POV Draco:
Quando la maledizione colpì in pieno petto Matynna il mondo si fermò. All'inizio non mi resi conto di nulla; spalancai gli occhi per lo shock e corsi verso di lei per afferrarle il corpo prima che questo cadesse al suolo.
Sentivo le gambe tremare, lo stomaco contorcersi dal dolore e le mie guance che pian pian venivano innondate dalle copiose lacrime che versavo in quel momento.
Il suo addome era ricoperto dalle cicatrici che la maledizione Cruciatus aveva causato. Così sottili ma allo stesso tempo così spaventose. Riuscivo a percepire ancora il dolore che aveva provato: quella sensazione che hai prima di lasciare il mondo, quando ormai ti senti vuoto ed insignificante.Poi improvvisamente ci fu il buio, così tenebroso e oscuro, e dentro di questo una fiamma, provocata dal dolore bruciante. Era come se avessi ingoiato del fuoco, che mi ustionava la gola e che mi soffocava. Cercai di respirare, per cercare di calmare quel fuoco che mi uccideva dentro. Mi faceva male il petto, come se avessi un peso morto sopra di questo, o come se qualcuno stesse premendo contro di esso per abbattermi a terra.
Scoppiai il lacrime.
Non si muoveva più; le sue guance che una volta erano rosse come il petalo di una rosa ora erano pallide come la neve durante una fredda giornata invernale. I suoi occhi verdi, quei meravigliosi occhi verdi per i quali avevo perso il senno, erano diventanti in un istante spenti.
Fu un pianto silenzioso e strangolato; la stringevo nelle mia braccia non riuscendo ancora a credere a quello che avevo davanti.
Mi facevano male le vertebre, gli occhi, la testa, il petto, come se da un momento all'altro la morte avrebbe potuto strapparmi il cuore per sottrarmi dal mondo, ma almeno sarei stato di nuovo al suo fianco.
Almeno saremo stati di nuovo insieme.Come posso stare senza di te Maty? Come-
Urlavo al mondo, con le ultime forze che ero in grado di trovare nella mia voce.
Torna da me, non ci riesco.
Continuai a urlare e a chiamarla, singhiozzando, senza cessare di sperare fino all'ultimo minuto che lei potesse aprire nuovamente i suoi occhi per potermi regalare uno dei suoi esili sorrisi.Ti amo così tanto, amore mio.
Ti prego non lasciarmi...Non osavo immaginare che non avrei più condiviso con lei lo stesso letto. Non avrei sentito più la sua voce ogni mattina, quella voce che da sempre mi diceva che sarebbe andato tutto bene, quella che mi faceva sorridere nonostante tutto e che sempre mi rassicurava.
Non avrei più sentito il semplice e delicato tocco della sua pelle., che mi faceva venire i brividi lungo la schiena ogni singola volta.
Non l'avrei mai più avuta qui, accanto a me.Non riuscivo a vederla in quello stato, così macabro ma così dolce allo stesso tempo, come se stesse semplicemente riposando, dopo una lunga passeggiata sulle sponde del Lago Nero.
Adron. Adron doveva soffrire.
Avevo uno sguardo acuto, e gli occhi così sottili e rossi dalla rabbia da sembrare lame insanguinate.
Sapevo che Matynna non avrebbe desiderato questo, il caos o la guerra incentrato su di lei o scatenato a causa sua, ma non potevo vivere con il pensiero che il suo omicidio fosse rimasto impunito.Cercai di alzarmi da terra, nonostante il mio corpo continuasse ad essere schiacciato sul freddo marmo dal dolore, simile a tonnellate di macerie.
Mi voltai per correre verso di lui, per ucciderlo, per ferirlo, qualsiasi cosa avrebbe aiutato a sentirmi meglio, ma il mago oscuro lanciò un incantesimo illuminando tutta il salone. Un lampo, un segnale, a causa del quale lui, Nathaniel e Derek scomparvero nel nulla, abbandonandomi all'eterna tristezza.POV Matynna:
L'onda del mare si spezzò tralasciando con essa la schiuma così leggera da farmi il solletico sui piedi.
Mi risvegliai su una spiaggia. Aprii gli occhi lentamente, strizzando poi le palpebre vedendo il cielo così luminoso sopra la mia testa.
Mi sollevai sui gomiti e cercai di analizzare l'ambiente circostante, che sembrava uno di quei regni magici, abitati da fate e creature magiche, che solitamente ci venivano descritti nelle fiabe che venivano lette prima di andare a letto.
Non ero sicura di dove mi trovassi ma ipotizzavo di essere arrivata in paradiso, se un posto come questo possa mai esistere realmente.
L'acqua tiepida del mare mi riscaldava i piedi facendomi sorridere e la sabbia mi solleticava la schiena.
STAI LEGGENDO
fino all'ultima ora||Draco Malfoy
FanfictionInsieme sono come la Luna e il Sole. Draco è la Luna, cupo e freddo, mentre lei è il Sole, indipendente e raggiante. Nonostante la loro unicità e bellezza, questi non sono destinati a condividere lo stesso cielo...però insieme sono tentanti di risc...