"Jade, ti ho chiesto di uscire stasera perché ti devo dire una cosa importante "
Quando, seduta al tavolo del ristorante, Jungkook disse quelle parole, temetti il peggio.
"Cosa? Dimmi"
"È un'informazione strettamente confidenziale, quindi non dirlo assolutamente a nessuno"
"Va bene" acconsentii
"L'agenzia ha confermato da pochi giorni un tour mondiale, che inizierà tra tre mesi. La prima tappa saranno gli Stati Uniti"
"Jungkook, ma é fantastico! Non fate concerti in giro per il mondo ormai da troppo tempo! Sarà una cosa stupenda per te e per tutti i ragazzi. Sono felice per voi!" ero davvero entusiasta della notizia che mi aveva comunicato
"Sì Jade, ne sono contento anche io, però sai questo cosa comporterà?"
"Cosa?" in quel momento, presa dallo stupore della notizia, non ci avevo affatto pensato.
"Sarò per la maggior parte del tempo lontano da te, e vederci sarà difficile"
Rimase per qualche secondo in silenzio, e approfittai di quel momento per riflettere su ciò che mi aveva detto. Sicuramente avremmo sofferto entrambi la separazione, ma ero sicura che ci saremmo sentiti tutti i giorni.
"Jade, ho una proposta da farti" rimasi sorpresa quando disse ciò
"Che ne dici di seguire me e i ragazzi in tour? Potremmo viaggiare insieme e allo stesso tempo io non verrei meno ai miei impegni" fece un sorriso grandissimo
"Jungkook, lo sai che non è possibile. Per quanto mi piacerebbe, l'agenzia, non sa neanche che siamo tornati insieme, si opporrebbe sicuramente alla tua proposta; inoltre, come ben sai, sono a metà del ciclo di esami di quest'anno, e non andare all'università li comprometterebbe" gli dissi ciò dopo aver analizzato la situazione; la sua idea era bellissima, ma appena avevo pensato di realizzarla, subito avevo sbattuto la faccia contro il muro della realtà.
"Per l'università, non voglio di certo interferire con i tuoi studi, però per quello che riguarda l'agenzia non importa. Credo abbia fiutato qualcosa quando quel giorno sono venuto a prenderti in aeroporto"
"Potrebbe essere, però è anche vero che le voci sono state smentite, quindi sei in una situazione stabile, e non voglio tu la comprometta"
Era iniziata una delle solite discussioni che eravamo soliti fare sull'argomento. Jungkook insisteva per dire la verità subito dopo il tour mondiale, mentre io, cercavo di persuaderlo a non fare nulla.
"Ma non ti da fastidio il fatto che io debba avere sempre atteggiamenti intimi con Joy? Non sei stanca di tutto ciò?"
"Jungkook, ti mentirei se ti dicessi che non lo sono" tirai un sospiro "ma quando ho deciso di essere tua, ho accettato anche questa situazione. Per quanto mi possa dare fastidio, per quanto detesti vederti mano nella mano con lei, non posso farci nulla; non sai quante volte ho sperato di essere io al tuo fianco, a sostenerti davanti a tutti, ma purtroppo, mi sono rassegnata, perché so che ciò non è possibile"
{Il giorno della partenza}
Erano a malapena le cinque di mattina, ma ciò che mi aveva spinto a svegliarmi così presto, era la possibilità di salutare Jungkook, prima che partisse per l'America. Fino a quel giorno, ci eravamo impegnati a vederci quasi tutti i giorni, così saremmo stati 'stanchi uno dell'altra' quando ci saremmo dovuti salutare, ma questo non era accaduto; Jungkook era diventato come una droga per me, più ne avevo, più ne volevo e sempre più difficilmente ne potevo fare a meno.
Quella mattina il nostro luogo d'incontro era il bar dell'amico del padre di Jungkook, che anche quella volta aveva messo a disposizione solo per noi due. Per quanto fosse grazioso quel posto, ad esso c'erano legati solo brutti ricordi, quindi nonostante non volessi andarci, non potevo permettermi di fare la schizzinosa. Quando entrai nel locale, il cameriere mi fece cenno di salire al secondo piano. Nello stesso tavolino color pastello, nel quale tempo fa avevo provato a dare uno dei miei tanti addii, era seduto Jungkook, il quale aveva già ordinato qualcosa da bere per entrambi. Quando mi vide, si alzò di scatto, e sorridendo si avvicinò a me e mi abbracciò.
"Ti sono mancata così tanto? Non ci vediamo solo da dieci ore" gli dissi sarcastica
"Si, mi sei mancata tantissimo" disse mentre mi stringeva ancora di più
Ci sedemmo di nuovo al tavolo. Il suo volo sarebbe stato tra poco più di due ore, ma per me, ne aveva a disposizione solo una; dopo infatti, sarebbe dovuto tornare in agenzia per riunirsi con gli altri ragazzi e prendere le ultime cose, per poi andare in aeroporto.
"Jade, ti proibisco di innamorarti di altri ragazzi mentre sarò lontano da te!" affermò improvvisamente mentre sorseggiavo la mia bevanda
"Perché, vuoi dire che mentre tu eri qua potevo farlo?" quella mattina ero più sarcastica del solito; forse quell'atteggiamento mi serviva per mascherare e non fargli vedere la tristezza che stavo provando.
"Ovvio che non potevi!" mi pizzicò una guancia
"Jade, ora devo proprio andare, altrimenti farò tardi" disse dopo poco tempo
"Ma come, di già!" era passata un'ora, ma il tempo era trascorso così velocemente che non me ne ero neanche accorta. Da tanti mesi ormai, la mia quotidianità comprendeva anche Jungkook, quindi mi chiesi come sarebbe stata senza di lui, senza qualcuno che mi facesse ridere sempre, senza la mia persona speciale a cui raccontare tutto ciò che mi accadeva.
Quando si alzò, io feci lo stesso. Stava cercando freneticamente qualcosa nella giacca, ma non capivo che cosa.
"Hai perso qualcosa?"
"No, è che avevo portato una cosa da darti, ma non la trovo..." continuava ad esaminare nervosamente tutte le tasche dei vestiti
"Trovata!" urlò dopo pochi secondi. Nella mano destra reggeva una piccola scatola viola.
"Chiudi gli occhi!" obbedii immediatamente. Mi sentivo come una bambina ansiosa di ricevere un regalo
Sentii il rumore della scatola aprirsi e Jungkook avvicinarsi a me. Il contatto delle sue mani fredde vicino alle mie orecchie mi fece rabbrividire, ed istintivamente fui portata ad allontanarmi.
"Ferma, altrimenti non riesco a metterteli"
"Guarda, ti piacciono?"
Quando aprii gli occhi, Jungkook aveva un piccolo specchio che mi porse. Guardai ciò che mi aveva messo. Erano degli orecchini d'argento a forma d'infinito, decorati con tantissimi brillantini.
"Sono bellissimi Jungkook, grazie" lo abbracciai
"Sai perché ti ho regalato proprio quelli? Perché nonostante tutto, noi saremo sempre infinito"
Lo strinsi ancora più forte, non dissi nulla; probabilmente se lo avessi fatto sarei scoppiata a piangere.
"Ti amo"
I miei sforzi non servirono a tanto; a quelle due parole scoppiai in mille lacrime.
"Anche io ti amo...mi mancherai"
Jungkook, che si era accorto della mia reazione, cercava di asciugarmi le lacrime con il dorso della sua mano.
"Non volevo farti piangere"
Dopo qualche minuto, passato in quella posizione, ci dovemmo veramente salutare. Quando fummo fuori dalla caffetteria, i nostri piedi si immobilizzarono. Nessuno disse nulla per qualche secondo.
"Jade, ti chiamerò ogni giorno, promesso" fu lui a rompere il silenzio
"Mi mancherai Jungkook"
"Anche tu Jade"
Mi avvicinai e lo abbracciai; lui prima ricambiò, poi mi allontanò leggermente, mi guardò negli occhi e mi baciò.
Vederlo andare via con l'auto fu una delle parti peggiori di quella mattinata. Quando rimasi sola, iniziai a contare i giorni che mancavano per rivederlo.
"Beh, dai, sessantatré giorni non sono poi così tanti!" cercavo di convincermi da sola che il tempo sarebbe stato poco, ma che soprattutto sarebbe passato velocemente. Almeno, questo è ciò che speravo.
STAI LEGGENDO
My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...