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{ Jade's pov }

Quella giornata fu un inferno. Jungkook aveva risposto per messaggio al biglietto che gli avevo lasciato e mi aveva chiamato più volte, ma io non gli avevo mai risposto. Probabilmente era stranito dal mio comportamento e forse anche preoccupato. Chiesi il permesso a mia mamma di passare ancora qualche giorno con la mia amica, che ovviamente non poteva che essere Lee Jong Suk. Non avrei mai potuto dire a mia madre che la mia amica era in realtà un ragazzo, perché sicuramente non mi avrebbe permesso di dormire da lui. Passai un attimo da casa, giusto per farmi una doccia, prendere dei vestiti e salutare mia madre. La telefonata che feci a Jong Suk fu abbastanza imbarazzante, tuttavia accettò di ospitarmi a casa sua per tutto il tempo che volevo. Quando a arrivai lì, mi tolsi il cappotto e mi gettai sul letto della sua cameretta. Pensai a quello che avrebbe significato non avere più Jungkook nella mia vita, e lacrima dopo lacrima, mi scese un fiume dagli occhi. Dentro di me trattenevo un vero e proprio temporale, che ogni tanto aveva bisogno di scatenarsi. Quando il mio migliore amico entrò nella stanza per portarmi qualcosa da mangiare, e mi vide in quelle condizioni, appoggiò il vassoio che stava reggendo, e corse ad abbracciarmi. Tra le sue braccia, mi sentivo a casa, così mi sfogai completamente. Per un pò non disse niente, rimanemmo così, immobili. Solo quando mi calmai, azzardò a farmi una domanda

"Ne vuoi parlare?"

All'inizio ero titubante se raccontargli tutto quello che mi era successo negli ultimi mesi, perchè non l'avevo ancora detto a nessuno, ma alla fine cedetti. Jong Suk era veramente un bravo ascoltatore e confessargli tutto mi fece stare meglio. Solo alla fine mi disse cosa ne pensava.

"Jade, devo essere sincero con te" il suo sguardo divenne più serio "Non ho mai pensato che questa relazione con Jungkook potesse avere un lieto fine, perchè dopotutto appartenete a due mondi completamente diversi. Lui è una persona conosciuta a livello mondiale, mentre tu invece, sei solo una comune studentessa di medicina, tuttavia.." proseguì facendo un gran sospiro " se pensi che lui sia la persona giusta per te, e lo ami davvero, allora dovresti cercare di andare avanti, e di affrontare tutte le difficoltà insieme a lui".

Le parole di Jong Suk mi fecero sentire meglio, tuttavia l'idea di poter rovinare la vita a Jungkook mi terrorizzava; continuavo a pensare che la cosa migliore fosse comunque finire la nostra relazione.

Il giorno dopo, andai all'università insieme a Jong Suk. Ero veramente grata al mio migliore amico per tutto il supporto che mi stava dando, si stava comportando proprio come il fratello che non avevo mai avuto. Jong Suk aveva programmato di portarmi al cinema dopo le lezioni, perchè secondo lui sembravo troppo "apatica e triste". Avevo davvero provato a non pensare a Jungkook durante le lezioni, ma mi risultò veramente difficile, soprattutto perchè aveva continuato a mandarmi messaggi su messaggi. Quando uscii dall'università, con accanto Jong Suk, un ragazzo vestito completamente di nero, con tanto di mascherina, cappello e occhiali da sole mi strattonò per un braccio e mi trascinò lontano dall'uscita. Jong Suk, che in quel momento era distratto, si accorse di quello che era successo quando gridai il suo nome; così corse verso di me, mi prese per le spalle, mettendosi davanti a me e diede uno spintone all'uomo che mi aveva infastidito.

"Chi ti credi di essere?" il mio amico stava continuando a spintonarlo

"Dannazione, fermati!" la voce del ragazzo mi fu subito familiare; quella figura oscura era Jungkook!

"Jong Suk aspetta!" così lo bloccai, mi avvicinai a Jungkook, e gli tolsi gli occhiali da sole per verificare la sua identità

"Jungkook, cosa ci fa qua?" cercai di tenere il tono più freddo possibile. In realtà, il mio cuore stava esplodendo dalla felicità; anche se erano passati meno di due giorni, mi era mancato come l'aria. Avrei davvero voluto abbracciarlo, e stringerlo a me, ma poi, mi ricordai della mia scelta di allontanarmi da lui.

"Jade, non rispondi ai miei messaggi, nè alle mie chiamate. Sono passato a casa tua ma non c'eri, così tua mamma mi ha detto che eri da una tua amica" si avvicinò ulteriormente a me e mi prese entrambe le mani "Perchè sei sparita? Se quella della tua amica è solo una scusa, dove stai dormendo in questi giorni?"

Le sue domande mi giunsero come una raffica di proiettili. Lo guardavo negli occhi, che in quel momento sembravano bui, quasi spenti. Lasciai le sue mani, e feci un passo indietro. Alle mie spalle c'era sempre Jong Suk, che come una guardia del corpo, si rifiutava di lasciarmi da sola. Sapevo di dover rispondere, dire qualcosa a Jungkook, dirgli che era finita, ma per qualche motivo non ci riuscivo. All'improvviso, Jong Suk mi fece da parte e prese a parlare.

"Ma davvero non lo capisci? Non sai cosa vuol dire quando una persona sparisce nel nulla?"

Jong Suk stava usando un tono che non gli avevo mai sentito, era quasi arrabbiato; non sapevo davvero dove il suo discorso volesse andare a parare. Jungkook intanto era in silenzio ad ascoltare.

"Vuol dire che non vuole essere trovata da te"

"Perchè parli al posto suo? Sei per caso il suo avvocato?" Jungkook gli rispose in modo sarcastico "E poi, cosa diavolo ne sai della nostra relazione?"

"Beh, questa che tu chiami 'relazione' ora è finita, perchè Jade si è stancata di te"

"Stai dicendo solo delle stronzate! Jade, perchè lo fai parlare al tuo posto?"

In quel momento era come se la mia bocca fosse stata cucita con ago e filo; non riuscivo a dire una parola, ma mi limitavo a guardarlo.

"Parlo al suo posto perchè posso farlo, perchè la conosco meglio di te e perchè ora è la mia ragazza e non più la tua. Dove pensi che abbia dormito nelle notti in cui era dalla sua 'amica'?"

A quelle parole rimasi sbigottita, ma forse non lo diedi a vedere perchè il mio viso in quel momento era immobile come quello di una mummia.

"Jade, che stronzate sta dicendo questo pagliaccio?"

"Le definisci ancora stronzate? Non credi che stiamo insieme? Credi che non possa lasciarti solo perchè sei un idol famoso?"

Jong Suk si girò di scatto verso di me, mi afferrò il viso e mi baciò. Non fu un semplice bacio a stampo, ma qualcosa di più. In quel momento, sentii che quel bacio, non era quello a cui ero abituata; quelle labbra non erano di Jungkook. Mi sentii in colpa, talmente tanto da voler spingere via Jong Suk, e cercare le labbra che mi appartenevano, ma non lo feci.

Il mio amico tornò a guardare Jungkook, che era letteralmente impietrito.

"Spero che ora le cose ti siano chiare" mi afferrò per mano e mi portò lontano da Jungkook.

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