Quando giunsi a destinazione, ero così tanto agitato, che il mio corpo tremava, ma sapevo di dover mantenere il sangue freddo. Lasciai la macchina accostata al bordo della strada, scesi e entrai nel bar; attraversando la porta d'ingresso, si accedeva ad una scalinata che portava verso il basso. Il locale era interrato, l'unica luce proveniva dalla base delle scale, dove si sentiva della musica assordante; ogni gradino che scendevo mi veniva a meno il respiro. Quando giunsi al termine di quella scalinata, ciò che mi si presentò fu un'enorme sala, piena di gente che beveva e ballava energicamente. Mi guardai intorno, cercai Jade con lo sguardo, ma non la trovai. Mi immischiai nella folla, per rintracciare tracce di lei, ma quella confusione non faceva altro che distrarmi e confondermi. Notai che la gente mi guardava, qualcuno mi stava addirittura scattando delle foto con il telefono; realizzai solo poco dopo il motivo. Nella fretta mi ero completamente scordato di celare la mia identità e non avevo indossato né un cappello né una mascherina. Sapevo che ciò avrebbe avuto delle conseguenze, ma in quel momento non mi importava, perché il mio unico obiettivo era trovare Jade. Alzai gli occhi al cielo, e notai diverse persone discendere dal secondo piano, dove si trovava un soppalco; pensai quello fosse un buon posto per cercare. Facendomi strada tra quel mare di gente, riuscii finalmente a salire; anche quell'ambiente era abbastanza buio, tuttavia riuscii a scorgere qualcosa che mi fece andare il sangue al cervello. In un angolo della stanza, un ragazzo stava baciando Jade e le sue mani, cercavano di toccarle le cosce e il seno. Lei cercava di respingerlo, puntando le braccia contro il petto di lui, ma quest'ultimo si spingeva sempre di più contro di lei, non lasciandole scampo. Corsi da Jade, e prendendolo per un braccio, strappai quel verme viscido lontano dal suo corpo.
"Jade, come stai?" mi avvicinai a lei e prendendogli il viso tra le mani, cercai di guardarla negli occhi; sembrava persa, non sembrava nemmeno essere se stessa. Non mi rispose, ma al contrario, si chinò a terra, fino a raggomitolarsi, e con le mani, si coprì gli occhi; la potevo sentire singhiozzare.
"Tu chi diavolo saresti?" la mia attenzione si spostò nuovamente su quel ragazzo, che stava cercando di approfittarsi di lei.
"Non sono affari tuoi" gli risposi adirato "Tu piuttosto chi cazzo sei! Come ti permetti di molestare una ragazza?"
"Mi stavo solo divertendo con questa puttanella"
Le sue parole innescarono la bomba che stavo cercando di non fare esplodere; non ci vidi più dalla rabbia. Lo guardai negli occhi, e con tutta la forza che avevo gli tirai un pugno dritto in faccia; sperai bastasse a fargli saltare due denti. Come speravo, cadde a terra stordito.
Guardai soddisfatto per pochi secondi il suo corpo per terra, mentre cercava di rialzarsi, poi tornai vicino a Jade; volevo andarmene da quel luogo il più velocemente possibile.
Le afferrai una mano, che era bagnata di lacrime e la aiutai ad alzarsi."Riesci a camminare?"
Senza nemmeno guardarmi annuì; le misi una mano dietro la schiena, per impedire che cadesse, e ci incamminammo verso l'auto.
{Jade's pov}
Alla sola vista di Jungkook mi sentii sollevata; nonostante avessi provato a liberarmi dalla presa di Jackson non ci ero riuscita, perché era come se tutta la mia forza fosse svanita. Mi sentii violata dalle mani di quel ragazzo, che come un barbaro stava cercando di toccare ciò che mai avrebbe dovuto, e dalle sue labbra, che si erano prepotentemente appiccicate alle mie. Avere la mia mano stretta da quella di Jungkook mi faceva sentire al sicuro, ma un senso di colpa mi opprimeva. Quando salii nella sua macchina, scoppiai nuovamente in lacrime, nonostante avessi appena smesso di piangere; non mi sentivo in grado di guardarlo negli occhi.
"Jade non piangere, è tutto finito. Ora ci sono io con te" mi accarezzò la guancia, cercando di ripulirmi da quelle lacrime salate.
"Jungkook, non lo merito" scansai la sua mano.
"Di cosa stai parlando?" non aveva ancora capito a cosa mi riferissi.
"Jungkook! Ho baciato un altro ragazzo!" lo guardai per un istante " Ti ho tradito, non ti merito! Anzi, è meglio se scendo, non posso stare qui" misi la mano sulla portiera.
Proprio mentre stavo per aprire lo sportello, Jungkook allungò il braccio e lo richiuse.
"Jade! Cosa diavolo stai dicendo! Stai piangendo per questo? Sei seria? So che è stato lui a baciarti, non tu, quindi non mi hai tradito, non devi sentirti in colpa"
"Sì però io-" mi interruppe.
"Jade, piantala, non hai fatto nulla di male"
"Davvero?" lo guardai negli occhi.
"Davvero" mi rispose.
Mi ritrovai tra due braccia forti e calde, e avvolta da un profumo familiare che conoscevo. Solo così riuscii a calmare il mio cuore inquieto.

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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...