My Dream

33

Finalmente il concerto era finito; sia io che i ragazzi eravamo stanchi morti, quindi andammo direttamente al dormitorio, senza mangiare fuori a festeggiare per la buona riuscita di quell'evento, come eravamo soliti fare.
Namjoon mi diede indietro il mio cellulare; quando lo accesi trovai molti messaggi da Jade e addirittura diverse chiamate. Sentii un'improvvisa sensazione di ansia, e mi venne spontaneo chiamarla immediatamente.
Al primo squillo non ricevetti alcuna risposta e neanche al secondo, ma finalmente al terzo qualcuno mi rispose.

"Pronto?" disse una voce non appartenente a Jade.

"Pronto?" alla seconda parola capii che quello al telefono era Jong Suk.

Così decisi di rispondere "Ciao, stavo cercando Jade"

"Scusa ma ora si sta facendo la doccia"

"Jong Suk!!!" sentii la voce di Jade in lontananza chiamarlo.

"Scusa ora devo andare" disse lui prima di chiudere la chiamata.

Rimasi impietrito, con una sensazione strana, come se qualcosa mi fosse scivolato dalle mani e si fosse rotto. Qualcosa a cui tenevo molto.

{Jade's pov}

"Jong Suk!!"

"Dimmi!"

"Con chi stavi parlando al telefono?"

"Oh, con mia mamma. Cosa volevi?"

"Mi puoi passare l'asciugamano per i capelli?"

"Eccolo" disse lanciandomi l'asciugamano in faccia "Non potevi prenderlo tu, visto che sei vestita?"

"Non volevo sgocciolare con i capelli bagnati fino in camera mia!"

La permanenza a Jeju durò ancora due giorni. La domenica andai al mercato del paese con la nonna di Jong Suk; era pieno di banchetti, di tutti i tipi, e c'era qualsiasi cosa, dal cibo ai vestiti, dalle piante agli animali.
Lí vidi un vestito di velluto semplice, che andava giù dritto, con delle bratelline sottili e un semplice spacco poco profondo.

"Jade ti piace quel vestito?" mi chiese la signora.

"Molto, ma purtroppo non c'è la mia taglia"

"Tu sai chi sono io?" rimasi stranita da quelle parole.

"La nonna di Jong Suk?" risposi con ovvietà.

"No, la sarta più brava dell'isola. Non ti preoccupare, andiamo a comprare il tessuto e te lo cucio io"

Così acquistammo tutto il necessario, e passai il pomeriggio a fare la modella, mentre Jong Suk rideva divertito per le facce sofferenti che facevo, quando dovevo rimanere in una posizione per tanto tempo.

Era ormai lunedì mattina e dovevamo ripartire per Seul. Salutai la nonna, la ringraziai per tutto e gli promisi che sarei tornata a visitarla.
Quei giorni erano passati velocemente e mi ero divertita molto, ma dovetti ammettere che molto spesso il mio pensiero andava a Jungkook; era veramente tanto tempo che non avevo notizie da lui. Iniziavo ad avere la conferma, che quella favola fosse già finita ancora prima di iniziare.
Nel viaggio di ritorno postai tutte le foto più belle realizzate in quei giorni e ne approfittai per scrivere le cartoline che ero solita comprare per appuntarmi ciò che avevo fatto in vacanza.

{Jungkook's pov}

Continuavo a pensare al motivo per cui Jade non mi richiamasse, e mi ponevo un sacco di domande; forse si era già stancata di me e preferiva Jong Suk? Forse non voleva più parlarmi? Tutti questi dubbi non mi permisero di avere abbastanza coraggio per chiamarla un'altra volta, ed un'altra ancora.
Quel giorno ero libero da qualsiasi tipo di allenamento, così passai la mattinata a guardare i social. Amavo vedere i meme che le army creavano su di noi e le parole dolci che ci dedicavano.
Avevo un profilo segreto su Instagram, che usavo proprio per quello scopo. Mentre stavo guardando la foto di un'army che sulla sabbia aveva scritto BTS, notai che quella spiaggia si trovava a Jeju. Per curiosità, cliccai sul luogo e guardai tutte le foto delle persone che si trovavano lì; era davvero parecchio tempo che non sentivo l'odore dell'oceano e mi mancava quella sensazione. Improvvisamente, vidi in un post una foto di Jong Suk; così la aprii e mi resi conto che chi aveva postato quella foto era Jade. Andai sul suo profilo, che non avevo mai visto prima; era pieno di foto sue e con amici, ma ciò che mi colpì fu l'ultima foto pubblicata. In quest'ultima c'era Jung Suk che abbracciava da dietro Jade; lei sorrideva e sembrava completamente a suo agio.