Capitolo 8

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È passato più di un mese da quando ho cominciato a frequentare la New York Central High School.

Ma a me sembra gia un'eternità.

A poco a poco sembrerebbe che Jace abbia iniziato a mollare la presa con la sua professione da badante. Deve aver capito che più mi sta addosso più mi ribello.
In compenso, però, ho trovato qualcun altro che non fa altro che seguirmi ovunque.

Nicholas.

Non ho idea di cosa cazzo voglia, ma tra lei e Sophie non so chi mi stia più appresso.
Dalla sera della festa a scuola devono aver pensato stesse nascendo un'amicizia.
Ma questo non è ciò che penso io.

Non ho amici, forse solo Alison.

Io, e purtroppo anche Sophie e Nicholas, mi dirigo verso l'armadietto per il cambio dei libri.
Quando lo apro ne cadono alcuni che, le volte precedenti, devo aver buttato dentro senza una disposizione logica.

"Cazzo." Impreco, afferrando il mattone che non leggerò mai nemmeno sotto tortura.
"Minchia Emma, dovresti dare una sistemata a questo sgabuzzino." Ride Nicholas guardando all'interno del mio armadietto.
"Fatti i cazzi tuoi." Sbotto chiudendolo rumorosamente. "Posso metterci i resti delle mie vittime qua dentro, quindi stai attento." Lo minaccio.
"Uff..." Dietro di me sento Sophie sospirare.
"Che hai?" Le domanda Nicholas, e anch'io mi giro verso di lei.
"Alla prossima lezione mi ritrovo anche Ruby." Ha lo sguardo basso e demoralizzato.
"Ah, che diavolo ti importa?!" La rincuora Nicholas avvicinandosi a lei. "Ignorala!"

Continuano a confabulare le loro cazzate su quel pulcino spelacchiato, mentre io apro lo zaino per infilare il libro della prossima lezione di geografia.

Geografia... tz. L'unico posto al mondo che vale la pena conoscere è quello per mandare affanculo la gente.

"Vero Emma?" Ad un tratto Nicholas mi chiama.
Io alzo la testa, con aria strafottente perché, effettivamente... non me ne frega un cazzo delle loro stronzate con quella Ruby.
"Non vi stavo calcolando di striscio." Ammetto senza problemi.

Nicholas rotea gli occhi, per poi tornare a parlarmi.

"Ho detto che se Ruby rompe ancora ci penserai tu." Ride lui, ma io non lo guardo neanche in faccia.
"Ah sì?" Domando retoricamente richiudendo lo zaino. "L'hai deciso tu? E dove sono i miei soldi?"
"Dai-"
"Mi sembra di aver già detto che non me ne frega un cazzo di questa storia. Quindi vedetevela da soli." Rimetto lo zaino in spalla. "Che sicuramente, se quella cornacchia ce l'ha così tanto con voi, ci sarà un motivo." A questo punto riprendo a camminare seguita da loro.
"Ehm... sì, beh..." Nicholas si gratta la testa con aria leggermente tesa. "É un po'... complicato."
"Non mi interessa." Dico.

Tz, come al solito ci ho preso.
Ma non era difficile capire che ci fosse qualcosa sotto. Il primo giorno di scuola una persona non va a minacciarne un'altra se prima non la conosce e non è successo qualcosa.
Avevo capito da subito, ma ripeto: non me ne frega nulla.

Improvvisamente mi sento afferrare il braccio destro da una presa salda. Lo stesso braccio che sta tenendo il mio zaino, che mi scivola leggermente per via della presa brusca.
Nicholas e Sophie si fermano poco più avanti di me, girandosi confusi.

"Ma che cazz-" Quando alzo lo sguardo mi ritrovo due occhi verdi fissarmi con un'espressione seria e pungente.

Heric.

"Lasciami." Sbotto, strappando via il mio braccio e rimettendo bene addosso lo zaino.
"Volentieri." Dice, senza provare a riprendermi. "Sono venuto a dirti soltanto che Jace ti cerca."
"E tu digli che a me non frega un cazzo." Mi allontano per riprendere a camminare affiancata sempre da quei due.

Il Migliore Amico di mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora