Capitolo 24

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ALLISON POV.

I giorni passavano e io non avevo ancora fatto nulla per spingere Lottie nelle braccia di James. Era di certo l'ultima cosa che volessi fare, come avrei potuto spingere Lottie tra le braccia di quel verme. L'aveva fatto soffrire nel modo peggiore possibile, lei si fidava di lui, lo amava. Non me l'ha mai detto a parole il fatto che amasse molto James, ma non serviva che lo dicesse a voce, si vedeva. Il dolore nei suoi occhi è un dolore che si prova solo poche volte nella vita, solo quando si perde una persona che si ama per l'esattezza.

Mi alzai a fatica dal letto pronta per affrontare un altra giornata. Mi preparai velocemente e, dopo aver salutato tutti, mi diressi alla fermata del pullman. Come al solito raggiunsi il mio gruppo nell'atrio: Lottie non era ancora arrivata ma immagino che Louis abbia voluto portarla in macchina.
Ultimamente viene sempre con Louis e il pullman sembra vuoto senza lei al mio fianco. Quando la vidi scendere dall'Audi di Lou sorrisi e le corsi incontro, la strinsi in un abbraccio fortissimo facendola ridacchiare "Ally! Mi strangoli" "Scusa" dissi allontanandomi "Ciao Lou" "Ally!" si chinò e mi diede un bacio sulla guancia "Lou!" dissi scompigliandogli i capelli. Avevo legato un sacco con Louis forse perché era più il tempo che passavo a casa loro che a casa mia. Sorrise e si girò dall'altra parte quando vide arrivare di corsa i ragazzi con il fiatone e gli occhi spalancati "Ragazzi che succede?" "Harry." il mio cuore perse un battito. Non vedevo Harry da quando quel giorno a scuola ero scappata mentre cercava di capire come mai fossi così strana. Louis strinse i pugni lungo i fianchi "Che succede? Ragazzi che gli è successo!" disse passandosi freneticamente un mano tra i capelli "Lux" gli occhi di Louis si spalancarono e io giurai di vedere il terrore sul suo viso.
Lottie mi prese forte per il braccio trascinandomi via da lì. Volevo andare con loro, volevo vedere Harry, passare un mano tra i suoi ricci morbidi e calmarlo; ma poi realizzai che per quanto volessi farlo non c'era nulla che io potessi fare: non conoscevo Harry abbastanza bene da pretendere che lui si fidasse di me e di certo non posso pretendere di capire come consolarlo se nemmeno so cosa e successo. Sospirando guardai i ragazzi andare verso le macchine e salire per poi mettere in moto ed uscire velocemente dal parcheggio.
Feci un profondo respiro prima di voltarmi verso i ragazzi e seguirli mentre si dirigevano in classe.

***

"E quindi se dobbiamo svolgere questi problemi dobbiamo utilizzare le
scomposizioni che abbiamo fatto abbondantemente in prima. I compiti ve li ho dati buona giornata" la professoressa uscì dalla porta dopo averci gentilmente salutato. Non avevo seguito nemmeno un secondo di lezione, non riuscivo a concentrarmi su nulla in quel momento a meno che non riguardasse Harry. Non so come mai ma la sensazione che possa essere successo qualcosa a lui o a quella meravigliosa bambina mi fa chiudere le stomaco.

Presi la borsa e uscì velocemente dall'edificio liquidando i ragazzi e correndo verso casa. Avevo intenzione di andare a prendere Logan a scuola per vedere se Lux stava bene e vedere se Harry fosse lì. Quando arrivò l'ora di andare misi velocemente il telefono e il portafogli nella borsa dirigendomi verso la scuola elementare.
I bambini correvano tutti felici verso i loro genitori saltando tra le braccia di ognuno di loro che li portava amorevolmente al petto stringendoli a se. Mi diressi dentro la classe di mio fratello che quando mi vide mi corse incontro, con mia grande sorpresa non solo lui venne verso di me per salutarmi: la piccola Lux corse verso di me gettando le braccia attorno al mio collo "Ciao principessa" "Ciao" sussurrò leggermente "Non c'è nessuno a prenderti?" chiesi dolcemente prima di vederla scuotere la testa "Harry ha detto che deve fare delle cose da grande e la zia ha detto che lo deve aiutare. Doveva venire lei ma le maestre hanno detto che le ha chiamate dicendo che non poteva più" aggrottai la fronte "E quindi con chi vai a casa piccola?" alzò le spalle facendomi segno di non saperlo "Beh non c'è problema ti portiamo noi okay" "Va bene. Logan mi accompagni a prendere lo zaino" disse porgendo una mano verso mio fratello che l'afferrò portandola verso gli zaini. Mi diressi dalla maestre e dopo averla avvisate che avrei preso il Lux mi diressi verso i due bambini. Presi per mano mio fratello che a sua volta prese la mano di Lux che l'afferrò iniziando a camminare con noi.
Li portai a prendere un gelato e poi ko incamminai. Solo dopo mi resi conto di non sapere dove abitasse Harry "Principessa la sai la via della tua casetta" "Si è di là a destra poi sempre sempre dritto". Seguì le sue indicazioni arrivando davanti ad una bella villetta con un giardino intorno ad essa. Lux corse verso la porta suonando il campanello, la raggiunsi tenendo per mano ancora mio fratello. La porta si aprì rivelando una donna con i capelli neri corvino e gli occhi verdi: assomigliava così tanto a Harry che non potei far altro che identificarla come la famosa zia della quale parlava prima Lux "Zia!" disse la bambina abbracciando la sua vita "Ciao piccola mia" la prese in braccio e poi spostò lo sguardo verso di noi "E voi chi siete?" chiese con uno sguardo interrogatorio "I-io sono..." "Ally?" una voce proveniente da dietro la donna finì la frase al posto mio. Mille farfalle si scatenarono nel mio stomaco ricordandomi quanto mi fosse mancata la sua voce: Harry. Alzai lo sguardo posandolo sul suo viso: subito i nostri occhi si catturarono a vicenda e tutte le strane emozioni di sempre si scatenarono dentro di me "La conosci?" una voce mi portò a distogliere lo sguardo da lui "Si che la conosco. Ecco lei...è un'amica della sorella di Louis...e Logan è in classe con Lux" disse spiegando a sua zia mentre si avvicinava alla porta d'ingresso. Prese Lux tra le sue braccia stringendola a se come se sapesse che l'avrebbe persa da un momento all'altro. Poi la mise giù facendola entrate in casa e chiese gentilmente a sua zia se potesse lasciarci soli un attimo. Poi si abbassò al livello di mio fratello e lo invitò ad andare con sua sorella. Si chiusa la porta alle spalle prima di fare un profondo respiro e girarsi verso di me. Si avvicinò lentamente "Cosa ci fai qui?" chiese sospirando "I-io non...non ti ho visto a scuola e..." "E non hai pensato che forse io non volevo vederti?" disse più duramente. Scossi la testa allontanandomi da lui "I-io..." "Dimmi la verità Allison! Per quale diavolo di motivo sei a casa mia!?" urlò lui "Sai cosa Harry? Vuoi la verità? La verità è che queste settimane sono delle settimane terribili okay! Non posso dirti il perché e non lo farò! Non ti ho più visto da quella mattina ne a scuola ne in giro e quando i ragazzi sono corsi verso Louis sta mattina dicendogli che ti era successo qualcosa io mi sono preoccupata da morire. Mi sono preoccupata per te! Ho portato tua sorella a casa per essere sicura che stesse bene, sono passata per essere sicura che TU stessi bene! Quindi non hai nessuno diritto di fare lo stronzo con me okay!" detto questo aprì velocemente la porta di casa sua presi mio fratello, salutai educatamente gli altri e senza degnarlo di uno sguardo uscì dal recinto della villa.

Non avevo toccato cibo a cena. Mia madre aveva iniziato con l'interrogatorio giornaliero mentre mio padre tentava di farmi dire perché fossi così strana.
Passata la cena mi cambiai velocemente infilandomi sotto le coperte. Un lacrima rigò il mio volto e quella fu l'ultima cosa che sentì prima di addormentarmi pesantemente.

HARRY POV.

*Quella mattina*

Le mani sudavano e tremavano, le gambe si muovevano freneticamente e il mio piede batteva forte contro il pavimento. La rabbia ribolliva dentro di me impossessandosi velocemente di tutto il mio corpo. Che diavolo ci faceva l'assistente sociale qui? "Signor Styles le dobbiamo parlare" "Adesso?" chiesi duramente "Si. Adesso" disse prima di entrare in casa e sedersi in cucina. Mi sedetti difronte a lei aspettando di sentire che cosa avesse da dirmi di così importante da non poter aspettare il prossimo incontro di controllo per dirmela "Signor. Styles abbiamo appena scoperto delle cose molto importanti riguardo sua sorella" prese dalla borsa delle foto e le mise davanti a me "Vede questi due signori sono i signori Teasdale: Lou e Mark" "Non capisco cosa centrano con me e mia sorella". Prese altri fogli con scritto vari punti "Sa cosa sono questi signor. Styles?" scossi la testa osservando i fogli davanti a me "Sono fogli per l'adozione. Come può vedere -disse passando al foglio successivo- questi sono termini di adozione stabiliti da parte dei genitori biologici del bambino con le rispettive firme. Può leggere dove le indico io per favore?" non aspettò una mia risposta e indicò una frase stampata sul foglio: sono due dichiarazioni. Mi schiarì la voce e iniziai a leggere la prima:

"Noi sottoscritti Lou Teasdale e Mark Teasdale madre e padre biologici della neonata Lux Teasdale acconsentiamo a lasciare in adozione nostra figlia alla famiglia Styles in quanto si prenda cura di lei come essa merita"

il mio respiro si fece più pesante "Okay ora può leggere qui sotto" annuì e ripresi a leggere

"Noi sottoscritti Anne Styles e Des Styles acconsentiamo a prendere in adozione la neonata Lux Teasdale per prenderci cura di lei come si merita"

Cambiò foglio facendomi leggere altre due dichiarazioni:

"Noi sottoscritti Lou Teasdale e Mark Teasdale chiediamo la restituzione della bambina in caso la nostra situazione economica ci permetta di prenderci cura di lei e di crescere nostra figlia come essa merita"

Le righe scorrevano sotto i miei occhi che ogni tanto si appannavano per colpa delle insistenti lacrime che minacciavano di scendere lungo il mio viso "Okay un ultima cosa signor. Styles. Legga qui prego"

"Noi sottoscritti Anne Styles e Des Styles accettiamo le condizioni imposta dalla famiglia della bambina in questione a patto che le condizioni economiche della famiglia di quest'ultima vengano presentate come stabili davanti alla corte"

Spostai lo sguardo sull'assistente sociale che mi guardava aspettando la mia reazione. Mandai giù la saliva cercando di scogliere il groppo che avevo i gola "L-le dichiarazioni sono state presentate?" "Si signor. Styles. Prima di portare via la bambina vogliono incontrarla" il mio cuore accelerò "I-io...quando?" "Le lascio il numero dei signori Teasdale così potete sentirvi. Mi dispiace che abbia dovuto scoprirlo così signor. Styles. Mi creda non avevamo idea di tutto ciò, ma si sono presentati da noi pretendendo di vedere Lux affermando di essere i genitori biologici. Avevano tutte le carte e sotto le dichiarazioni delle condizioni c'è la firma dei sui genitori. Mi dispiace" era la prima volta in tutti questi anni che la vedevo dispiaciuta per me ma in questo momento non mi importava.
Tutto il mio mondo era crollato davanti a quei fogli: tutto quello per cui ho lottato, tutto quello in cui ho sempre creduto, tutte le promesse che ho mantenuto, tutti sacrifici che ho fatto per lei, tutto il bene e le attenzioni che le ho dedicato, tutto questo non è servito a nulla. Lux è stata adottata. Lux era tutto ciò che avevo, e adesso non posso avere più nemmeno lei.

Ora nulla ha più senso.

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Spazio Autrice:

SONO TORNATA!

Come sempre vi ringrazio per leggere la mia storia siete sempre di più e credetemi non avete idea di quanto io sia felice per questo. Siete davvero magnifiche.

Colpo di scena!! Chi si aspettava che Lux fosse stata adottata?

Come sempre commentate se vi è piaciuto.

Un bacio,
Alice

Looking through his eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora