Dovevo ammettere che ero rimasta piacevolmente sorpresa da quella prima lezione. Non avrei mai pensato che potesse esistere una magia così potente da far unire due persone, una magia così potente nascosta nella mie mani, e quelle dell'uomo che mi avrebbe accompagnato per il resto di tutta la mia vita.
Mi chiedevo: perché io? perché noi? tra tutte le coppie, perché abbiamo solo noi questo legame e questi poteri che ci accomunano?
"Tutto bene Maty?" mi chiese Draco gentilmente, accarezzandomi la schiena con le sue mani, le cui vene fredde mi fecero venire un brivido.
"Pensavo" risposi io, mantenendo lo sguardo a terra "il fatto è che è tutto nuovo per noi. Fino a qualche mese fa non avevamo nemmeno l'idea dell'esistenza di questo legame. Mi chiedo se esistono altri come noi."
"Devo ammettere di essere anche io di sorpreso da tutto ciò; prima passavo le giornate continuando a convincere me stesso di essere inutile ma da quando sei arrivata tu tutto è cambiato. Ora sono straordinario" disse lui, scherzando e io cominciai a ridere avvolgendo le mie braccia attorno al suo busto."Andiamo a dormire che ormai si è fatto tardi" disse Draco, percorrendo gli interminabili corridoi di Hogwarts.
Decidemmo di passare la notte nella sua stanza, a discutere del legame e di quello che avremmo affrontato alla prossima lezione di Piton, che avrebbe avuto luogo tra tre giorni, per permetterci di preparaci al meglio.
Goyle era assente, cosa che ci permetteva di essere un po' più intimi.
Mi appoggiai sul letto sospirando per cercare di metabolizzare tutte quelle informazioni.Draco andò a cambiarsi e dopo essere tornato dal bagno si accucciò accanto a me nel letto.
Appoggiai la mia testa sul suo petto, il quale si alzava e si abbassava con un ritmo molto lento. Riuscivo a sentire i battiti del suo cuore, e percepivo che nonostante si mostrasse tranquillo all'esterno, dentro di sé provava una briciola di terrore, per quello che sarebbe potuto accadere.
"Tranquilla, ci riusciremo" disse lui accarezzandomi la testa e i capelli.Cercai di addormentarmi ma non ci riuscii: tutti i pensieri che frugavano nella mia testa non mi permettevano di calmarmi.
"Stai bene?" chiese Draco dolcemente.
"Non riesco a dormire" risposi "mi leggi qualcosa?" chiesi io, facendo i soliti occhi dolci che ogni singola volta erano la sua debolezza.
"Quindi ammetti finalmente di essere una bambina eh?" chiese lui scherzosamente.
"La tua voce mi rilassa, tutto qui."
"Dai vieni" disse lui, facendomi segno di avvicinarmi ancora di più a lui.
"Ti piace Charles Dickens?" chiese lui, e io feci segno di sì con la testa.C'erano voluti diversi capitoli di "Tempi difficili" di Dickens prima che riuscissi a cedere finalmente alla stanchezza e ad addormentarmi sulla spalla di Draco.
Quella era stata una delle notti più tranquille dopo tanto tempo; le sue semplici parole riuscivano ogni singola volta a calmarmi, e mi permettevano di focalizzare a pieno le situazioni a cui mi trovavo di fronte.Ora che sapevamo entrambi che Nathaniel aveva deciso di non intromettersi tra noi due (o almeno così credevamo) eravamo molto più calmi, ma questo non toglieva l'importanza all'allenamento che dovevamo continuare con il professor Piton.
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Trascorremmo i pomeriggi di quei tre giorni assieme ai nostri amici, mentre la notte ci dedicavamo alle nostre ricerche. In un vecchio libro di Storia della Magia avevamo scoperto che l'unione della magia di cui ci aveva parlato Piton era una pratica molto antica, risalente a circa 300 anni fa. Solitamente le streghe la usavamo per dare più forza alle donne incinta al momento del parto, o in vista di una guerra.
In uno di questi libri c'era anche un'annotazione che faceva riferimento all'esercito di Voldemort. Quest'ultimo, attraverso i marchi neri che aveva dato ai suoi seguaci, era riuscito a comunicare con loro, a dare loro gli ordini solo attraverso i pensieri, e a donare loro più forza e resistenza.Probabilmente Adron aveva in mente di fare le medesime cose, e forse per questo necessitava di me e di Draco nel suo esercito.
In qualsiasi caso non dovevamo pensare al peggio; non si trattava necessariamente di una guerra, quindi dovevamo continuare a fare il nostro lavoro.
Nathaniel era magicamente scomparso senza dare spiegazioni, i professori sembravano tranquilli così come gli studenti ed evidentemente Adron non aveva intenzione di attaccare Hogwarts subito dopo la morte dell'ex Signore Oscuro.
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fino all'ultima ora||Draco Malfoy
Hayran KurguInsieme sono come la Luna e il Sole. Draco è la Luna, cupo e freddo, mentre lei è il Sole, indipendente e raggiante. Nonostante la loro unicità e bellezza, questi non sono destinati a condividere lo stesso cielo...però insieme sono tentanti di risc...