Era ormai molto tardi e la serata stava volgendo al termine; dal momento in cui Jungkook mi aveva afferrata, rimanemmo mano nella mano. Anziché prendere qualche mezzo, decidemmo di camminare. Nonostante mi fossi trasferita lì da anni, e vivere in quella citta non fosse più una novità, non potei non notare come Seoul sembrasse sempre immersa in un eterno giorno; fiumi di persone si rigettavano nelle strade, sia che fossero le nove di sera o le quattro di mattina.
Jungkook insistette per accompagnarmi a casa, nonostante io volessi che tornasse al dormitorio il prima possibile, così che potesse riposare.
"In fondo alla strada c'è casa mia, da qui posso andare da sola" indicai con la mano la direzione della mia abitazione, pronta a salutarlo, ma Jungkook volle accompagnarmi fino a davanti al portone.
"Grazie mille, è stata una bella serata" dissi imbarazzata, faticando a reggere il suo sguardo.
"Perché non mi guardi negli occhi?" chiese lui, probabilmente notando il mio comportamento.
"Beh-h, ecco io-" avevo iniziato a balbettare.
Improvvisamente, Jungkook, con una mano mi sollevò il mento, come per guardarmi negli occhi, e lentamente si avvicinò a me. Il solo contatto tra le sue dita e la mia pelle mi fece provare dei brividi lungo la schiena. Ogni centimetro in meno che ci separava, mi procurava un aumento del battito e una progressiva sensazione di mancamento di aria; lui era sempre più vicino a me. Mi guardava, ed io, a differenza di prima, non potevo fare a meno di fissarlo. In quel momento, tra i nostri occhi, si era instaurata una forza attrattiva che non ci permetteva di distogliere lo sguardo. Quando la distanza tra di noi fu minima, i miei piedi si mossero da soli, e feci un passo indietro, ma le mie spalle si appoggiarono ad un muro. Nonostante ciò, Jungkook non sembrò essere sorpreso dal mio gesto, infatti anche lui fece un passo, ma in avanti. Quando la distanza tra le nostre labbra fu minima, sentii il suo respiro caldo, e il suo profumo di pulito mi pervase le narici. Finalmente il contatto avvenne. Le sue labbra erano morbide e gommose come una caramella. Il suo bacio fu delicato, non invasivo; si limitò ad un leggero contatto, nulla di più. Poi si allontanò, e come una sensazione di vuoto mi avvolse. Era come se quella breve vicinanza mi avesse completato per pochi istanti, e poi, poco dopo, fossi tornata ad essere di nuovo sola, divisa dalla mia parte mancante. Forse avrei voluto un altro bacio, così delicato e puro, ma non ero abbastanza coraggiosa per cercarlo. Quando riaprii gli occhi, incontrai nuovamente lo sguardo di Jungkook. Ero sicura che le mie guance fossero diventate rosse, perché le sentivo calde come il fuoco.
"Buonanotte" disse lui, poco dopo, accennando un sorriso.
"Notte" risposi, e dandogli le spalle, mi voltai per entrare in casa.
Aprii il cancelletto, lo richiusi una volta entrata nel cortile, e mi appoggiai ad esso. Ero esterrefatta e felice per ciò che era successo. Quello era stato il mio primo bacio in assoluto, e fu bellissimo, soprattutto per la dolcezza e delicatezza di Jungkook. Entrai in casa, trotterellando dalla felicità, e nonostante ormai fosse tardi, trovai la mamma ancora sveglia ad aspettarmi. Così le raccontai tutto quello che era successo, incluso il bacio, e lei sembrava essere quasi più felice di me.

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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...