Il Migliore Amico di mio Fratello

Capitolo 1

"Dai muoviti, che voglio andare da Alison!"
"Oh, non rompere!"
"Guarda che ti lascio qua se non ti sbrighi!"

Che palle, le vacanze estive sono già terminate. Purtroppo, aggiungerei.

L'idea di ricominciare la scuola non mi attizza per niente. Senza contare che è da ieri sera che Jace non fa altro che mettermi pressione per andare il prima possibile a casa degli Evans.

"Mica ho due anni." Ribatto a mio fratello guardandomi allo specchio. "Posso andarci senza che mi porti per mano."

In questi mesi i capelli mi sono cresciuti ancora di più, e tentare di tenere alta la coda non è affatto facile.

"Allora ciao, demone!" Jace fa per uscire, ma Scarlett gli si para davanti.
"Ciao a chi, signorino?" Sbircio un attimo fuori dalla mia stanza e vedo lei incrociare le braccia al petto, mentre io nascondo una risata facendo un ultimo giro dell'elastico.
"A tutte e due, sto uscendo." Jace tenta di aprire la porta, ma Scarlett non lo fa passare.
"Dai, Scar!" Urla lui ormai impazientito.
"Eh Jace, pensavi di uscire così facilmente?" Rido ad alta voce dalla mia camera.
"Stai zitta tu!" Ribatte lui." "Scar, faccio tardi se non mi fai-"
"No, Jace!" Stavolta è lei ad alzare la voce. "Avevamo detto che avremmo prima terminato di svuotare le valigie, e poi saremmo andati da Alison!"

Adoro quando Scarlett lo mette in riga.
Mi godrei la scena coi popcorn, ma mi tocca tornare davanti allo specchio per litigare con 'sti diavolo di capelli.

"La valigia può aspettare, Alison no!" Sento degli strani rumori che mi fanno pensare che Jace stia tentando di afferrare la maniglia.
"Sono sicura che Alison non piangerà se farai un attimo tardi."
"Alison no." Dico io. "Ma lui sicuro sì!" Comincio di nuovo a ridere.
"Se non la finisci ti faccio piangere io, altroché!"

Sto per scoppiare nuovamente in una grossa risata, ma appena l'elastico mi si spacca in due e i miei capelli mi cadono sulla schiena inizio ad imprecare.

"Cazzo!" Urlo, buttando la spazzola sul letto. Questa però rimbalza cadendo a terra e provocando un frastuono fastidioso.
"Cos'hai tu, ora?!" Stavolta è Scarlett a urlare rivolta verso di me.
"Dai Scar, fammi uscire!" Continua a lamentarsi Jace.

Grande e grosso com'è non ha nemmeno il coraggio di affrontare nostra sorella.
Pff, idiota.

"Mi si è rotto il fottuto elastico!" Corro in sala per raggiungere i miei fratelli e, per via del casino nostra sorella ci ringhia contro.
"Mi lasci passare?!"
"Insomma, la volete finire?!" Urla, bloccandoci sul posto. "Non fate altro che urlare e lamentarvi!"

Nel frattempo la serratura di casa fa per girarsi, e poco dopo entra Nate nel salotto.

"Vi si sente urlare da giù." Dice, facendo il suo ingresso titubante e confuso. "State già discutendo?"
"Certo, neanche il tempo di arrivare a casa che Jace vuole andarsene senza aiutarci a sistemare le valigie!" Scarlett è sull'attenti, a braccia conserte come un sergente.
"Ho detto che appena torno le sistemo!"
"Jace..." Lo richiama Nate. "Non ci vuole niente a mettere via le cose!"
"Infatti." Mi avvicino a lui con un sorrisino. "Quasi quasi ti lascio anche le mie valigie da sistemare."
"A te posso sistemare in altri modi!" Jace mi ringhia addosso, venendo contro di me.

Io scappo via alla velocità della luce raggiungendo il tavolo della cucina dove cominciamo a girare intorno: io per fuggire, lui per acchiapparmi.

"Peste, vieni qua!"
"La peste non si evitava mica?!" Ridacchio continuando a scappare.
"Jace ed Emma!" Urla Scarlett sulla porta della cucina. "Non ve lo voglio più ripetere: o sistemate le cose o non si va da nessuna parte!"
"E poi avevamo detto che saremmo andati tutti assieme dagli Evans." Continua Nate. "In maniera tale da salutare anche i genitori di Alison ed Heric."
"Uff..." Jace si lascia andare sul tavolo, facendo uscire dalla sua bocca un lamento da poppante. "Basta che ci muoviamo." Sussurra infine.
"Tz, sottone." Dico sottovoce.