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"Siamo arrivati?" gli chiesi impaziente di scoprire la destinazione; erano già dieci minuti che eravamo in macchina, e quella zona non mi era familiare.

"Quasi..." mi sorrise.

"Sei forse un serial killer incaricato di rapirmi?" dissi divertita dalla situazione, mentre gli pizzicai la guancia.

Con un braccio muoveva il volante, mentre l'altro piegato, fungeva da appoggio alla testa; ogni tanto, con le dita spostava qualche ciuffo di capelli, che mosso dal vento, gli finiva davanti agli occhi. Quando guidava, assumeva un'espressione concentrata, ma anche rilassata, che mi rasserenava; era così bello e perfetto da non sembrare vero.

Improvvisamente, intrecciò la sua mano alla mia, che fino a poco tempo prima, era vicina al suo volto; quel semplice contatto mi faceva sentire bene

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Improvvisamente, intrecciò la sua mano alla mia, che fino a poco tempo prima, era vicina al suo volto; quel semplice contatto mi faceva sentire bene.

"Arrivati!" esclamò all'improvviso Jungkook.

Mi liberai dalla sua presa per scendere velocemente dalla macchina, ma mentre tentavo di aprire lo sportello, lui mi afferrò per il braccio, tirandomi verso di lui.

"Dove vai?"

Lo guardai confusa.

"Non siamo arrivati?"

"Si infatti" disse lui indicando un enorme schermo spento proprio di fronte a noi "Non sei mai stata al cinema in macchina?" mi sentii una sciocca a non essermi resa conto di dove ci trovassimo; avevo visto quel posto solo in alcuni film romantici degli anni ottanta.

"No, non ci sono mai stata" ammisi "Che film guardiamo?" iniziai a sentirmi entusiasta per quella nuova esperienza.

"Grease. Ti piace?"

"Certo! L'ho già visto in passato" era il mio musical preferito "Adoro quando John Travolta si pettina i capelli" imitai il gesto dell'attore.

"Davvero? Io non l'ho mai visto" disse mentre rideva della mia sceneggiata.

Il parcheggio era deserto, e in quel momento sembravamo esistere solo io e Jungkook; il silenzio ci circondava, facendoci precipitare in un mondo tutto nostro. La proiezione del film iniziò; nonostante amassi quella pellicola, dovetti ammettere che di quest'ultima guardai ben poco. Mi ero persa nel guardare Jungkook e le piccole espressioni che faceva; certe volte il suo volto mi ricordava quello di un bambino alla scoperta di un nuovo mondo.

"Hai visto che bello quel completo?!" si voltò di scatto; feci lo stesso, cercando di nascondere cosa, o meglio chi, stessi osservando al posto del film.

"Sì! Proprio bello!" cercai di reggere il gioco.

"Dimmi la verità, non stai affatto guardando il film"

"No, ma cosa dici io..." Jungkook mi aveva beccata con le mani nel sacco; ero sicura che le mie guance stessero diventando rosse per l'imbarazzo.

Non feci in tempo a terminare la frase, che mi ritrovai la sua bocca sulla mia, e la sua mano che mi accarezzava la guancia. Le mie labbra erano indissolubilmente legate alle sue, ed ogni momento di distacco era come una vera e propria punizione. Cercai di avvicinarmi progressivamente a lui, e nel farlo mi aggrappai al suo collo con entrambe le braccia. La mano che Jungkook aveva tenuto fino a quel momento sul mio viso, ora mi accarezzava la schiena, mentre l'altra mi cingeva un fianco.
Jungkook mi tirò con forza, e in un attimo mi ritrovai sopra di lui; in quel momento, con Jungkook sotto di me e i nostri corpi così vicini, provai una sensazione a me sconosciuta, un unione di ansia, eccitazione ma anche imbarazzo.
Le mani di Jungkook iniziarono a muoversi freneticamente lungo la mia spina dorsale provocandomi dei leggeri brividi, e così facendo mi spinse ancora più verso di lui. Le nostre labbra erano un tutt'uno, e non smettevano mai di cercarsi reciprocamente; qualcosa, come una forza magnetica, mi spingeva a volerlo fare veramente mio e a cingermi a lui ancora di più.
Mi sentivo irrequieta, ansiosa come se avessi dovuto ottenere qualcosa; non ero sicura sarei riuscita a fermarmi ad un semplice contatto. Non sapevo a cosa mi avrebbe portato quel bacio eterno, o forse si, ma in quel momento non mi importava; l'ultima cosa che avrei voluto fare era staccarmi da lui.

"Jade...aspetta" Jungkook bisbigliò qualche parola, ma io non lo ascoltai; continuai a baciarlo ininterrottamente, come fossi stata rapita dal suo corpo.

"Jade" solo quando la sua mano appoggiata al mio petto, mi allontanò leggermente da lui, mi resi conto di ciò che stavo facendo; non mi ero mai immaginata in una situazione del genere.

"Jade, non voglio fare le cose in fretta con te, perché sei troppo importante e non voglio perderti" ciò che aveva detto mi colpì così tanto da farmi passare qualche lacrima per gli occhi. Nascosi il viso nell'incavo del suo collo e lo abbracciai stretto. Le sue parole mi avevano fatto capire quanto tenesse a me, non solo come fidanzata o donna, ma come persona; mi rispettava e apprezzava, e proprio per questo mi aveva allontanata da lui, perché sapeva non essere il momento giusto per qualcosa di così speciale.

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