"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?"
Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...
Il grande giorno era arrivato. Jungkook sarebbe arrivato all'aeroporto alle dieci e mezza di mattina, ma eravamo rimasti d'accordo che ci saremmo incontrati nella solita caffetteria in cui ci eravamo salutati. Erano già le undici ed io ero appoggiata al muro, fuori dal locale; mi ero rifiutata di entrare, perché volevo vedere il momento esatto in cui Jungkook sarebbe arrivato.
In lontananza sentii il rumore di una macchina in avvicinamento; quando la vidi, la riconobbi immediatamente : Jungkook era lì. Parcheggiò nella strada vicino alla piccola via dove sorgeva la caffetteria, scese dalla macchina e si incamminò verso di me. Era vestito tutto di nero, e in quel momento aveva una maschera, il cappellino e anche il cappuccio. Era così tanto coperto che nessuno lo sarebbe riuscito a riconoscere
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Era a pochi metri di me, avrei potuto aspettare che si avvicinasse completamente, invece, decisi di andargli incontro. Presi un po' di rincorsa e quando fui abbastanza vicina, mi buttai letteralmente addosso a lui. Jungkook mi afferrò, e sollevandomi da terra fece un giro su sé stesso.
"Mi sei mancata tremendamente "
"Mi sei mancato" gli dissi ciò rimanendo avvinghiata a lui, sia con le braccia che con le gambe; mi tenevo stretta come un koala
Allontanai leggermente il busto dal suo, così per poterlo guardare in viso; finalmente ritrovai i suoi occhi, che non vedevo dal vivo da troppo tempo. Con una mano gli tolsi il cappuccio, poi la mascherina e mi gettai sulle sue labbra; mi era mancato baciarlo. Nel farlo gli feci cadere il cappellino nero che stava indossando.
Quando ci separammo, lo presi per mano, e quasi trotterellando lo portai verso l'ingresso del bar; in quel momento ero al settimo cielo.
Una volta ordinati i nostri soliti banana milk, Jungkook iniziò ad estrare dal suo zaino un oggetto dopo l'altro, che disse aver comprato, ogni volta che qualcosa gli faceva pensare a me. Alla fine della mattinata mi ritrovai a dover portare a casa letteralmente un sacco di cose, tra snack vari, borsette e peluche.
"Jungkook, pranziamo insieme?" gli proposi; nonostante immaginassi potesse essere stanco, avevo voglia di stare con lui
"Te lo stavo per chiedere io" sorrise
Passammo quindi a prendere qualcosa da mangiare, ma anziché andare come al solito a casa sua, andammo in un parco poco frequentato, che aveva un piccolo laghetto pieno di papere gialle. Ci sedemmo su una panchina e mangiammo il sushi che avevamo comprato. Dopo restammo per diverse ore a chiacchierare, ma non esaurimmo mai tutto quello che dovevamo dirci.
"Jade, vuoi venire a vedere un film con me e i ragazzi stasera?"
Mi era mancato sia Jungkook, sia passare del tempo con tutti i membri, tuttavia ero sicura fosse una forzatura. Tutti dovevano essere stanchi morti, quindi rifiutai a malincuore la proposta.
Mi riaccompagnò a casa, ed ero felice, perché sapere di avere Jungkook vicino a me mi rassicurava.
