🔴Capitolo 73🔴

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🔞QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE CON RIFERIMENTO SESSUALE🔞

Rimasi semplicemente pietrificata da quello che Jessica mi aveva appena riferito. Non sentivo più la musica attorno a me, le persone cantare. Era come se tutto per un secondo fosse svanito, come se il mondo si fosse stoppato in quel preciso istante.
"Tutto bene Maty?" mi chiese Jessica.
"S-sto bene, mi gira un po' la testa" dissi "grazie per quello che hai fatto Jessica, te ne sarò per sempre grata."
"Non c'è problema amica" disse lei, allontanandosi da me.

Adesso avevo la conferma. Nathaniel era stato un Mangiamorte, oppure lo era tutt'ora e lavorava per il nuovo signore oscuro Adron.
Starà cercando informazioni da me e Draco; è probabile che stia lavorando per i miei genitori, magari anche loro erano a conoscenza dei poteri che io e Draco avevamo ed è per questo che mi avevano proposto di essere una di loro.
Dovevo parlare con Draco e subito. Nathaniel non potrà vincere, non potrà avere la meglio contro noi due e non potrà mai separarci. Questo non avrei mai potuto accettarlo.

Cercai di rimettermi a posto andando in bagno per sciacquarmi la faccia.
"Ehilà" disse una voce, mentre io indietreggiai dallo spavento; presi subito la bacchetta tra le mani.
"Sono io amica, tranquilla" disse Nathaniel, venendo verso di me.
"Oh, Nathaniel"
"Avrei una domanda da farti" mi disse lui, aumentando il passo facendomi così avvicinare pian piano al muro.
"Cosa hai sentito di preciso quando sei entrata nella stanza?"
"Nulla."
"Ah si? Allora perché hai paura? Perché ti tremano le gambe?" disse, toccandomi il volto con la sua mano.
"Non ho sentito nulla Nathaniel. Lasciami in pace!" esclamai spingendolo a terra. Questo cadde sul
freddo marmo del bagno, sbarrando gli occhi a causa del mio gesto.
"E sia chiara una cosa" mi avvicinai al suo viso, tenendo la bacchetta ferma e puntata sul suo collo "prova solo a fare qualcosa a me o a Draco e sarai morto. Chiaro?" continuai io.
Lui cominciò a ridere, come un vero psicopatico, e senza guardarmi indietro uscii dal bagno.

Andai verso Draco il quale percepì subito come mi sentissi in quel momento. Si alzò subito dal divano su cui sedeva e mi prese in braccio.
"Non va tutto bene, andiamo a parlare piccola" disse, e io annuii.

Uscimmo dal dormitorio Serpeverde in direzione del Lago Nero, che oramai era diventato il nostro punto di rifugio, grazie al quale potevamo scappare dal mondo esterno e da tutte le difficoltà che stavamo attraversando.

Ci sedemmo a terra e sbuffando cominciai a spiegare tutto a Draco.

"Avevamo ragione quindi. Nathaniel era davvero un Mangiamorte di Voldemort."
"Oppure lo è tutt'ora" continuai io, senza distogliere il mio sguardo dall'acqua lucente del Lago.

Draco mi afferrò per la vita e mi mise vicino a sè.
"Insieme ci riusciremo Maty" mi disse, sussurrando "insieme affronteremo tutto questo, come abbiamo sempre fatto. Non permetterò a nessuno di sottrarti da me, mai."
Io lo guardavo dritto negli occhi, quegli occhi grigi di cui mi ero innamorata poco più di un anno fa, e cercavo di tranquillizzarmi. Cercavo di convincere me stessa che davvero ci saremmo riusciti, che avremmo superato tutto senza problemi.
Lo baciai cautamente e mi appoggiai al suo petto.

"I tuoi regali piccola" disse lui, staccandosi leggermente da me.
Infilò la mani nella tasca nel giubbotto che indossava e da questa ne estrasse due piccole scatole.
"Ecco a te" disse "apri questa per prima" continuò, porgendomi la scatola leggermente più grande rispetto all'altra.
La aprii e appena vidi che cosa nascondeva all'interno cominciai a ridere.
"Ti piace eh?" chiese Draco "questo è il cambio di quello che ti ho rotto qualche settimana fa."
Era un reggiseno di pizzo nero, quasi trasparente, che sicuramente non vedeva l'ora di vedermi indosso. Lo abbracciai e continuai a baciarlo, questa volta con molta più passione.

Le sue mani viaggiavano dietro alla mia schiena, mentre io continuai a spingerlo a terra, desiderosa di più baci.
"Non pensi che ci prenderemo il raffreddore se lo facciamo qui?" sussurrai io prima di far unire nuovamente le mie labbra alle sue.
"Cosa mi importa del freddo. Voglio te" disse lui "e ti voglio ora."

Continuammo a baciarci, sempre più bramosi uno dell'altra. I nostri corpi erano premuti uno contro l'altro. Era come se la sua pelle morbida, pallida e delicata si sciogliesse a contatto con la mia, rendendoci così un tutt'uno.

Si sfilò velocemente il giubbotto e io feci lo stesso, rimanendo in intimo davanti ai suoi occhi, che dallo sguardo sembrava che mi mangiassero.
Un leggero vento freddo accarezzò il mio corpo e i miei capelli. Alzai leggermente lo sguardo, intanto che Draco ammirava il mio corpo cercando di slacciare più velocemente i bottoni della sua camicia, e notai la bellissima luna che quella notte era piena e che illuminava tutto il castello con la sua luce blu.

Draco mise le sue grandi mani attorno alla mia vita è cominciò a massaggiare delicatamente tutto il mio corpo, arrivando fino al seno.

Cominciò a strofinarsi sempre di più contro il mio corpo tanto da tirar giù i pantaloni che indossava. Lo aiutati slacciandoli la cinta mentre lui fece lo stesso togliendomi il reggiseno, che subito gettò a terra.

Gli sfilai i boxer e notai la sua erezione che era più gigantesca che mai. Mi prese per il collo, e cominciò nuovamente a baciarmi sempre con più ferocia.
Draco infilò il suo pene dentro di me e cominciai a spingere con movimenti sempre più rapidi il mio bacino.

Dopo diversi minuti che sembravano infiniti le sue spinte cominciarono a rallentare sempre di più, e avvicinandosi al lobo del mio orecchio sussurrò: "Non potrò mai avere abbastanza di tutto questo Matynna."

Riprese nuovamente il suo ritmo così che le sue spinte iniziarono ad accelerare. Strinsi le mie gambe attorno alla sua vita, intanto che le mie mani accarezzavano i suoi soffici capelli biondi, leggermente sudati per la fatica.

"Gemi per me Matynna" ansimò lui "fallo per me."

Continuò a spingersi dentro di me, e a graffiarmi la schiena per avere più stabilità finché raggiunse il culmine del piacere gemendo, intanto che io caddi a terra quasi morente accanto a lui sull'erba fredda.

Draco chinò la testa verso la mia e mi sorrise. Si alzò con evidente difficoltà e cominciò a camminare in direzione della sponda del Lago.
"Draco, fermo! Fa troppo freddo!" urlai io, ma a lui non sembrava che importasse più di tanto.
In un secondo si tuffò nel Lago il quale dall'apparenza sembrava congelato.
"Draco, forza! Esci!" esclamai io, ma di Draco con c'era nessuna traccia.
"Non fare scherzi Draco! Non mi va questa sera!" continuai io, ma ancora non riuscivo a vederlo.
Entrai nell'acqua cercando di scorgerlo all'interno di questa, ma a causa del buio che c'era fuori non ero in grado.
"Draco! Draco, ti prego!"

Sentii una mano che mi prese per la gamba e in secondo caddi nell'acqua.
"MA SEI UN COGLIONE!" urlai io, cercando di bagnarli la faccia con l'acqua.
Questo cominciò a ridere nuotando attorno a me finché mi afferrò per le cosce che poi si mise attorno alla vita.
Cominciammo nuovamente a baciarci, come se tutto quello che avevamo fatto pochi minuti fa non fosse veramente accaduto.

Usciti dall'acqua Draco andò vicino ad un albero vicino alla sponda da dietro del quale prese due asciugamani.
"Quindi avevi premeditato tutto" dissi io.
"Ovviamente."

Ci avvolgemmo entrambi un asciugamano attorno al corpo e andammo a sederci a terra dove avevamo lasciato i vestiti.
"Ed ora il secondo regalo" disse lui, riprendendo dal giubbotto lasciato a terra la piccola scatola che mi aveva mostrato poco prima.
La aprii sorridendo e all'interno di questa trovai un anello con un diamante smeraldo.
"Draco io- Non so che dire davvero-"
"Mi vuoi sposare?" chiese lui.

fino all'ultima ora||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora