Capitolo 69

356 18 0
                                    

Dopo circa mezz'ora sia io che Nathaniel avevamo finito di mettere in ordine tutte le pozioni del professor Piton seguendo le indicazioni che quest'ultimo ci aveva dato. Da quando avevo chiesto a Nathaniel che cosa avesse sul braccio non mi aveva più rivolto la parola, cosa che mi insospettiva ancora di più. Decisi di non fargli altre domande, e di aspettare per avere altre informazioni riguardo a lui.

"Noto che avete finito in anticipo" disse il professore, analizzando con attenzione il suo studio "potete tornare nelle vostre stanze."
"Grazie, arrivederci professore" dissi io sorridente.
"Buona serata" concluse Nathaniel.

Uscendo dallo studio di Piton cercai di guardare il Grifondoro negli occhi, ma non spostava il suo sguardo da terra.
"Io torno in camera" dissi, cercando di farlo parlare.
"Va bene, buona notte" ripose lui, senza mostrare un minimo di emozione.

Mi allontanai proseguendo per i lunghi e cupi corridoi di Hogwarts, diventati molto freddi per colpa della stagione autunnale ormai molto evidente.
Decisi di andare prima nella stanza di Draco, per raccontargli nei minimi dettagli del comportamento alquanto diffidente di Nathaniel.
Nella sala comune Serpeverde c'era un assoluto silenzio; si poteva udire soltanto lo scricchiolio del legno che ardeva nel camino.

Bussai alla porta di Draco senza fare troppo rumore.
"Posso entrare?" chiesi, ma nessuno mi rispose, quindi decisi di entrare da sola.
"Draco devo parlarti-"
"Draco non c'è" mi interruppe Goyle, il suo compagno di stanza.
"Sai dove sia finito? Gli è successo qualcosa?" chiesi io, quasi preoccupata.
"Non posso dirti nulla Matynna" mi disse lui, cercando di nascondere il sorriso che gli compariva il faccia "posso solo consigliarti di guardare nel suo cassetto."
"Questi giochini non mi piacciono" dissi io.

Aprii il cassetto che si trovava accanto al letto di Draco, come mi aveva detto Goyle di fare, e tra le inutili cose che Draco teneva all'interno di questo trovai una piccola lettera chiusa da un sigillo verde smeraldo.

Ti andrebbe di vedere le stelle con me?
Mi troverai al nostro posto preferito...
-D

Cominciai a ridere leggendo la lettera che Draco mi aveva lasciato.
"Dove credi che sia andato?" chiesi a Goyle, ma lui fece il segno di chi non potesse dire una parola.

Uscii allora dalla stanza di Draco, pensando a dove potesse essere andato. Magari si riferiva alla Torre di Astronomia, anche se in effetti non avevamo passato tanto tempo assieme in quel luogo.
Decisi di salire comunque e andare a controllare.
Una volta arrivata cominciai a guardarmi attorno ma non c'era nessuna traccia di Draco, allora guardai il paesaggio fuori dalla torre. Tirava una leggera brezza che mi provocava un leggero brivido su ogni centimetro del mio corpo.
Guardai le paludi e i folti alberi della Foresta Proibita e quando girai di scatto la testa per guardare le sponde del Lago vidi una figura, che sembrava minuscola da quella altezza.
Sarei stata in grado di riconoscerlo anche da dieci chilometri. Era Draco, e mi stava aspettando.

Come una bimba entusiasta di andare al parco per giocare e incontrare i suoi amici scesi le scale del castello, dimenticandomi delle regole o del freddo che ormai mi era penetrato nel corpo.
Uscì dal castello e corsi verso il Lago, davanti al quale notai Draco seduto su una coperta.

"Ti ho trovato amore!" esclamai io, e mi tuffai nelle sue braccia possenti.
"Sapevo che ci saresti riuscita" rispose lui, baciandomi la guancia.
"Come mai questo?" chiesi io, guardandolo.
"Questo cosa?" chiese lui ridendo.
"Questa bellissima sorpresa? Perché?"
"Consideralo come un piccolo regalo prima del tuo compleanno" disse lui.
"Il mio compleanno?!" esclamai io "ma se manca-"
"Solo cinque giorni."
"Non ci credo! Ma mi sono totalmente scordata!" esclamai io.
"Fortuna che ci sono io che ti salvo in ogni situazione" disse lui, mentre io senza aggiungere altro gli saltai nuovamente tra le braccia per abbracciarlo.

"Come è andata la punizione? Tutto bene?" mi domandò Draco "avremo modo di parlarne un altro giorno con calma ma sono curioso."
"All'inizio era tutto a posto. Ho cercato di fare delle domande a Nathaniel per sapere qualcosa su di lui: famiglia, hobby...cose così. Ad un certo punto però gli ho chiesto di darmi una mano spostando la scala ma ho perso l'equilibrio e sono caduta a terra-"
"Stai bene vero? Ti sei rotta qualcosa?" disse lui cominciando ad analizzarmi tutto il corpo alla ricerca di eventuali ferite o lividi.
"Tutto a posto, tranquillo. Mi sono aggrappata alla sua mano e gli ho tirato la manica della maglietta. Lui però si è subito staccato da me e quando gli ho chiesto che cosa avesse sul braccio si è mostrato molto sospettoso."
"Secondo te potrebbe nascondere qualcosa? Per esempio avere qualche marchio sul braccio? Come il marchio da Mangiamorte che mi aveva dato Voldemort?" chiese Draco.
"È la stessa ipotesi che avevo anche io. Ma abbiamo ancora tempo per scoprirlo; in qualsiasi caso ho già un piano in mente visto che mi hai ricordato del mio compleanno" continuai io.
"Non avevo dubbi" disse Draco.

Non parlammo più di Nathaniel e del piano. Avevamo deciso di lasciar perdere quella situazione almeno per qualche ora, per poterci godere al massimo quegli attimi di pura tranquillità e felicità.
"È bellissimo il cielo" dissi io, alzando lo sguardo verso l'alto, restando comunque abbracciata a Draco.
Sembrava una tela scura ricoperta da un milione di gocce di vernice bianca simili a lentiggini.
Il Lago Nero non si muoveva, e la sua acqua sembrava uno specchio che rifletteva la luce che emanava la luna.
Non si sentiva nulla in sottofondo; solo gli uccellini notturni che stavano appoggiati ai rami degli alberi della foresta. Le foglie di questi erano ormai diventati di un colore molto accesso simile al bronzo, al rame o all'oro.

Draco girò la testa verso la mia sorridendomi, e io feci lo stesso. Mi fissò per qualche secondo e senza dire nemmeno una singola parola mi prese il viso tra le sue mani e appoggiò le sue labbra sulle mie, in un bacio caldo e bisognoso, come se avesse paura di non potermi toccare mai più.
Continuammo a baciarci con grande passione; Draco mi morse il labbro inferiore per poi staccarsi leggermente dal mio viso. Fece uno dei suoi soliti sorrisetti mentre io ricambiai con una smorfia, per poi unire nuovamente le nostre labbra.
Staccò le labbra dalle mie cominciando a lasciarmi dei leggeri baci sul collo.
Sentivo il suo cuore battere all'impazzata.

Continuammo a baciarci ancora per molto tempo...baci aggressivi, baci sereni...semplicemente baci.
Ci appoggiamo sulla coperta sul prato freddo e ci avvolgemmo entrambi uno nelle mani dell'altra.
Probabilmente ci addormentammo in quella posizione, perché il senso di calore interiore che entrambi provavamo in quel momento non poteva essere interrotto da nessun'altra cosa al mondo.

fino all'ultima ora||Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora