Capitolo 60

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Quando riapro gli occhi non ci impiego molto a capire che mi trovo nella stanza di Nic.
Mi sono addormentata sul suo letto, mentre Nic sembrerebbe essere rimasto nel punto di prima, solo con un cuscino dietro la schiena che deve avergli messo Sophie.

"Ah, ti sei svegliata." Mi dice lei girandosi verso di me. È seduta alla scrivania con in mano il telefono.
"Cazzo, non volevo addormentarmi..." Sbuffo sollevandomi sui gomiti. "Ma che ore sono?" Domando vedendo che fuori si è fatto buio.
"Sono quasi le 20.00." Dice controllando l'ora.
"Merda, ho davvero dormito tutto il pomeriggio."
"Probabilmente eri stanca, quindi hai fatto solo bene a riposarti." Mi sorride Sophie per poi osservare Nic ancora addormentato vicino alla finestra che ora è chiusa. "La madre di Nic è rientrata con la piccola poco dopo che vi siete addormentati."
"Ah." Dico soltanto.
"Le ho detto che stavamo studiando ma che poi vi siete addormentati, in modo tale che non facesse domande. Spero solo che non veda Nic conciato in questo modo."

Poi restiamo in silenzio. Dal piano di sotto si sente qualche rumore, ma nulla di così forte e fastidioso. Devono essere la mamma di Nic e la sorellina.

Inizio a guardarmi intorno per cercare il mio telefono e quando lo vedo sotto le lenzuola trovo subito delle chiamate perse da Scarlett e dei messaggi da parte di entrambi gli Evans.

Apro per primo quello di Alison. Dice che anche la partita di oggi è andata benissimo e una foto che immortala Jace ed Heric con una bottiglia di spumante in mano assieme al resto della squadra mi fa intendere che si stanno divertendo parecchio coi festeggiamenti.
Mi accorgo di un nuovo piccolo particolare però: Heric è diverso, ha qualcosa di nuovo. E quando mi rendo conto che i suoi ricci biondi sono tirati all'indietro raccolti in un piccolo cipollotto mi domando quanto gli stiano crescendo i capelli. Già prima di partire li aveva belli lunghi, ma sembra quasi che gli si stiano allungando di più.

Subito dopo apro proprio il suo messaggio. Non c'è scritto nulla, mi ha solo inviato il simbolo della vittoria. Lo fa sempre quando terminano le partite.

Sto per richiamare Scarlett, ma ad un tratto qualcuno bussa alla porta della camera di Nic.

"Ragazzi, sì può?" È la voce di sua madre. Io e Sophie ci lanciamo uno sguardo preoccupato, poi ci giriamo verso Nic.
"Ehm... sì." Risponde Sophie ed ecco che la madre apre la porta per mostrare il suo sorriso gentile.
"Scusate il disturbo." Dice sinceramente. "Stiamo preparando la cena, volete rimanere?" Ci domanda, ma appena vede il figlio dormire spaparanzato per terra con un cuscino dietro la testa inarca stupita le sopracciglia. "Ma come cavolo si è messo?"
"Beh lo conosci, lo sai che è strano." Ride Sophie per sdrammatizzare e non far intendere nulla sulla sua sbornia.
"Certo che è difficile trovare qualcuno che possa dormire ovunque come fa lui." Sospira lei osservandolo rassegnata.

Mi verrebbe da dire che una persona io la conosco, ma non dico nulla.

"Va beh, quindi che volete fare?" Domanda sbuffando, nonostante il suo tono sia chiaramente rivolto al figlio e non a noi. Ed è proprio quando ci guarda con un sorriso che ne ho la conferma.

Sophie mi lancia un altro sguardo, come per domandarmi cosa voglia fare.

E sinceramente non lo so, non che abbia tutta questa fame, sinceramente.

"Non voglio disturbare." Uso come scusa.
"Ci fa piacere avere un po' di compagnia." Sorride lei. "Anche perché quando quello scemo si sveglierà non credo che lo sarà molto, di compagnia." Dice facendoci ridere.
"Dai, allora rimaniamo?" Mi domanda Sophie.

Ci penso su un attimo, e nonostante mi senta un po' insicura accetto.

"Va bene."
"Perfetto, allora vi chiamo appena finiamo."
"Possiamo venire ad aiutarvi." Propone Sophie.
"Tranquilla, lo sai com'è Dan." Le fa l'occhiolino. "A dopo!" Esclama richiudendo la porta.
"Dan?" Domando a Sophie appena ci troviamo da sole.
"È il compagno di Rachel, il papà di Grace."

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