{Jungkook's pov}Era il momento degli incontri con gli Army. Ero molto felice, perché era tanto tempo che non li vedevo da vicino. Mi si stringeva il cuore, ogni volta che vedevo uno di loro, perché si poteva facilmente capire il loro stato d'animo. C'era chi entrava ridendo per poi scoppiare a piangere e chi invece sorrideva mentre gli tremavano le mani, se non addirittura le gambe.
"Ragazzi, chiamiamo il prossimo" disse lo staff.
La tenda rossa si spostò e rimasi molto sorpreso quando da lì, entrò quella ragazza. Probabilmente il mio viso dimostrava quanto io fossi stupito di quella visita, tuttavia cercai di controllarmi, e mi ricordai che di ciò che era successo, ne era a conoscenza solo Namjoon. Avendole regalato il biglietto del concerto, ero sicuro che oggi sarebbe venuta, ma non sapevo l'avrei incontrata anche nel backstage. Era vestita, come al solito, in modo curato e aveva le guance rosse come quando l'avevo incontrata al negozio quella sera. Probabilmente era agitata, ma il suo atteggiamento era diverso da quello degli altri fan; anziché correre verso di noi, come molti erano soliti fare, si avvicinò lentamente, come se nel mentre stesse pensando ad altro. Scattammo una foto insieme e anche lei si allontanò; mentre ero girato di spalle, impegnato a cercare dell'acqua, qualcuno mi tirò la manica della giacca. Era quella ragazza. La guardai negli occhi; non capivo perché fosse ancora lì, ma poi notai che con una mano mi stava allungando qualcosa. Mentre una donna la stava invitando ad allontanarsi, senza pensarci troppo, afferrai l'oggetto e lo nascosi nella tasca dei pantaloni. Speravo che quel gesto fosse passato inosservato, perché spesso non mi era consentito prendere oggetti dai fan; nessuno lo notò, eccetto Taehyung.
Quando gli incontri finirono, potei godermi una pausa di un'ora prima dell'inizio del concerto. Ne approfittai per osservare meglio che cosa mi avesse dato Jade. Cercai nella tasca, e quando lo trovai, notai che l'oggetto era un piccolo coniglietto di peluche con in mano una carota. Non potei fare a meno di sorridere alla vista di quest'ultimo; poi, notai un nastrino con una scritta e la lessi 'Grazie per il biglietto - Jade -' . Jade era stata davvero gentile a farmi quel pensiero. Sentii i passi di qualcuno avvicinarsi e immediatamente nascosi il coniglio e il fiocchetto con la scritta. Avevo detto all'agenzia che il biglietto che avevo chiesto per il concerto mi serviva per regalarlo a mio cugino che era arrivato in città da poco. Ovviamente non avrei mai fatto sapere nulla della ragazza agli altri membri, tantomeno all'agenzia. Solo Namjoon sapeva di quel piccolo inconveniente, ma ero sicuro che con lui il mio segreto sarebbe stato al sicuro.
Alle mie spalle percepii una presenza, che poi scoprii essere Taehyung.
"Cosa nascondi Jungkook?" chiese lui cercando di sbirciare il contenuto della tasca.
"Niente, fatti gli affari tuoi!" gli risposi un infastidito.
"Se hai questa reazione vuol dire che è qualcosa di importante che non mi vuoi dire" ghignò.
Tentò più volte di scoprire il contenuto della tasca e nonostante io cercassi di oppormi con tutto me stesso, alla fine ce la fece.
"Un coniglietto, che carino" sorrise.
Sperai con tutto il cuore che non vedesse almeno il fiocchetto, perché se lo avesse fatto avrei dovuto dargli una spiegazione. Per mia sfortuna, la vista di Taehyung era eccellente.
"Grazie per il biglietto, Jade " lesse ad alta voce. Rimase per qualche istante in silenzio, come se stesse cercando di capire da solo il significato di quel bigliettino "Jungkook, chi sarebbe Jade? Quell'army che è entrata prima?"
Evitai di rispondergli.
"Non me lo vuoi dire? Allora suppongo che ci sia qualcosa sotto" mi osservò con sguardo pungente "Va bena, allora andrò a dirlo agli altri" si alzò dal divanetto.
"Ehi sapete che Jungk-" riuscii a tappargli la bocca in tempo.
"Va bene, va bene, ti racconto tutto" ormai ero rassegnato.
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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...