Capitolo 54

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HARRY POV.

Tirai la maniglia della portiera accertandomi che fosse chiusa prima di girarmi verso l'ingresso e raggiungere i miei amici.
Erano sempre al solito posto e stavano parlando della festa di Zayn.

'Sei bellissima'

Allison. Era bellissima quella sera.

Scossi la testa allontanando quei pensieri e raggiunsi i miei amici salutandoli con delle pacche sulle spalle e un cenno del capo. Come al solito ormai da un po' di tempo anche il gruppo di Charlotte si era unito al nostro formando così un enorme gruppo. Salutai anche loro limitandomi ad un semplice 'ciao' prima di lasciare che riprendessero a congratularsi con il mio amico per la festa alla quale sembravano essersi divertiti l'uno più dell'altro.

"Allison!" urlò Charlotte correndo verso di lei prima di stringerla in un forte abbraccio.
I lunghi capelli rossi erano meno lisci di come lo erano alla festa, ma le stavano ugualmente bene, un pantalone ero strappato sul ginocchio fasciava le sue esili gambe e una maglietta un po' larga le copriva il busto ed infine un pesante cappotto le copriva le spalle. Il braccialetto che le avevamo regalato alla festa di compleanno circondava il suo polso magro e non potei fare altro che pensare che le stesse davvero bene.

'Grazie, è bellissimo davvero'

Sorrisi ricordando come le si erano leggermente tinte le guance di rosso nel vedere il nostro regalo. Non credevo che le sarebbe veramente piaciuto e non so come mai ho pensato che quello potesse essere davvero il regalo perfetto per lei. Alla fine io di lei non so nulla.

Distolsi lo sguardo quando alzò la testa nella mia direzione per non farmi sorprendere a guardarla.
"Fratello tutto bene?" chiese Louis dandomi una pacca sulla spalla. Annuii convinto alla sua domanda vendendolo rilassarsi nel sentire che non c'era nulla che non andava.

Mi faceva sempre piacere il fatto che si preoccupasse così tanto per me. Nessuno l'aveva mai fatto, mentre lui, quando i miei fecero l'incidente e morirono, fu l'unico che senza domandarsi mai veramente che cosa fosse successo si era sempre preoccupato per me, mi era sempre restato accanto.

Sorrisi abbassando lo sguardo prima che la voce di Irwin mi obbligasse a rialzarlo "Auguri rossa!" esclamò andando ad abbracciare Allison, che ridacchiando per il nomignolo, ricambiò l'abbraccio.
"Piccola rocker -esclamò il mio amico togliendo il braccio dalla mia spalla per dirigersi verso di lei- auguri" "Grazie Lou" rispose sorridendo prima di lasciargli un bacio sulla guancia.
Abbassai lo sguardo lasciando che tutti andassero a salutarla. La campanella suonò e senza farmi vedere mi allontanai da lì.

Mi avviai in bagno dove aprii l'acqua e, prendendone un po' nelle mie mani, mi sciacquai la faccia.

'Che cazzo ti succede Harry! Riprenditi'

Non so per quale motivo ma vedere Allison con dei ragazzi mi faceva provare un strana sensazione. Chiusi istintivamente i pugni cercando di allontanare quei pensieri.

'Dio santo Harry, Louis è il tuo migliore amico, ha la ragazza, e poi tu ed Allison non state insieme, può vedersi con chi vuole'

Chiusi gli occhi, presi un respiro profondo e mi diressi in classe.

"Styles, è in ritardo" disse la professoressa. Non risposi. Andai semplicemente a sedermi "Tutto okay amico?" chiese Niall sporgendosi dal banco dietro il mio. Annuii prima di prendere i miei libri e seguire la lezione.





ALLISON POV.

L'accoglienza di questa mattina mi aveva messa particolarmente di buonumore. Anche nella classe di biologia alcuni ragazzi si erano avvicinati per farmi gli auguri e io avevo risposto ad ognuno di loro con un grande sorriso e un lieve 'grazie'.

Lui però non aveva fatto niente. Era scappato via al suono della campanella come se volesse evitarmi.
Scossi la testa scacciando via quel pensiero dalla mia testa. Non volevo che la mia giornata si rovinasse solo per colpa sua, era iniziata bene, era la mia giornata, e avevo tutta l'intenzione di godermela e di farla finire com'era iniziata.

La campanella suonò segnando la fine delle lezioni.

'Vieni a casa subito'

Quando mia madre mandava un messaggio così di solito le cose non andavano mai bene. Sbuffai sonoramente prendendo il mio zaino e uscendo dall'aula. Mi diressi a passo sicuro verso l'uscita salutando velocemente i miei amici e correndo alla fermata dell'autobus.

"Sono a casa!" esclamai per farmi sentire. Nessuno rispose così sbuffai ancora di più.

'Mi dici di correre a casa e poi nemmeno ti degni di rispondermi'

Mi diressi in salotto sentendo dei rumori venire da lì e quando entrai lasciai cadere la cartella.

"Nash" sussurrai vedendo due occhi azzurri fissarmi felici. "Buon compleanno stellina". Misi le mani davanti alla bocca cercando di nascondere il sorriso presente sulla mia faccia, prima di correre verso di lui e lasciare che le sue braccia mi stringessero. "Che cosa ci fai qui" esclamai allontanandomi in modo da poterlo vedere in faccia "Un uccellino mi ha detto che ti mancavo e quindi ho pensato che dovessi venire qui" rispose sorridendomi.

Guardai mia madre che gli fece l'occhiolino sorridendole riconoscente. "Sei venuto fino a New York solo per il mio compleanno" dissi stranita "Beh in realtà, noi ragazzi abbiamo dei meeting in programma per il tour. Questa è l'ultima settimana poi torniamo a Los Angeles".

Lo abbracciai di nuovo "Non riesco a credere che sei qui. Mi stavo già chiedendo quando ti avrei rivisto e le mie previsioni erano decisamente più lunghe di qualche settimana" dissi ridacchiando. Sorrise e una fossetta spuntò sulla sua guancia. Ci affondai il dito dentro vedendolo corrucciare la fronte.

Il campanello suonò ma lasciai che andasse mia madre ad aprire la porta "Allison, è per te". Mi scusai con Nash dirigendomi alla porta. "Chi è?" chiesi avvicinandomi e quando mi trovai davanti alla porta guardai l'ospite sorpresa. Rilasciai un forte sospiro prima di parlare. "Harry".

Si girò nella mia direzione sorridendo lievemente "I-io -si schiarì la voce- disturbo?" "No, affatto" risposi prontamente lasciando che il resto del mondo sparisse lentamente come succedeva ogni volta che i miei occhi incontravano i suoi "Mi spiace disturbare, volevo solo" sbuffò grattandosi il retro del collo. Sorrisi vedendo il suo imbarazzo, presi la mia giacca infilandola velocemente e uscii un attimo dalla porta chiudendola dietro di me "Tutto bene?" chiesi sedendomi sulle scalinate e invitandolo a fare lo stesso. Si sedette accanto a me annuendo alla mia domanda "Che cosa volevi dirmi?" chiesi incitandolo a parlare "Volevo solo dirti che mi dispiace per sta mattina. Per non essere rimasto a farti gli auguri intendo. È solo che, non lo so che mi è preso a dire la verità -disse abbassando lo sguardo sulle sue mani- scusami" finì.

E tu non sai come vorrei che potessi sentire i battiti del mio cuore in questo momento.

Sorrisi ancora di più "Non preoccuparti" dissi infine allungando una mano verso le sue.

'Che stai facendo'

Ritrassi la mano, ma la sua l'afferrò prima che potessi toglierla del tutto. Giocò con il braccialetto legato attorno al mio polso sorridendo "Ti piace davvero?" domandò sollevando lo sguardo su di me. Annuii incapace di dire qualcosa.
"Allison! Il pranzo si raffredda" urlò mia madre dalla finestra della cucina "Arrivo!" risposi sbuffando imbarazzata "Scusami".

Harry ridacchiò si alzò e mi tese una mano che afferrai accettando il suo aiuto. "Tanti auguri" disse dandomi un bacio sulla guancia.
Trattenni il respiro lasciando che un sorriso s'impossessasse del mio viso. "Grazie" sussurrai.
Si allontanò dirigendosi verso la sua macchina "Oh -disse rigirandosi- prima che mi dimentichi, questa sera andiamo da Moose, vieni?" chiese. Annuii sorridendogli e guardandolo andare via.

Rientrai in casa e ritrovai lo sguardo curioso di Nash addosso "Che c'è?" domandai "Credo che tu debba raccontarmi qualcosa signorina" disse ridendo facendomi arrossire "Oh sta zitto" dissi schiaffeggiandogli il braccio.

Looking through his eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora