Capitolo 40

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ALLISON POV.

Potevo sentire il suo respiro mischiarsi al mio unendosi in un'insieme confuso d'aria, i nostri nasi si sfioravano continuamente, gli occhi mi si chiusero istintivamente e aspettai: aspettai che si avvicinasse alle mie labbra tremolanti per la voglia di poggiarsi sulle sue, impazienti di assaggiare quelle labbra piene, impazienti di connettersi a lui ancora di più.

Parlare con lui di Daniel non era stato facile per niente, ma lui non aveva detto nulla. Mi aveva ascoltato lasciandomi sfogare, non aveva espresso giudizi riguardo a quello che avevo detto, no lui si era solo limitato a starmi vicino, ad ascoltarmi e, in qualche modo a confortarmi.

Questo bastò per non tirarmi indietro quando si era avvicinato sempre di più al mio viso facendo scontrare i nostri nasi, lasciando che mille brividi si impossessassero del mio corpo. Non era il mio primo bacio, ma questa volta era diverso: Harry lo rendeva diverso.

Tutte le urla provenienti dall'intero del locale non avevano più alcun peso, sembravano solo dei rumori di sottofondo che andavano sempre più scemando, arrivando a diventare completamente inesistenti. L'unica cosa che riuscivo a sentire era il battito accelerato del mio cuore, i rumore dei nostri respiri pesanti.

"Ragazzi, mio dio, eccovi finalmente!" Riaprì gli occhi nello stesso momento in cui lo fece lui, allontanandomi dal suo corpo caldo, anche se contro la mia volontà. Stacy e Ed si stavano avvicinando a noi due con due bicchieri di champagne in mano "Allora eravate qui, come state?" chiese ignara di cosa aveva interrotto "Stavamo meglio prima" sentì Harry sussurrare "Come?" "Benissimo" dissi io prima che Harry potesse parlare. Non volevo che Stacy scoprisse cosa stava succedendo, non perché non mi fidassi di lei, solo che non volevo che si facesse strane idee. Ne io ne Harry sapevamo cosa stava succedendo tra di noi, sembrava che ci fosse qualcuno che ogni volta faceva coincidere determinate situazioni nelle quali entrambi eravamo coinvolti.

La voce squillante di Stacy mi fece voltare "Bene! Andiamo a ballare Ally!" "N-no io non..." "Non accetterò un no come risposta!" disse prendendomi per il braccio e trascinandomi dentro il locale.

Ballammo per un po' a ritmo di musica: non ero mai stata una ragazza da festa, la musica assordante iniziava a darmi fastidio, il locale si era riempito nel tempo in cui io e Harry siamo rimasti fuori, adesso in ogni angolo del locale c'era della gente, in pista erano tutti ammassati l'uno addosso all'altro. Stacy sembrava completamente a suo agio in pista e sembrava non accorgersi di tutti gli sguardi puntati su di lei, aveva occhi solo per uno dei tanti ragazzi impegnati a fissarla mentre ballava. Sorrisi vedendo Ed avvicinarsi e abbracciarla da dietro. Lei si voltò verso di lui sorridente, decisi di lasciarli stare, era la loro serata e dovevano godersela il più possibile. Tentai in tutti i modi di raggiungere il bar decisa a cercare Harry in mezzo alla gente e quando finalmente fidi la sua chioma riccia seduta al bancone delle bevande sorrisi sollevata. Passai in mezzo ai corpi appiccicaticci della gente in pista continuando a fissare il ragazzo che nel frattempo si era girato nella mia direzione sorridendo.

Mille farfalle presero vita nel mio stomaco iniziando il loro piacevole volo nel mio stomaco: Harry continuava a fissarmi con un sorriso smagliate, feci cadere per due secondi lo sguardo sulle sue labbra rosse leggermente bagnate dall'alcol che aveva ingerito poco prima e rabbrividì pensando a quanto ero stava vicina al posare le mie secche su di esse. Mi immaginai come sarebbe stato baciarlo: immaginai le mie braccia attorno al suo collo, una mano nei suoi ricci morbidi, i nostri respiri uniti, il battito del mio cuore accelerato contro il suo petto a causa del suo tocco.

Arrossì violentemente a quei pensieri e abbassai lo sguardo a terra continuando comunque a camminare verso di lui. Quando lo raggiunsi al bancone non ebbi il coraggio di alzare lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Si alzò in piedi accarezzandomi una guancia delicatamente, prese il mio mento e lo sollevò leggermente costringendomi a guardarlo "Non ti devi vergognare" disse sussurrando al mio orecchio. Spalancai gli occhi cercando di ricordare se avessi fatto qualcosa che avrebbe potuto fargli capire che stavo pensando al nostro bacio mancato: non mi venne in mente nulla ma a quanto pare lui l'aveva capito lo stesso.

Ridacchiò scuotendo leggermente la testa vedendo il mio sguardo terrorizzato e decisamente imbarazzato. Lasciò cadere la sua mano dal mio mento afferrando la mia e portandomi con se al bancone. Ordinai un'altra coca-cola sperando che non tirasse in mezzo l'argomento e sospirai di sollievo quando mi chiese semplicemente del mio natale. Raccontai tutto con tranquillità felice che avesse capito che non volevo parlare di quello che era successo un'ora prima, ed ancora un volta lui si limitò ad ascoltarmi con il sorriso stampato in faccia e un'aria rilassata.

* * * *

"Puoi portarla pure di sopra, accanto alla mia stanza c'è la camera degli ospiti". Sentivo la voce di Stacy parlare con qualcuno e tentavo inutilmente di aprire gli occhi: le palpebre erano troppo pensanti. Venni poggiata su un materasso morbido e coperta da un piumone caldo, la persona che mi aveva portato a letto mi lasciò un tenero bacio all'angolo della bocca prima di sussurrare "Buona notte Ally". Harry. Cercai di dire qualcosa, di salutarlo in qualche modo, ma l'unica cosa che uscì fu un mugolio soffocato. Lo sentì ridacchiare prima di alzarsi e uscire chiudendo delicatamente la porta. Poi tutto si fece ancora più strano e l'ultima cosa che sentì fu Stacy salutare i due ragazzi e la porta principale chiudersi.

* * * *

Il mattino seguente venni svegliata dalla luce che filtrava tra le fessure delle finestre. Stropicciai gli occhi mettendomi seduta. Mi guardai introno cercando di capire dove fossi: il grande letto su cui ero appoggiata aveva un grande piumone bianco che si stendeva stropicciato su di esso, i mobili intorno erano ben posizionati e le tende, anch'esse bianche ricadevano elegantemente sul pavimento. Mi alzai notando che ero ancora vestita come la sera prima, mi diressi verso io bagno e aprì il rubinetto prendendo un po' d'acqua nelle mie mani e rinfrescando la mia faccia strofinando delicatamente le mani su di essa. Mi guardai allo specchio e i ricordi della sera precedente si formarono lucidi nella mia testa: Harry, il bacio mancato, la pista, Daniel, Stacy, Edward. "Finalmente sei sveglia!" sussultai e misi la mano sul mio cuore "Stacy -sospirai- mi hai spaventata" "Scusa, non volevo" disse entrando in camera "Allora ti sei divertita ieri sera?" chiese sdraiandosi sul letto disfatto. Annuì sorridendo, ma non dissi nulla. Lei mi guardò con sguardo interrogatorio "Tu mi nascondi qualcosa" disse facendomi segno di sedermi accanto a lei "Sai -disse fissando davanti a se- mi ha chiamato Ed prima, voleva sapere come stavo e il suo amico, Harry, ha chiesto di te" disse ghignando mentre il mio cuore faceva una capriola nel mio petto "Davvero?" chiesi in un sussurro. Lei si girò verso di me annuendo mentre lasciava che il suo sorriso si allargasse. Abbassai il mio sguardo tentando invano di sopprimete un sorriso "Allison Leerman ora tu mi dici, immediatamente, cosa stavate facendo voi due fuori dal locale ieri sera oppure giuro su dio che lo chiedo a lui". Alzai il viso di scatto: sapevo esattamente che era in grado di farlo se lo voleva "Ti dirò quello che vuoi sapere ma ti prego non dire nulla a lui" dissi facendo lo sguardo dolce hai suoi occhi e sospirai vedendola annuire.

Aprì la bocca per parlare quando suonò il campanello. Guardai Stacy con aria interrogativa ma lei si limitò a gridare "Avanti". Riconobbi subito la voce di Cameron e di Nash "Siamo nella stanza degli ospiti" gridò Stacy per farsi sentire dai due ragazzi che appena ci raggiunsero si buttarono a peso morto sul letto. Ridacchiai quando si tirarono una testata nel girarsi verso di noi "Che male cazzo! Di cosa stavate parlando voi due?" disse Cam mente si massaggiava la fronte rossa per la botta "Ally mi stava per raccontare che cosa ha fatto ieri sera co Harry" "E chi sarebbe questo Harry?" chiese Nash guardandomi "Un amico" dissi decisa. Stacy ridacchiò sussurrando "Certo certo", sia Nash che Cameron mi guardavano cercando di capire perché Stacy stesse ridendo e io sbuffai sonoramente prima di dare un calcio alla mia migliore amica che smise di ridere e mi guardò torva "Mi hai fatto male" disse lei "Io e Harry siamo solo amici, credo" dissi "Come mai credi?" "Ieri, prima che tu e Ed ci trovaste gli stavo raccontando si Daniel -Nash si irrigidì così come Cam e Stacy sussultò- era alla festa -sussurrai-, comunque gli stavo raccontando di noi due e poi abbiamo sentito il conto alla rovescia e stavamo per entrare, solo che sono inciampata in non mi ricordo nemmeno che cosa e lui mi ha preso. Poi noi, si ecco noi..." balbettai "O mio dio ti ha baciata!" "Nono! Non mi ha baciata, tu sei arrivata prima che potesse farlo" dissi sussurrando.

Looking through his eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora