Non appena giunsi a casa, mi raggomitolai in un angolo del mio letto e così rimasi, fino a quando non mi addormentai; il mio sonno non era tranquillo perché facevo continui sogni confusi di cui non capivo il significato. L'unica cosa che ricordo era la figura di una bambina dai capelli rossi, cadere in un dirupo, mentre io ero ferma, immobile, incapace di fare qualsiasi cosa. Mi svegliai di soprassalto; quando mi guardai intorno, nella mia cameretta, notai Jong Suk dormire seduto accanto a me. Vederlo lì, mi fece sciogliere il cuore, e pensai a quanto potesse essere scomodo in quella posizione, tutto piegato su sé stesso. Dalla finestra non entrava ancora un filo di luce, e da ciò potei capire fosse ancora notte fonda. Proprio per questo, mi alzai, e lentamente svegliai il mio amico.
"Jong Suk" lo mossi leggermente
Nessuna risposta.
"Jong Suk, stenditi, altrimenti diventerai gobbo"
"Mhh, sto bene" disse nel sonno
Così cercai di tirarlo per un braccio.
"Jade stai male!" si svegliò di soprassalto
"No, sto bene, solo ti volevo dire..." mi bloccai per un istante
"Ti volevo dire grazie, grazie per esserci sempre per me" lo abbracciai.
Lui rimase alquanto stupito dalle mie azioni, ma poi ricambiò l'abbraccio.
"Comunque il vero motivo per il quale ti ho svegliato, è che diventerai gobbo se resti ancora in quella posizione, quindi stenditi lì" indicai il letto
"No Jade, non posso, stai tu lì, io sto bene"
"Tranquillo, il letto è grande, ci stiamo entrambi"
"Ma..."
"Shhh" dissi " Non contestare e vai a dormire"
Uscii un attimo dalla camera, per prendere un po' d'acqua, e quando tornai Jong Suk si era già addormentato e occupava più di metà letto. Così, spostando il suo braccio, cercai di stendermi anche io. Finalmente dopo qualche tentativo, ero riuscita a trovare una posizione comoda. Stavo per addormentarmi, quando il mio amico si girò verso di me, e sempre nel sonno, mi strinse a lui, con una mano che mi cingeva la vita. All'inizio, mi fece strano stare in quella posizione, ma poi, guardando Jong Suk, notai che quando dormiva sembrava essere un orsacchiotto, e con quell'immagine divertente in mente, di io che abbraccio il mio amico-orso, mi addormentai con il sorriso sulle labbra.
Ero ancora in uno stato di sonno, tuttavia, riuscivo a sentire i rumori di ciò che succedeva aldilà della porta di camera mia. Il suono di un campanello, la porta che si apriva e che si chiudeva. Una voce diversa da quella di mia madre, ma tuttavia familiare. Una voce femminile o maschile? Questo non riuscivo a coglierlo.
"Aspetta Jungkook, vado a chiamare Jade"
"Non si preoccupi, vado io. Ormai conosco la strada"
Jungkook? Perché mia mamma stava parlando con lui? Era impossibile, in quel momento era in America.
La porta della camera si aprii lentamente, lo potei udire, tuttavia i miei occhi non volevano ancora aprirsi. Il mio corpo iniziò lentamente a svegliarsi; sentivo Jong Suk essere ancora avvinghiato a me, qualche raggio di sole passava dalle tende e colpiva il mio viso. Non badai a chi fosse entrato in camera mia, perché diedi per scontato essere mia madre. Ma quando aprii il primo occhio, nella penombra, vidi il viso di Jungkook. Pensai di aver guardato uno dei tanti poster attaccati sulle pareti, così mi stropicciai gli occhi con le mani, e questa volta li spalancai entrambi. Guardai di nuovo in quella direzione e mi resi conto, che davanti a me, non c'era solamente una foto, ma Jungkook in carne ed ossa. Rimasi immobile a fissarlo, incredula per ciò che avevo visto. Non poteva essere vero.
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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...