Ero senza parole e non potevo credere a ciò che Jungkook aveva fatto.
Mi assicurai di mettere il foglietto nel mio zaino, così da evitare di perderlo; lo avrei letto più tardi.
Quando il concerto terminò, eravamo così tanti, che per uscire dallo stadio ci impiegai molto tempo. Rassicurai mia mamma del mio imminente arrivo, e del piccolo pit-stop al solito negozio per comprare del ramen e un banana milk. Sulla strada del ritorno, dopo aver completato i miei acquisti, sentii una voce familiare chiamarmi.
"Jade, aspettami!"
Con una piccola corsetta Jong Suk mi raggiunse, e iniziò a camminare al mio fianco.
"Che ci fai qui?" gli chiesi salutandolo.
"Ero andato in biblioteca a prendere dei libri" mi disse facendo un cenno con la testa verso i manuali che stava reggendo in mano.
"Tu cosa stai facendo qui? Una passeggiata?"
"No, sono appena uscita da un concerto, ma prima di tornare a casa mi sono fermata a comprare alcune cose" gli indicai la sportina che penzolava al mio braccio.
"Che concerto?" mi chiese.
"Dei BTS! Sono i miei cantanti preferiti" gli risposi entusiasta.
"Dì quello che vuoi, ma io preferisco i TXT!" disse lui facendomi una smorfia
"Anche loro sono fantastici" ammisi "Però, a mio parere, lo stile dei BTS è unico!"
"Devo ammettere che anche loro sono bravi" esclamò con tono di sufficienza.
"Bravi è limitativo!" controbattei io con espressione fiera.
"Dammi le buste della spesa" prese la sportina.
"Sei proprio un gentiluomo!" gli dissi prendendolo in giro.
Così camminammo fino a casa mia continuando a chiacchierare.
"Vuoi entrare per un tè o un dolcetto? Mamma ha comprato i miei mochi preferiti, vuoi assaggiarli?" gli domandai.
"Grazie dell'invito, ma devo andare perché mia madre mi sta aspettando a casa"
"Grazie di avermi accompagnato" gli dissi facendo un piccolo inchino "Ti offrirò da mangiare per ricambiare il favore"
"Ma figurati, non serve" mi toccò due volte la testa, come per salutarmi "Ora vado"
"Ci vediamo presto" gli risposi, poi, mentre la sua figura si stava allontanando gli urlai "Hai mai mangiato la vera pizza italiana?"
Lui si girò verso di me e apparentemente confuso mi disse "Certo, perché?"
"Che cosa c'era sulla pizza?"
"Pancetta, uova, formaggio, olive, maionese..."
"Fermo fermo! Quella non è una vera piazza! Domani ti porto a mangiare in un posto in cui c'è la vera pizza napoletana, va bene?"
"Volentieri!"
"Allora prenoto!"
Rientrai in casa, salutai mamma e Pepito. Pepito era il mio cane, una piccola palla di pelo, un incrocio tra un chihuahua e un jack-russell; ogni volta che tornavo a casa era una festa per lui.
Più tardi, ricordandomi della promessa fatta al mio amico, presi lo zaino per cercare il cellulare così da poter prenotare un tavolo per il giorno successivo, al mio ristorante preferito. Mentre stavo frugando all'interno dello zaino, mi imbattei in un piccolo pezzo di carta. All'inizio pensai fosse uno scontrino, ma mentre stavo per stracciarlo, per fortuna ricordai che quello era il bigliettino datomi da Jungkook. Così lo aprii e lo lessi.
Era un foglio a quadretti che recitava :
'Cara Jade, grazie mille per il coniglietto, è davvero carino. Lo costudirò con cura e sarò un buon padrone ^▽^. So che ti potrebbe sembrare una richiesta strana fatta da parte mia, ma ti andrebbe di prendere un caffè ? (〃▽〃) Questa volta però andiamo in un posto dove non ci sono fotografi. La caffetteria si chiama Kohiba, se la cerchi è facile da trovare; è la mia preferita. Se accetti, vediamoci domani alle 16.30 là' .
Non credevo ai miei occhi; Jungkook mi aveva chiesto di bere un caffè con lui! Poi analizzai meglio il bigliettino, lo lessi e rilessi; non potei non notare quanto fossero carine le faccine che aveva disegnato. Iniziai a fantasticare su quanto sarebbe stato bello, ma anche imbarazzante, incontrarlo di nuovo. Non ero mai uscita con un ragazzo, tantomeno con un idol. Forse la mia immaginazione stava andando un po' troppo oltre; alla fine dei conti era solo un caffè, non un appuntamento. Iniziai a camminare in camera mia, immersa nei miei pensieri; che cosa mi sarei messa per l'occasione? Perché voleva rivedermi? Mi voleva forse restituire il coniglietto di pezza?
Mi buttai sul letto, con le mani sugli occhi, incredula se quella fosse la realtà, o solo la mia mente che si prendeva gioco di me, e caddi in un sonno profondo.
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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...