sembro forse ciò di cui hanno bisogno per fare questa pubblicità? Insomma, guardami>> Anche se con le mani indico il mio corpo spiaccicato come una pozzanghera sul divano, intendo "guarda ciò che ho dentro", e non credo si sia capito.

<<Selvaggia che chiede pareri a Johnny, devo forse preoccuparmi?>>

<<Dai! Rispondi e non farmi pesare il fatto che->>

<<Che hai un cuore anche tu?>>
Mi blocco di colpo...e prima di poter dire qualsiasi altra cosa si intromette Federica:

<<Vestiti su, dobbiamo andiamo a mangiare>> Annuisco senza mai perdere di vista gli occhi di Johnny che però si alza e va fuori <<Selvaggia?>> mi chiama come se mi stesse svegliando da un bel sogno <<Selv->>

<<ho capito>>
Rispondo con tono deluso, triste e quasi sussurrato, lei ci resta piuttosto di stucco, forse si aspettava di vedersi legata sul tavolo con una mela in bocca e tante spezie con patate nel piatto in cui viene servita.

<<...È...successo qualcosa?>>
Chiede come se avesse paura a chiederlo.
Prendo il vestito ed entro nel camerino senza rispondere.
Mi guardo attentamente mentre sfilo gli unici due pezzi incoprenti che dovrebbero coprire le parti che dovrebbero essere coperte ma che non coprono un bel niente.

<<Selvaggia...volevo solo dirti che...be, non per farmi gli affari vostri, ma te lo ha mai detto nessuno che gli occhi di Johnny quando ti guardano sono più grandi?>>
Scuoto la testa sorridendo per le parole ingenue di Federica — non le vedo il volto, però la immagino con la testa vicino alla parete, gli occhi verso il soffitto e le pupille sognanti <<davvero! Vorrei avere anch'io un uomo che mi guardasse in quel modo...>>
Spalanco la tenda per raggiungerla, dirle che meglio del cibo su questo mondo non c'è niente...non la vedo,
<<Selvy, mi aiuti ad alzarmi?>>
Mi volto veloce dietro di me e abbasso lo sguardo, è lì, buttata sul pavimento, raggomitolata su sé stessa col sorriso da bambina e gli occhi lucidi.

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora