{Jade's pov}
Il weekend finì troppo velocemente, e in un battito di ciglia, il lunedì era già arrivato; come sempre andai all'università e mi sedetti nel mio solito posto, in attesa del professore. Ye-nok, una mia compagna di corso, con cui spesso mi capitava di chiacchierare o collaborare insieme per dei progetti, si avvicinò, e dopo essersi messa vicino a me, mi parlò di una festa per futuri medici, che lei, insieme ad altri studenti, stava organizzando. La trovai un'idea davvero carina, soprattutto perché coinvolgeva tutto il dipartimento di medicina, a partire da noi, fino ai ragazzi in prossimità della laurea. Prima di darle la conferma della mia presenza, chiesi a Jong Suk che cosa ne pensasse; anche se non era tipo da feste, mi disse che gli sarebbe piaciuto andarci per confrontarsi con i ragazzi più grandi, uno dei quali era un suo grande amico. Purtroppo però, proprio quel giorno aveva promesso di accompagnare sua madre da delle amiche a Taegu e si era offerto di essere il guidatore. L'assenza del mio migliore amico mi demotivò moltissimo, quindi in un primo momento fui tentata a non accettare l'invito, ma la generale eccitazione per quella festa, mi fece dire impulsivamente sì alla domanda che Ye-nok mi ripropose; in classe, durante le lezioni o nei momenti di pausa, non si faceva altro che parlare di quel party.
"Quindi ci sei Jade?" mi chiese Ye-nok non appena uscimmo dall'università.
"Certo!"
La festa si sarebbe tenuta la sera stessa, quindi quando arrivai a casa mi assalì il panico, perché avevo tantissime cose da fare per prepararmi e in poco tempo. Cercai di calmarmi, facendo dei respiri profondi; per fortuna sapevo esattamente cosa mettermi. Per quelle occasioni avevo un vestito e una giacca eleganti, che erano sempre la mia unica certezza; l'unica variante erano le calzature. L'abito era nero, abbastanza largo e tempestato di paillettes, mentre la giacca, dello stesso colore, presentava dei bottoni argento che la impreziosivano; avrei completato l'outfit con delle calze nere per non lasciare la pelle scoperta e gli anfibi per essere comoda. Avrei potuto osare di più e indossare un paio di tacchi, ma quella sera la mia pigrizia aveva prevalso sulla mia volontà di essere più elegante. Proprio mentre mi truccavo, il cellulare squillò, e presa dallo spavento, la matita con cui stavo contornando gli occhi fuggì dal mio controllo, provocandomi un orrendo segno sul viso. Nonostante fossi infastidita per ciò che era successo, non appena vidi che la chiamata era di Jungkook, gli risposi immediatamente.
"Ciao Jade, tutto bene?" disse Jungkook.
"Si tutto bene" gli risposi mentre tentavo di sistemare il trucco "Mi sto preparando per uscire, perché stasera c'è una festa del dipartimento di medicina. Ti avrei chiesto di intrufolarti alla festa, ma sai com'è, sei un idol di fama mondiale" lo presi in giro e lui si mise a ridere.
"Già, forse non è il caso che venga" rimase per un istante in silenzio, come stesse pensando qualcosa "Verrà anche Jong Suk?"
"No, purtroppo no" ero sicura che sapere che il mio amico non ci sarebbe stato, gli avrebbe fatto piacere; era infatti palese quanto fosse geloso di Jong Suk.
"Come si chiama il locale? Magari ci sono già stato" aveva rapidamente cambiato discorso.
"Non mi ricordo, se vuoi dopo te lo scrivo" conclusi così la chiamata.
Il posto si trovava a Hongdae, patria dei locali notturni e del divertimento; quando arrivai, fuori dal locale c'era un gran numero di persone. Nonostante il locale fosse molto grande, e non tutti gli studenti di medicina avevano deciso di partecipare, era stipato di persone. In quell'immensa folla, riconobbi solo Ye-nok, che mi corse in contro.
"Vieni, ti presento gli altri" mi tirò per un braccio.
"Questo è Nam Yuk, questo Ha Ru..." la lista delle persone proseguiva linearmente come una lista della spesa "E infine questo è Jackson"
Di tutte le persone che mi aveva indicato, solo una si fece avanti per presentarsi di persona, senza limitarsi ad un minimo cenno.
"Piacere io sono Jackson e tu sei..." un ragazzo si avvicinò a me.
"Jade" completai la frase; allungai la mano, ma la ritirai subito, perché mi ricordai che era raro salutare le persone in quel modo in Corea, e nonostante abitassi lì da tempo, non mi ci ero ancora abituata.
"Scusa" gli dissi, porgendogli un timido inchino.
"Perché ti scusi?" afferrò la mano che avevo in precedenza allungato e me la strinse.
Ero contenta di aver trovato potenzialmente qualcuno con cui parlare quella sera, perché a parte la mia amica, e questo ragazzo, non conoscevo nessuno. Inoltre scoprii che Jackson era all'ultimo anno di medicina, quindi avrei potuto discutere con lui della laurea e degli sbocchi lavorativi, perché ne sapeva sicuramente più di me.
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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...