"Quindi, cosa mi rispondi Jade?" Jungkook era in attesa di una risposta; il suo viso ero teso, come quello di uno studente che aspetta il voto di un test.
Con braccia tremanti allungai la mano verso la sua, e la appoggiai sul ciondolo. Le sue dita si strinsero attorno alle mie, e senza lasciare la presa si alzò, mi tirò come per invitarmi a fare la stesa cosa e mi strinse forte a se. Solo dopo qualche istante, lui cercò le mie labbra, per lasciarmi prima un semplice bacio a stampo, uno di quelli delicati, quasi superficiali, che tanto mi piacevano, e poi uno intenso ed intimo. Il suo profumo mi pervadeva nuovamente le anarici e mi faceva sentire a casa.
In quel momento io e lui eravamo un'unica cosa, e per la prima volta in vita mia mi sentii davvero legata ad una persona che non fosse della mia famiglia, anche se per me, Jungkook ne faceva già parte.
Mentre gustavamo il dessert, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso e lui ricambiava il mio sguardo. I suoi occhi sembravano brillare di una luce che mai avevo visto.
Finita la cena, ero triste che quella serata si stesse già concludendo; uscimmo dal ristorante, così come eravamo entrati, ma con la differenza che ora eravamo mano nella mano, ed ero finalmente sicura di che cosa io fossi per Jungkook e che significato lui avesse per me.
Ora, se qualcuno mi avesse chiesto che cosa io rappresentassi per Jungkook, avrei potuto rispondere con tutta certezza di essere la sua ragazza, la persona che ama. Ciò che ovviamente non tenevo in conto, è che nessuno mi avrebbe mai fatto questa domanda, perché, anche se ancora non ne avevo discusso con Jungkook, la nostra relazione sarebbe dovuta sicuramente rimanere segreta. In quel momento però, non mi interessava affatto chi Jungkook fosse per l'intero mondo, ciò che mi importava era chi lui era per me, ovvero la mia metà.Mentre eravamo ancora in ascensore insieme, in attesa di tornare al piano terreno, riflettei su quanto fosse fantastico poter chiamare qualcuno il mio fidanzato. Guardai la mia mano avvinghiata a quella di Jungkook e pensai a tutti quegli anni in cui non avevo mai provato qualcosa del genere, mentre tutti gli altri miei coetanei sembravano vivere la loro vita al meglio. Così per un attimo mi pentii di non aver mai avuto qualcuno di speciale, a cui dare il buongiorno e la buonanotte. Presto però mi resi conto delle assurdità che stavo pensando, e che anche se avessi avuto già un altro, non sarebbe di certo stato Jungkook, e non potevo davvero essere più felice di sapere che lui era stato il mio primo vero amore.
"Ti ricordi dove abito?" gli chiesi una volta giunti alla macchina.
"Perché me lo chiedi?"
"Non mi vuoi riaccompagnare a casa adesso?" domandai confusa.
"Pensi che la serata sia finita?"
"A quanto pare no" gli risposi con un ghigno.
Non avevo idea di cosa gli frullasse per la testa, tuttavia il solo poter passare ancora qualche minuto con lui, mi rendeva felice.
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My Dream
Fanfiction"E se dicessi che ti amo, cambieresti idea?" Anche davanti a quelle parole, che mi avevano letteralmente spaccato il cuore, noi due rimanevamo distanti, in due realtà diverse, lontani come il mare che cerca sempre di raggiungere la riva, ma che po...