ALLISON POV.
Uscii dalla doccia stando attenta ad appoggiare i piedi sul tappeto e non sul pavimento ghiacciato.
Asciugai attentamente il mio corpo guardando le gocce d'acqua sparire al passaggio dell'asciugamano su di esse. Misi la crema su tutto il mio corpo infilandomi l'intimo, presi un altro asciugamano e avvolsi i miei capelli in quest'ultimo a modi turbante.Raggiunta la mia camera aprii l'armadio in cerca dei miei pantaloni neri strappati.
'Ma dove diavolo sono'
Sbuffai prima di gridare "Mamma! Dove sono i miei pantaloni neri?" non ricevendo nessuna risposta sbuffai ancora di più mettendomi una maglia larga addosso e scendendo le scale per dirigermi in cucina da mia madre "Mamma -la richiamai- sai dove sono i miei pantaloni neri?" chiesi quando finalmente mi degnò di uno sguardo "Penso che siano tra la roba stirata che ti ho appoggiato al solito posto in camera tua" disse "Beh non ci sono" dissi io irritata.
Lei si alzò e si diresse in camera mia, prima che potessi farle notare l'assenza dell'indumento che stavo disperatamente cercando, sollevò i miei pantaloni neri guardandomi e alzando un sopracciglio. Sorrisi imbarazzata afferrando i pantaloni e infilandomeli "Grazie" dissi stampandole un bacio sulla guancia sentendola ridacchiare mentre gentilmente la spingevo fuori dalla porta della mia camera.Era da tutto il giorno che non facevo altro che essere agitata, e non capivo se era dovuto al fatto che dovessi vedere per la prima volta la mia band preferita, o perché non sarei stata sola a vederla. O meglio che lui sarebbe stato con me.
Non si era opposto quando gli avevo chiesto del concerto, e il giorno prima nell'aula di musica non avevo chiesto conferma per non sembrare troppo ansiosa, nella mia mente stavo già pensando a qualcun altro che avrebbe potuto accompagnarmi, ma poi in macchina il suo 'A domani' allontanò tutte quelle preoccupazioni che invadevano la mia testa.
Scossi quest'ultima allontanando quei pensieri e tornando al mio armadio presi la maglia nera e la mia giacca di pelle. Infilai i piedi nei miei stivali e tornai in bagno.
Misi solo un po' di matita e di mascara e coprii la mia faccia con del correttore; asciugai i capelli e decisi di lasciarli ricci.Alle sei qualcuno bussò alla porta e sentii mia madre andare ad aprire. "Harry" la sua voce era leggermente sorpresa nel vederlo lì "Salve signora Leerman" salutò come sempre cortesemente. Feci un bel respiro afferrando la mia borsa con i biglietti e affrettandomi giù dalla scale. Quando arrivai in salotto mio fratello stava chiedendo a Harry il perché fosse lì e prima che potesse rispondergli presi parola "Mi accompagna al concerto Logan" dissi avvicinandomi sentendo lo sguardo di mia madre e del ragazzo riccio davanti a mio fratello addosso. Mi abbassai alla sua altezza scompigliandogli scherzosamente i capelli. Mi alzai andando da mia madre e abbracciandola per salutarla "Non aspettarmi alzata, stai tranquilla" dissi stampandole un bacio sulla guancia. Mi diressi verso la porta sentendo Harry salutare cortesemente mia madre e giocosamente mio fratello prima di seguirmi.
Una volta raggiunta la sua auto e accesso il motore "Pronta?" domandò guardandomi. Non seppi fare nient'altro se non sorridergli agitata.
Scosse la testa e partì.HARRY POV.
Il tragitto fu molto meno imbarazzante di come mi sarei aspettato. Mi immaginavo il silenzio riempire l'abitacolo schiacciandoci contro i sedili di quest'ultimo quasi non volesse lasciarci nessuna via di scampo.
In realtà passammo tutto il viaggio parlando di quello che ci aspettavamo dalla presentazione del nuovo disco, chiedendoci se avessero cantato anche pezzi più vecchi del loro repertorio. Restai ad ascoltarla per tutto il tragitto raccontarmi di quando avesse aspettato il momento in cui li avrebbe finalmente visti dal vivo e quanto non vedesse l'ora di essere lì, sotto quel palco.
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Looking through his eyes
TienerfictieAllison Leerman si è appena trasferita da Montreal a New York con i genitori e il fratello minore Logan per il lavoro del padre. Si spostavano continuamente e ormai aveva imparato a non affezionarsi troppo alla gente. I suoi occhi esprimono esattame...