ALLISON POV.
"Il volo per Montreal sta per decollare i signori passeggeri sono pregati di allacciare le apposite cinture di sicurezza e di spegnere i cellulari fino a dopo il decollo. Grazie per l'attenzione" l'irritante voce meccanica dell'aereo ci avvisò dell'imminente partenza. Spensi il cellulare com' era richiesto e mi appoggiai al sedile chiudendo gli occhi e pensando a qualcosa per distrarmi del decollo. Ho sempre odiato il decollo: una fastidiosa sensazione di vuoto ti colpisce lo stomaco, mi viene la nausea e le mani mi sudano. Non so il perché di tutto questo so solo che odio infinitamente questa sensazione. Così, con gli occhi chiusi, inspirai profondamente e immaginai qualcosa, qualunque cosa, che riuscisse a calmarmi.
Ripensai alla serata precedente e tutti i ricordi riaffiorarono piano: la sua voce roca, i suoi occhi verdi nei miei, le sue mani che giocavano nervose con i suoi anelli, il leggero tremolio del suo corpo, forse per il freddo, forse per altro; e infine le sue mani nelle mie. La potente elettricità di sempre aveva percorso come un razzo tutto il mio corpo provocandomi dei leggeri brividi lungo la schiena, le sue mani calde nonostante la fredda temperatura a contatto con le mie più piccole ed estremamente fredde.
Quando la sensazione di vuoto allo stomaco passò aprì gli occhi sembrando quasi sollevata di averli potuti riaprire, come se la solita tranquillità che provavo nel tenerli chiusi svanisse per essere rimpiazzata da battiti accelerati del mio cuore. Presi velocemente le cuffie accendendo la musica e guardando fuori dalla finestra. Il bianco delle nuvole ci avvolgeva delicatamente, rendendo il nostro viaggio tranquillo e rilassante. Le note di "The Silent Man" risuonavano attraverso le cuffie riportandomi con il pensiero ancora una volta a lui: i suoi silenzi hanno sempre dato di lui un'immagine che non è la sua, i suoi silenzi lo fanno sembrare estremamente prepotente e chiuso, lo fanno sembrare arrogante e scorbutico, ma se solo la gente riuscisse a leggere i suoi silenzi. Perché i suoi silenzi parlano, i suoi silenzi non fanno muovere le labbra ma lasciano il compito di raccontare quello che loro non riescono a dire agli occhi, tutto sta nella capacità di leggerli.Come si può capire una persona solo guardandola negli occhi?
Non so dare una risposta a questa domanda, so solo che molte persone dicono cosa non vere ma non si accorgono che i loro occhi non riescono a mentire come invece si è capaci di fare attraverso la bocca. Nessuno può comandare agli occhi di stare zitti, possono solo sperare che la persona a cui mentono non riesca a leggere attraverso i suoi occhi. Anche lui come gli altri non riesce a nascondere la verità, anche lui non riesce a zittire le sue gemme smeraldo, anche lui non riesce come tutti a mentire.
Perché allora nessuno è mai riuscito a capirlo?
Perché tutti si sono sempre concentrati su quanto risultasse scorbutico e arrogante all'apparenza, tutti non hanno mai avuto il coraggio di fissare il proprio sguardo nel suo. Un po' li capisco. Il verde smeraldo dei suoi occhi intimorisce anche me. Il modo in cui tiene lo sguardo fisso su di te sempre con la fronte aggrottata, come per spingerti lontano del voler scoprire chi il vero Harry. E in effetti fino ad adesso a funzionato. Nessuno sa veramente nulla di lui, forse gli unici sono i ragazzi, ma dubito anche che lo sappiano loro.
Lentamente l'immagine delle nuvole venne rimpiazzata da buio mentre sentivo le mie palpebre farsi sempre più pesanti e chiudersi lasciando posare le mie lunghe ciglia sui miei zigomi. Il sonno mi raggiunse in un attimo e, cullata dal leggere ondulare dell'aereo, mi addormentai.*****
"Ally, tesoro siamo arrivati svegliati" la dolce voce di mia mamma mi risvegliò dal sonno. Stiracchiai le braccia alzandomi e prendendo la mia valigia. Scendemmo dall'aereo entrando in aeroporto: era esattamente come me lo ricordavo, grande, sempre pieno e in movimento, le persone che corrono da una parte all'altra per affrettarsi a raggiungere i loro voli, i negozi aperti in attesa di qualche cliente dell'ultimo minuto e infine ci siamo noi, che non abbiamo bisogno di correre per sapere dove andare, che non abbiamo bisogno di fermarci a prendere nulla nei piccoli negozi lungo l'aeroporto. Noi quattro che abbiamo solo bisogno di uscire dall'edificio e prendere un profondo respiro potendo dire finalmente "Eccoci qui. Siamo a casa"
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"NONNA! NONNO!" Logan urlò correndo in contro ai nonni che ci stavano aspettando sulla soglia della porta. Saremmo rimasti una settimana dai genitori di mio papà in quanto hanno una casa più grande degli altri nostri nonni e anche perché non li vedevamo dalla nostra partenza. Sorrisi vedendo mio nonno scompigliare i capelli del mio fratellino e mi diressi verso di loro abbracciandolo uno alla volta "Ally, principessa mia come sei cresciuta" mia nonna mi disse squadrandomi dalla testa ai piedi "Ciao nonna! Mi sei mancata così tanto" "Hey, Margaret spostati e lasciami abbracciare la ragazza più bella del mondo" sorrisi a mio nonno stringendoli forte a me quando lo abbracciai "Nonno" sussurrai "Ciao bellissima! Cavoli diventi sempre più bella- mi disse per poi rivolgersi a mio padre- hai una famiglia magnifica figlio mio: una moglie fantastica, una figlia bellissima e un fantastico campione!" "Lo so papà, lo so" disse lui baciando mia madre.
Ho sempre ammirato il loro amore. Da quando si sono fidanzati non si sono mai separati e sono rarissime volte che litigano tra di loro. Quando ero piccola sognavo di trovare qualcuno che mi amasse tanto quanto il mio papà amasse la mia mamma e adoravo sentire mia mamma rassicurarmi sul fatto che lo avrei trovato e poi i suoi tentativi di zittire mio padre che continuava a ripetere che era presto per pensare a queste cose.Portammo dentro casa le nostre valige e subito ci sistemammo nelle stanze che avevano preparato per noi. Non mi ricordavo quanto la loro villa fosse grande. Avevano ancora la stanza di mio padre nella quale avrebbero dormito i miei genitori, la stanza di mia zia Holly dove avrei dormito io e la stanza degli ospiti che Logan aveva tanto insistito per trasformarla nella sua venendo ovviamente accontentato. Portai le mie valige in camera e quando riaccesi il cellulare trovai un sacco di messaggi da Lottie
Da Lottie:
Dove diavolo sei sparita ieri sera?! Cazzo Ally ti devo raccontare assolutamente cos'è successo!
Rispondimi!
Allison Leerman rispondi al telefono. Ora!
Muoviti!
(Sono arrivata in Inghilterra comunque)
Rispondi ally!!!!Risi alla quantità di messaggi che mi aveva mandato e così decisi di chiamarla. Squillò un paio di volte prima che rispondesse "O MIO DIO FINALMENTE! Ma dove sei sparita mh?!" "Scusami ero sull'aereo Lottie, non ho acceso il cellulare" "Hai ragione che sei partita anche tu. Sei arrivata?" "Mhmh! Ma non dobbiamo parlare di me vero?" chiesi io ridacchiando quando la senti balbettare "MAMMA VADO IN CAMERA SONO AL TELEFONO! Eccomi" "Sputa il rospo Tomlinson" "Ieri sera....."
"È magnifico! Quindi state insieme adesso?" chiesi dopo aver sentito tutto il discorso "No" "Come sarebbe a dire no! Stai scherzando vero?" "Emm...no" "Lottie ma ti ha baciato!" "Lo so! Diamine lo so è solo che, ci vediamo a capodanno! La sua famiglia viene a trovarci. Noi, i-io! Dio Ally sono così confusa!" "Lottie confusa di cosa! Vi piacete perché dovresti essere confusa!" "Ma io e lui siamo sempre stati amici sarebbe strano metterci insieme!" "Non potete saperlo se non ci provate" e la pensavo esattamente così. Conoscevo Luke e Lottie solo da qualche mese ma si vedeva benissimo quello che provavano l'uno per l'altro "Si hai ragione. Senti ti scrivo dopo adesso devo andare" "Okay. Ciao Lottie" "Ciao Ally" detto questo entrambi attaccammo il telefono e mi diressi in salotto. I miei genitori stavano parlando con i miei nonni su New York dicendogli come fosse estremamente diverso da qui e non potei fare altro che concordare con loro.
Le nostre chiacchiere vennero interrotte dal campanello che suonò attirando la nostra attenzione. Mio nonno si affrettò ad aprire la porta e scattai in piedi quando la vidi varcare la porta di casa dei miei nonni: Stacy.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Piccolo avviso:
Ciao ragazzi,
Sto scrivendo un'altra fan fiction si chiama "Beauty and Beast" ed è su Zayn potreste passare a dare un'occhiata se vi interessa.Grazie mille in anticipo.
Un bacione,
Alice
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Looking through his eyes
Teen FictionAllison Leerman si è appena trasferita da Montreal a New York con i genitori e il fratello minore Logan per il lavoro del padre. Si spostavano continuamente e ormai aveva imparato a non affezionarsi troppo alla gente. I suoi occhi esprimono esattame...