ALLISON POV.
Il sangue mi si gelò nella vene. Urlai con tutta la voce possibile. La mano di quello sconosciuto mi tappò la bocca e in quel momento, beh in quel momento pensai al peggio. Mi dimenai tra le sue braccia ma non c'era nulla che potessi fare, era molto più forte di quanto io avrei mai potuto essere. La vista si appannò quando provai ad urlare un altra volta lasciando che una lacrima cadesse sulle mie guance. Nulla. Nessuno mi sentiva. Quell'uomo mi trascinava indietro nella via buia illuminata solo raramente da lampioni con la luce soffusa. Provai l'ultima cosa che mi avrebbe almeno permesso di togliere la sua mano dalla mia bocca. La morsi. Lo so non era la cosa migliore da fare, ma era l'unica che mi veniva in mente in quel momento. Un urlo uscì dalla sua bocca come se fosse un ringhio provocandomi ancora più brividi. Appena tentai di liberarmi approfittando della sua momentanea debolezza, strinse la presa sul mio braccio sbattendomi al muro. Il dolore alla testa si fece sentire sempre più forte. Un lamento mi uscì dalla bocca prima che potessi rendermene conto "Senti brutta stronzetta! Non farlo mai più o giuro su dio che ti metto le mani addosso" quella voce. L'avevo già sentita prima, ero sicura di averla sentita da qualche parte.
Flashback
"I..io...Lottie mi dispiace io non volevo"
Fine flashbackJames. Riuscì a scrutare il suo viso solo dal momento che le luci dei lampioni iniziarono a illuminare leggermente la strada ancora fin troppo buia. I lineamenti marcati, la mascella serrata, i capelli biondi: ora non avevo più dubbi. James. Presi coraggio mandando giù rumorosamente la saliva "C-che cosa v-vuoi da me" "Sei tu l'amica di Lottie no?" "S-si" "Bene bambolina. Ascoltami bene. Devi convincere Lottie a tornare con me" "I-io? E c-come faccio scusami? N-non posso di certo imporle con chi stare" un'amara risata uscì dalle sue labbra "Sai, anche se tu non te ne rendi conto hai una grossissima influenza su quella ragazza. Non so dirti il perché, so solo che è così" "I-io, non posso. A lei piace un altro" rafforzò la presa sul mio braccio "Ascoltami bene -mi sbatté ancora una volta contro il muro- a lei non piace proprio nessuno okay?!" "M-mi stai facendo male" "Oh credimi questo è il minimo che ti succederà se non mi aiuti" "I-io, non so come fare" dissi lasciandomi sfuggire un singhiozzo "Non piangere!" urlò prima di stringere di nuovo la presa su di me "L-lasciami ti prego" dissi cercando di fermare i singhiozzi "Mi aiuterai bambolina?" mi chiese all'orecchio. Non risposi. Annui soltanto, ma a quanto pare a lui non andava bene visto che mi inchiodò al muro "Non ho sentito!" ringhiò contro il mio orecchio "S-si" dissi ad alta voce "Bene, bene bambolina. Così mi piaci" disse prima di allentare la presa su di me "Non una parola di tutto ciò. Sono stato chiaro?" chiese, ma sta volta quando mi vide annuire non replicò, semplicemente mi lasciò il polso e se ne andò. Quando fui abbastanza lontana da lui perché non mi sentisse, raggiungendo l'inizio della via, mi accasciai atterra scoppiando in un pianto infinito.
Sfinita arrivai a casa. Davanti alla porta di casa feci un respiro profondo, mi asciugai gli occhi ancora una volta ed entrai. Mia mamma stava apparecchiando la tavola mentre Logan stava seduto sul divano in salotto a vedere i cartoni animati. Quando mi vide mi corse incontro urlando il mio nome "Ally!" mi abbassai alla sua altezza di modo che potesse abbracciarmi "Ciao campione" dissi al suo orecchio "Non devi piangere Ally" disse al mio orecchio. Trasalì alle sue parole "Come fai a sapere che ho pianto?" "Lo vedo" "I-io non ho pianto" "Certo. Sarà il nostro piccolo segreto" disse staccandosi dall'abbraccio e facendomi l'occhiolino. Salutai mia mamma velocemente dirigendomi verso il bagno per farmi una doccia.
L'acqua calda lavò via tutto lo sporco e il sudore che l'orribile incontro di poco prima mi aveva causato. Mi avvolsi in un asciugamano poi uscì dalla doccia dirigendomi allo specchio: i miei occhi erano rossi, le pupille ancora leggermente dilatate, le guance arrossate. Distolsi lo sguardo da quell'immagine iniziandomi ad asciugare, quando arrivai ad asciugare il braccio un dolore fermò i miei movimenti. Osservai il mio braccio rosso con un cerchio viola attorno ad esso. Spalancai gli occhi a quella visione
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Looking through his eyes
Teen FictionAllison Leerman si è appena trasferita da Montreal a New York con i genitori e il fratello minore Logan per il lavoro del padre. Si spostavano continuamente e ormai aveva imparato a non affezionarsi troppo alla gente. I suoi occhi esprimono esattame...