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Mi lasciò di nuovo toccare con i piedi a terra, poi si staccò da me e ci fissammo per pochi istanti, che sembrarono eterni. Nei suoi occhi vedevo quella che sembrava una scintilla, le sue guance erano rosse e le labbra gonfie. Mi avvicinai di nuovo a lui e gli diedi dei baci su entrambe le guance.

"Ammetti che ti diverti a stuzzicarmi" mi sussurrò all'orecchio, facendomi venire un brivido.

"Non era mia intenzione" sorrisi innocentemente.

Mi tirò per il braccio facendomi avvicinare nuovamente a lui, e la danza delle nostre labbra riprese, per poi rallentare. Mi lasciò dei baci umidi prima sul viso, poi sul naso, poi nel collo, fino a quando in quella zona si trasformarono in piccoli morsetti. Ciò che stavo provando in quel momento era indescrivibile, era come se dentro di me avessi avuto mille farfalle che proprio in quel momento avevano deciso di volare, e allo stesso tempo ogni volta che le labbra di Jungkook si avvicinavano alla mia pelle, sentivo come una piccola scossa, prima di sorpresa e poi di eccitazione. Le sue labbra e i suoi denti si concentrarono in un punto preciso del collo;  iniziai a sentire un leggero bruciore, ma che non volevo assolutamente fermare, perché sapevo benissimo cosa Jungkook stesse facendo. Stava lasciando il suo marchio, stava dicendo al mondo che io ero solo sua. Quando si staccò da me, osservò con sguardo fiero la sua opera e si lasciò scappare un piccolo sorriso.

"Adesso come faccio ad andare in giro con questo?" sorrisi indicandolo.

Volevo fare a lui la stessa cosa che aveva fatto a me; così iniziai di nuovo quello che sembrava ormai un rito. Lo baciai sulle due guance, sul naso, poi sul collo, ma quando i baci diventarono morsi, mi bloccò. 

"Jade non posso, se mi vedessero con un succhiotto tutti capirebbero che sono fidanzato" mi sentii ferita dalle sue parole, senza alcun motivo; aveva ragione, sapevo che lui aveva un'immagine pubblica da proteggere, tuttavia mi sentivo sconsolata al solo pensare di non poter fare ciò che desideravo solo per questo.

Mi voltai di scatto, dandogli le spalle; mi venne da piangere, una lacrima mi scese sul viso, poi un'altra ancora. Neanche io ero ben consapevole della mia reazione, tuttavia era qualcosa che non ero riuscita a controllare.

"Jade, cosa c'è che non va?" mi chiese.

Non risposi, non perché non volessi, ma perché non volevo si sentisse la voce rotta dal pianto.

"Jade?"

Ad un tratto, mi sentii avvolta dalle sue braccia, quelle che mi facevano sentire al sicuro e a casa. Mi girai verso di lui, e ancora una volta lo baciai; le mie lacrime stavano scendendo come una cascata, e potei sentire il loro sapore salato. Jungkook mi prese delicatamente in braccio e mi adagiò sul divano. Poi lui si sedette vicino a me e continuò a lasciarmi leggeri baci, prima sulle labbra poi sul collo, fino a quando non mi ritrovai distesa e sopra di me non vedevo il soffitto, ma solo il suo viso e i capelli che gli ricadevano in avanti. Contemporaneamente iniziò ad accarezzarmi i capelli, le guance, poi le braccia, fino a quando una sua mano strinse la mia, e l'altra si avvicinò al mio ventre.  Afferrò la felpa che avevo addosso e me la sfilò; ora avevo solo la maglietta. In quel momento non ci dicemmo nulla, i nostri sguardi parlavano, i baci erano l'unico linguaggio che utilizzavamo. Il cuore mi batteva all'impazzata perché forse sapevo cosa sarebbe successo, o forse no. All'improvviso le sue dita fredde sulla pancia mi fecero rabbrividire, e i piccoli tocchi iniziarono gradualmente ad avanzare, ma quando giunsero all'altezza del reggiseno, la mia mano si posizionò sulla sua come per bloccarla; fu una reazione istintiva. Con ancora la sua mano nella maglietta, alzai la schiena, e lo abbracciai, con entrambe le braccia attorno al suo busto.

"Jungkook...io...io..." gli sussurrai senza riuscire a finire la frase.

Lui ricambiò il mio abbraccio e prese ad accarezzarmi i capelli.

"Jade, non ti preoccupare. Io...io ti amo e rispetterò i tuoi tempi. Ti aspetterò per sempre se necessario. Non accadrà più una cosa del genere fino a quando non sarai tu a volerlo "

Anche se certe volte la mia curiosità aveva cercato di prevaricare i miei timori, non mi sentivo ancora pronta, perché era qualcosa che non avevo mai fatto e che mi terrorizzava. Ero felice e sollevata che Jungkook mi avesse detto ciò, perchè mi aveva capita; forse sapeva quanto fosse importante quel momento per una ragazza e per questo, mi avrebbe aspettata fino a quando non mi sarei sentita pronta. Non dissi più niente, mi limitai a stare avvinghiata a lui e a inspirare il suo dolce profumo. Passammo la serata a guardare il film che ci eravamo promessi di vedere, ad imboccarci a vicenda e a ingozzarci di schifezze, fino a quando non ci addormentammo, uno abbracciato all'altra, sotto ad una soffice coperta.

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