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Ero come sempre in ritardo, così iniziai velocemente a rovistare nel mio armadio, scaraventando in aria qualsiasi vestito non mi sembrasse adatto per l'occasione. Finalmente trovai l'abbinamento perfetto, pantaloncini neri e una camicia del medesimo colore con le manche di velo a pois. Proprio mentre mi accingevo a vestirmi, il mio telefono suonò; mi avvicinai e vidi che a chiamarmi era proprio Jong Suk. 

"Sono in ritardo! Se vuoi sali su, ti ho aperto il portone" gli risposi in fretta e furia, e senza dargli il tempo di rispondere, chiusi la chiamata.

"Permesso" il mio amico entrò in casa.

"Fa come fosse casa tua, devo solo truccarmi e poi sarò pronta. Non c'è bisogno che ti togli le scarpe" gli dissi ciò correndo da una parte all'altra della casa.

Andai in bagno, mi truccai nel solito modo, matita nera e mascara, e mi spruzzai del profumo.

"Sono quasi pronta" gli urlai dalla mia camera per rassicurarlo.

Mi misi le scarpe che avevo usato con Jungkook, quelle nere con tacco a spillo. Sapevo che non erano le calzature più comode in mio possesso, ma erano troppo belle per non essere indossate; probabilmente mi sarei pentita della mia scelta più tardi.

"Pronta!" strepitai mentre afferravo la borsa e le chiavi di casa.

Jung Suk, che si era seduto sul divano di pelle, che mia mamma tanto amava, mi guardava con uno sguardo meravigliato.

"Che c'è? Non vuoi più uscire?"

"No, non è questo" rimase in silenzio per qualche secondo, mentre mi continuava a fissare "Sei molto carina così "

"Grazie" gli risposi facendo un inchino, e lo afferrai per la manica della camicia bianca "Ora andiamo!"

Salii nella sua nuova macchina,  che era davvero bellissima e ci dirigemmo verso il ristorante.

Era il locale di un vecchio amico di mia mamma, Davide, che si era trasferito in Corea in cerca di fortuna

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Era il locale di un vecchio amico di mia mamma, Davide, che si era trasferito in Corea in cerca di fortuna. Avendo origini napoletane, conosceva tutti i segreti per fare una pizza deliziosa, sottile al centro e spessa ai bordi.
Avevo prenotato per le 21 e arrivammo in perfetto orario. Ci fecero accomodare ad un tavolo in un angolo del locale, il quale era completamente decorato con salumi appesi al soffitto, frutta finta e tanti altri oggetti, che lo rendevano unico.

 Ci fecero accomodare ad un tavolo in un angolo del locale, il quale era completamente decorato con salumi appesi al soffitto, frutta finta e tanti altri oggetti, che lo rendevano unico

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Io ordinai una boscaiola, mentre lui una bufala e crudo. Quando vide che sulla mia pizza c'erano i funghi, Jong Suk fece una faccia schifata. 

"Che c'è?" gli chiesi.

Con sguardo disgustato indicò con un dito la mia pizza.

"I funghi..."

"Non ti piacciono?"

"No" affermò con sicurezza "Sono disgustosi"

Mi venne in mente un'idea, ed un ghigno mi comparse sul volto; afferrai una forchetta, infilzai un fungo e glielo appoggiai sulla sua pizza.

"Cosa fai!!!" strillò lui.

Così me lo rimise nel mio piatto, ma non gliela diedi vinta. Mentre lui mi stava facendo la linguaccia, presi il fungo maledetto e glielo avvicinai alla bocca. Questa piccola lotta finì con Jong Suk che sputacchiava in un tovagliolo e io che ridevo a squarciagola.
Non appena mi guardai intorno, per vedere se altre persone avessero notato il nostro piccolo battibecco, notai qualcuno che aveva gli occhi puntati su di me; ci misi un istante a realizzare che quel qualcuno, era Jungkook.

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