74

157 8 0
                                    

Mi appoggiai al muro, e lentamente le mie gambe cedettero; finii col scivolare fino a sedermi a terra.

"Jade!" mia mamma era allarmata per la mia reazione. Poi prese il test, vide il risultato e capii.

"Jade, non fare così, è una cosa meravigliosa!"

"Mamma, non sarò mai in grado di essere una brava madre, non sono pronta"

L'idea di sbarazzarmi di quel problema mi balinó in testa per un attimo; se avessi abortito senza dire nulla a nessuno, nemmeno a Jungkook, tutto sarebbe tornato alla normalità, come se nulla fosse successo. Poi mi ricredetti e capii quanto la mia idea fosse crudele; non avrei mai potuto togliere la vita al bambino che stava crescendo nella mia pancia.
Come avrei potuto dirlo a Jungkook , ora che era lontano chilometri da me?
Mi portai una mano sul ventre e chiusi gli occhi; provai ad immaginare come potesse essere quella piccola creaturina lì dentro.

"Jade, dobbiamo andare a fare una visita per essere sicure che tu e il bambino stiate bene"

"Ma mamma...mi vergogno"

"Non devi, non c'è nulla di male" fece una pausa, e con una mano mi accarezzò la testa " Vado a chiamare la mia dottoressa"

Rimasi per diversi minuti lì, in quella posizione, senza fare nulla; la mia mente si era svuotata, non riuscivo a pensare a nulla. Il mio stato di apatia venne interrotto dalla suoneria del mio cellulare. Mi alzai, e notai con meraviglia che le mie gambe tremavano come delle foglie. Quando giunsi al telefono, scoprii che chi mi stava chiamando era Jungkook; rimasi a fissare il cellulare. Non mi sentivo veramente in grado di rispondere a quella chiamata. Cosa gli avrei dovuto dire? E se glielo avessi detto, in che modo avrei dovuto farlo?
Il telefono smise di squillare, ma dopo poco un'altra chiamata comparse; non sapevo cosa fare, così risposi.

"Sei impegnata Jade? Vuoi che ti richiami più tardi?" Jungkook era allegro come sempre

"No...no...non ti preoccupare, stavo studiando" speravo che l'intonazione della mia voce non mi tradisse.

"Allora, com'è andata la giornata?"

'Una meraviglia' pensai ironicamente tra me e me. 'Sai, ho scoperto di essere incinta e non so come dirlo al padre'; mi venivano in mente solo risposte del genere.

"Jade, ci sei?" Jungkook dall'altra parte del telefono mi stava chiamando

"Oh sì ci sono" ripresi a parlare "Comunque va tutto bene, sono solo presa dagli studi" denigrai in modo veloce la domanda " La tua giornata com'è stata invece?"

"Qui a Parigi è ormai pomeriggio; stamattina avevamo un po' di tempo libero, quindi siamo andati a visitare il Louvre, Namjoon ha insistito tanto per vederlo..."

"Jade, scrivi che la visita è sabato mattina alle dieci" mia mamma urlò dall'altra parte della casa

"Hai una visita? Stai poco bene?" mi chiese Jungkook sentendo ciò che aveva urlato mia madre

"No, no, é solo un appuntamento dal dentista, sai, il classico controllo..." avevo iniziato a sudare dall'agitazione; l'unica cosa che volevo era concludere quella chiamata. Odiavo mentire a Jungkook, ma quella questione era così delicata, che la menzogna mi sembrava l'unica soluzione.

"Jungkook, ora devo andare a prepararmi perché esco a cena con degli amici" era una bugia, ma ottenni ciò che volevo.

{Jungkook's pov}
La chiamata che feci con Jade fu abbastanza insolita; la sentii un po' frettolosa, ma non ci diedi peso, forse era stanca. In quei giorni, avevo ricevuto una avviso dal portiere del nostro palazzo, il quale mi avvertí che era arrivato un pacco dall'America. Dopo un'iniziale confusione realizzai : era l'anello che avevo ordinato a Las Vegas!
Ci pensai molto a cosa fare di quell'anello, a quale sarebbe stato il momento giusto per darglielo; ero sicuro che Jade fosse la donna della mia vita e che, nonostante fossimo giovani, il legame che ci univa era forte e stabile. Già da tempo l'idea di sposarla mi frullava in testa, e decisi che, una volta tornato dall'Europa le avrei fatto la proposta.

{Jade's pov}
Il giorno della visita ero agitata come non mai, in primo luogo perché era la prima volta che andavo da una ginecologa e in secondo, perché avevo paura dell'opinione altrui; temevo mi avrebbero giudicato troppo giovane per tutto ciò. Sapevo che probabilmente quelle idee erano solo presenti nella mia testa, e che alla gente non interessasse della mia situazione, tuttavia non potevo fare a meno di pensarci.
Quando tutto finí, la mamma mi portò a mangiare un gelato come premio. La dottoressa ci disse che sia io, che il bambino eravamo in buona salute, e che sarebbe nato tra otto mesi, ovvero in maggio. Quando sentii ciò, fui felice di quel dono che portavo dentro di me; iniziai a vedere quello che mi stava accadendo in modo positivo e a credere che in fondo, essere una mamma era la cosa più bella che mi potesse accadere, soprattutto se il papà era una persona fantastica come Jungkook.

"Allora, quando lo dirai a Jungkook?" seduta sulla panchina della gelateria, mia madre fece questa domanda; mi sentii come se lo stomaco mi si fosse accartocciato.

"Questa sera " dissi " Questa sera gli dirò tutto" quell'affermazione l'avevo fatta per convincere me stessa, più che per rispondere.

My DreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora