25. 𝓐𝓵𝓬𝓾𝓷𝓮 𝓬𝓸𝓼𝓮 𝓷𝓸𝓷 𝓬𝓪𝓶𝓫𝓲𝓪𝓷𝓸 𝓶𝓪𝓲

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Stromae canta in sottofondo Formidable, io e mia mamma siamo sedute in un angolo nascosto in giardino. Dove il venticello leggero mi scombina i capelli, il sole prova a riscaldarmi e mia mamma parla mentre continuo a giocare col mio accendino Zippo, lo apro e lo chiudo ininterrottamente tanto che a breve potrebbe prendere vita e chiedermi bruscamente di lasciarlo sul tavolo senza essere infastidito.

<<tu sai che non sono stupida, vero?>>
Sbuffo aumentando il rumore, ora inizia quella parte della giornata dedicata alle parole che non voglio neanche sentire. L'amore di qua, l'amore di là. L'unico amore che conosco è quello per il cibo. Punto.
<<Selvaggia perché fai così? Sai quanto vederti felice sia l'unica mia priorità...quando due ragazzi si guardano pendendo l'uno dalle labbra dell'altro, aumentare le distanze è da stupidi. Imbecilli...non trovi?>> ansima strappandomi l'accendino dalle mani <<smettila di farti del male.>>

Mi alzo di scatto rendendomi conto dell'ora 9.12, a breve dovrò andare in studio ed essere usata come una pedina.
<<mamma smettila tu. Non ho bisogno delle tue parole, non fanno altro che...deprimermi.>>
Ammetto con tono spento, lei non capisce ma tutto ciò che riguarda questa sfera, la mia sfera, mi urta. Perché io non ci capisco nulla e non voglio che altri prendano il mio posto, non sopporto che mia madre venga a dirmi cosa o cosa non fare e soprattutto non quando di mezzo c'è il mio piccolo cuore. Qui sembra che tutti possano decidere per la mia vita, vuoi lui, lui vuole te, dovete stare assieme, bene, domani finirà? E allora? C'è ne sarà un altro! No. Non ci sarà nessun altro, la sua ipotesi come quella di tutti i miei amici va contro ogni logica. Se Johnny mi amasse come loro si ostinano a farmi credere allora perché non si fa avanti? Perché non sputa il rospo una volta per tutte? Semplice! Non è.innamorato. di me.

Si affretta a raggiungermi e mi blocca le mani.
<<allora perché non hai un fidanzato?>>
La guardo per un attimo senza parlare <<si, Selvaggia...Harlys, perché non è il tuo ragazzo?>>
Faccio un sospiro per poi allontanarmi quanto basta <<hai amato Johnny, lo hai "dimenticato" e fra te e Harlys non c'è davvero nulla? La domanda sorge spontanea, no?>>

Abbozzo un sorriso di circostanza mentre mi avvio al tavolo per riprendere l'accendino. <<ecco...no!>> storcio un po' le labbra quasi come se volessi giustificare la mia negazione bella, forte e secca.

<<la trovi offensiva? Ti ho solo chiesto perché se hai lasciato indietro Johnny non provi con un altro>>

<<infatti non la trovo offensiva ma stupida. Mamma>>faccio qualche passo per entrare dentro mentre lei segue me «Sai…arrivati a questo punto, mi fai pensare che tu non sappia neanche cosa sia l'amore!»
Apro l'armadio cercando qualcosa di più adatto, oggi sarà il mio primo giorno da vera modella e devo essere impeccabile, Tea e Giuseppe non mi vedono da un po' e mostrarmi almeno guardabile è il minimo.
Iniziare la carriera da modella non era neanche l'ultimo dei miei piani, eppure ora ci sono troppo dentro.

<<vuoi dirmi che da tre anni a questa parte non sei fidanzata, anzi hai addirittura deciso di restare sola perché tu credi profondamente all'amore?>>
Chiede con un pizzico di fastidio mentre trova uno strofinaccio per pulire i mobili ancora splendenti.

<<Intanto non sono sola ma "single". E non m'interessa. La differenza è tanta. Coppie che scoppiano, coppie con le corna lunghe. Dire di amarsi e scopare con altri. Cosa credi sia meglio?>> prendo fra le mani il mio chiodo nero  <<no aspetta...non sto dicendo niente, semplicemente non è ciò che dici.>> Ferma ogni suo movimento per raggiungermi con velocità. Mi squadra dalla testa ai piedi ed io faccio lo stesso con lei.

<<E allora perché sei "single"?>>

<<Perché quando succederà sarà speciale. Quando troverò l'uomo giusto per me lo sentirò e lo sceglierò...ci sceglieremo come due anime che si vogliono senza pensare a nulla e non come due persone che si sono incontrate per caso senza alcun filo rosso.>> Voglio semplicemente dire che ciò è già successo. Si, circa tre anni fa e non accadrà mai più perché quel momento è ancora nascosto in me e ci resterà. Non lo dirò, non lo condividerò con nessuno, sarà mio e ben custodito. Nessuno capirebbe ed io sono stanca di spiegare.
<<ora, cara mammina. Devo andare a lavoro, tu gioca con Matteo, dimentica questa conversazione o fanne tesoro per non parlarne più e...boh, credo che possa bastare>>

𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑎𝑛𝑜 ×𝖇𝖊𝖋𝖔𝖗𝖊 𝖞𝖔𝖚 𝖌𝖔× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora