ALLISON POV.
Stacy. Gli angoli della mia bocca si sollevarono istintivamente quando la vidi avvicinarsi al salotto. Quando si tolse la giacca e si girò verso di noi vidi i suoi occhi inumidirsi alla mia vista. Corsi verso di lei stringendola forte tra le mie braccia. Una piccola lacrima rigò la mia guancia "Stacy" sussurrai come se non volessi farmi sentire da nessuno "Ally. Mio dio mi sei mancata da morire" disse allontanandosi dall'abbraccio asciugandosi le lacrime che erano cadute lungo le sue guance "Ho così tante cose da raccontarti" disse lei. Mi girai verso i miei genitori che con un cenno del capo mi diedero il consenso di andarmene da lì trascinando Stacy verso la mia camera. Quando entrammo ci stendemmo sul letto ridendo. Restammo per qualche minuto sdraiate a pancia in su sul letto, senza dire una parola. Quando si mise seduta e parlò capì che era il momento di dire tutto quello che era successo "Prima tu" dicemmo insieme. Scoppiammo a ridere notando come ogni volta succedeva sempre la stessa cosa: io e lei dovevamo dirci della cose e entrambe dicevamo all'altra di iniziare per prima nello sesso momento. Quando smisi di ridere la guardai dicendo "Inizia tu" prima che potesse nuovamente farlo lei. Si mise seduta più comoda, incrociando le sue gambe magre sul mio letto "Ho un ragazzo" disse rivolgendomi un sorriso sincero. Amavo vederla sorridere in quel modo, ed ero assolutamente felicissima che avesse un ragazzo e devo dire che non ero nemmeno sorpresa. Stacy era una ragazza bellissima: aveva lunghi capelli mossi di un marrone chiaro, occhi azzurri un bellissimo fisico e un sorriso molto contagioso. Non disse nulla probabilmente aspettando che fossi io a dire qualcosa "È magnifico Stacy! Sono davvero contentissima per te!" sorrise ancora di più "Avanti dimmi, lui com'è?" chiesi curiosa "È...bellissimo" disse sospirando "Si chiama Edward è alto, ha gli occhi chiari e i capelli rossicci. È inglese. Si lo so non è esattamente l'immagine di bel ragazzo che conoscono tutti, ma credimi è davvero fantastico. E poi è simpatico e gentile e ed è così dolce" disse lei con aria sognante "Devo assolutamente fartelo conoscere". Le sorrisi. "Sai Ally, quando sono con lui il tempo sembra non passare mai, quando sfioro le sue mani una scarica elettrica si sparge nel mio corpo velocemente e ti giuro che è la sensazione più bella del mondo, so che sembra stupido e probabilmente non lo capirai ma è così!". Avrei voluto dirle che la capivo perfettamente, avrei voluto dire che era esattamente la stessa cosa che succedeva quando ero con Harry, ma forse più per me stessa, non dissi nulla volendo rimandare il discorso su di lui il più possibile. Per mia sfortuna il leggero calore che si espanse sulle mie guance fece insospettire la mia amica che in quel momento mi guardava cercando di capire a cosa stessi pensando "O MIO DIO! HAI UN RAGAZZO ANCHE TU!" "Shhh! Non ho un ragazzo stupida" dissi mettendole una mano sulla bocca bloccando le sue urla "Non ho un ragazzo!" "Però c'è qualcuno in quella testolina non è vero?" disse toccando la mia testa leggermente. Prima ancora di rendermene conto mi ritrovai ad annuire. Abbassai lo sguardo non volendo vedere il sorrisetto soddisfatto della mia amica "Forza, dimmi tutto" "I-io..." "E no! Io ho detto la cosa principale delle cose che dovevo dirti ora forza, sputa il rospo Allison Leerman" "Io, lui, noi. Lo conosco appena. Lui non -sospirai- non è uno di molte parole, nessuno sa veramente nulla di lui, nemmeno il suo migliore amico, so solo che i suoi genitori sono morti, e lo so perché mio fratello è in classe con la sua sorellina che, in confronto a lui, non ha problemi a parlarne" mi lasciai cadere indietro sul letto e misi un cuscino sulla mia faccia "Non so assolutamente nulla di lui se non che sta passando un momento non proprio bello nella sua vita e non so nemmeno il perché" "Come si chiama?" "Harry. Harry Styles"
HARRY POV.
"Fai la brava okay? Promettimelo" dissi alla piccola bimba che mi guardava con gli occhi lucidi annuendo a tutte le mie avvertenze "Te lo prometto" disse allacciando le sue esili braccia al mio collo "E tu promettimi che verrai a trovarmi e verrai a prendermi a scuola qualche volta" disse stringendo la presa sul mio collo "Te lo prometto" "Sarò ancora la tua principessa?" "Sarai sempre la mia principessa, non importa dove sarai tu o dove sarò io, tu rimarrai sempre la sorellina migliore del mondo" quando sorrise il mio cuore si sciolse un po' "Ti chiamo per i regali di natale così mi dici se sei stata abbastanza brava da ricevere abbastanza regali". Quando annuì le sorrisi soddisfatto "Lux, piccola è ora di andare" "Si mamma" il mio cuore perse un battito quando lo disse "Ciao Harry" disse lei "Ciao principessa" dissi alzandomi quando la vidi girarsi verso la sua macchina dive la sua famiglia la stava aspettando sorridente. Mi girai per avvicinarmi alla porta sulla quale avrei aspettato di vedere la macchina scomparire ma mi voltai quando sentì una piccola voce chiamarmi "Harry!". Mi girai e mi abbassai di nuovo quando la vidi correre con le braccia aperte verso di me "Mi mancherai tanto" disse al mio orecchio "Anche tu principessa" "Ti voglio bene" disse prima di sciogliere il nostro abbraccio e correre verso Lou che l'aspettava davanti all'auto con la mano tesa verso di lui e un sorriso di gratitudine verso di me, verso quello che avevo fatto per lei. Quando fu troppo lontana per sentirmi sussurrai "Anche tu Lux, non sai quanto".
"Si avvisa la gentile clientela che il volo per Londra sta per atterrare, si prega di spegnere i cellulare e qualsiasi dispositivo elettronico in utilizzo" l'orribile voce metallica trasmessa attraverso l'irritante auto parlante dell'aereo mi strappò via bruscamente dai miei pensieri. Spensi il mio Ipod e il cellulare allacciando la cintura pronto per l'atterraggio. Lux era andata con la sua famiglia il giorno prima della mia partenza per Londra. Avevo deciso di andare dai miei nonni come ogni anno preparandomi un discorso da fargli sul perché non mi avevano detto dell'adozione di Lux, ma ogni minuto in cui mi avvicinavo a Londra tutto quello che avevo preparato mi sembrava solo un mucchio di stronzate. È ovvio che non me l'hanno detto perché non spettava loro farlo e che dopo la morte di mamma venivano a trovarci molto meno spesso ma avrei comunque voluto che loro me l'avessero detto nel momento i cui i miei genitori non erano più in grado di farlo.
Sospirai pesantemente recuperando le mie valige. Mi incamminai verso l'uscita di Heathrow e quando fui fuori presi un profondo respiro. La mia mente sembrò rilassarsi a sentire quell'odore: l'odore di casa.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao ragazzi,
Come state? Scusate per il ritardo ma avevo perso l'ispirazione :cComunque SONO TORNATA.
Spero che vi piaccia il capitolo e vi invito ancora a passare a vedere la mia nuova storia "Beauty & Beast".
Un bacio,
AlicePERSONAGGI CAPITOLO:
-Stacy (la ragazza della foto) è la migliore amica di Allison. Vive ancora a Montreal. Ha un ragazzo Edward.
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Looking through his eyes
Teen FictionAllison Leerman si è appena trasferita da Montreal a New York con i genitori e il fratello minore Logan per il lavoro del padre. Si spostavano continuamente e ormai aveva imparato a non affezionarsi troppo alla gente. I suoi occhi esprimono esattame...