Ma dove diavolo sono...? Ho un mal di testa tremendo e la nausea sembra non finire, nemmeno mi trovassi su una nave in piena tempesta.
"Non fare casino o svegli mamma e papà!" È la voce di Alison, ma la sento lontana.
Provo a guardarmi intorno, ma gli occhi non si aprono nemmeno se me li spalancassi con le mani. Sento il corpo a contatto con delle lenzuola morbide: credo di trovarmi nel letto di Alison.
"Dimmi dove cazzo è!" Sento parlare da un punto lontano che non riesco a definire.
Ma quella voce sì, riesco a definirla. Riesco a definirla benissimo. Diamine, perché proprio lui...? Non capirò neanche un cazzo conciata così, ma la sua voce riuscirei a riconoscerla anche in mezzo alla folla.
"È in camera mia, ma abbassa la voce ti prego..."
In neanche pochi secondi sento una scia d'aria vicino a me e il letto muoversi."Cazzo..." Una mano grande e inconfondibile mi sta accarezzando il viso.
"Adesso sta meglio, sta iniziando a riprendere colore, ma... credo sia meglio che andiate via."
"Come cazzo faccio a lasciare mia sorella qua, conciata così..." Dice Jace a voce bassa, ma abbastanza chiaramente perché io lo possa capire.Heric, invece, credo stia continuando a fissarmi. Non riesco a vedergli il volto, ma mi basta sentire il contatto della sua mano che mi accarezza il viso.
"Lo sai che io e te dobbiamo parlare, vero?"
C'è un attimo di silenzio, e nello stesso istante sento un altro giramento di testa.
Merda, mi sembra di stare in crociera, anche se decisamente meno piacevole. Anzi, è proprio uno schifo."Sì Jace, lo so." La voce di Heric è dura e scontrosa, come suo solito quando è incazzato. "Ma per stanotte fatemi stare qua, vi prego." Dice causandomi un infarto nonostante la mia sbronza che non mi permette neanche mezza reazione.
È veramente lui quello che ha parlato o si tratta di un clone?
"Se ti dovesse vedere appena sveglia starebbe solo peggio! Non rompere il cazzo e stanotte stai da me. Anzi, ne approfittiamo per scambiare due parole." Anche Jace non scherza quando si parla di tono duro e scontroso.
"Senti, ti giuro che prima che possa svegliarsi me ne sarò già andato da tempo. Ma per ora fammi stare qua." Dice ricambiando i toni. "Ti prego." Insiste più a bassa voce.C'è l'ennesimo silenzio.
"Domani mi puoi anche pestare a sangue, ma ti chiedo solo questo favore."
E chi cazzo glielo spiega a questi che anche se non riesco a rispondere sento tutto?!
"Fanculo, fai quello che ti pare. Se non mi metto contro di te è solo perché non saprei chi ne uscirebbe vivo, ma soprattutto lo faccio per Emma." Continua Jace, con una voce così arrogante da far quasi paura. "E per Alison."
"Ti assicuro che ho tentato anch'io di fare delle cose per lei." Sbotta Heric, in modo scontroso.Qualcuno li zittisca, sento il mio mal di testa aumentare.
"Seh, che cosa? Farla ubriacare ecco cosa!"
"Ei, adesso basta!" Interviene Alison. "Smettetela di fare casino. Non ho voglia di trovarmi mamma e papà in camera e soprattutto dobbiamo far riposare Emma." Dice a bassa voce.Menomale che esiste Alison. Quest'angelo mi sta salvando dall'emicrania...
"Jace, vai a casa. Stai tranquillo, ad Emma ci pensiamo noi. Dì a Scarlett che rimane a dormire qua." Il tono amorevole di Alison avvolge l'intera stanza calmando in modo evidente le acque.
Poi alcune voci si fanno sempre più basse e lontane. Non sento più nulla, se non delle mani calde e grandi che mi sfiorano il viso.
"Heric..." La voce di Alison si fa di nuovo spazio nella camera chiamando il fratello con tono amorevole.
Quest'ultimo però non risponde, è lei che va avanti a parlare.
"Perché non mi hai mai raccontato nulla di ciò che stava succedendo?" Domanda.
"Non lo so..." Si limita a dire lui.Alison a questo punto, intuendo la difficoltà del fratello, decide di non andare più avanti a chiedere.
"Almeno dove sei stato stamattina me lo dici?"
"Te l'ho detto: avevo da fare con papà."
"Papà mi ha detto che non ne sa nulla..." Alla frase di Alison la mano di Heric si stacca dal mio viso.
"Allie, non è nulla di che." Sospira lui. "Avevo un semplice impegno."
"Pensi che non mi renda conto di come stai?" Domanda con tono più deciso. "Di come sei sempre nervoso e non parli più con nessuno? Nemmeno con me..." Riesco a sentire la sensazione di dolore che sta provando Alison. "Sei cambiato, e non lo vuoi ammettere..."
"Hey, dai vieni qua." A sentire la voce strozzata della sorella, Heric si solleva dal letto.Anche se non riesco a vederli presumo si sia alzato per andare ad abbracciarla.
"Non fai più parola nemmeno con me..."
"Semplicemente perché non c'è nulla che non va." La rincuora lui.
"E allora perché fai così?"
"È solo un periodo pieno di cose... nulla di serio."
"È per Sam, vero?" Alla domanda di Alison cala un altro silenzio pungente.Prima di parlare Heric si schiarisce la gola.
"È per lei che sei sempre nervoso col mondo."
"Oggi non doveva crearsi questo casino." Sussurra lui. "Non avevo idea che avesse in mente di venire da voi." Continua sbuffando. "Le ho chiesto io di uscire, pensa...!" Scoppia a ridere con fare ironico. "Ma perché dovevo parlarle." Confessa poi all'improvviso.
"E...?" Alison prova a farlo continuare rimanendo cauta.Probabilmente non vuole essere troppo precipitosa dopo tutto il tempo in cui Heric ha smesso di raccontarle le cose.
"E... le ho detto la verità, dopo che siamo usciti dal locale." Specifica.
"Quindi..."
"Seh, è finita." Dice. "Anzi, non è nemmeno mai iniziata."
"Mi dispiace..." Sussurra lei, forse non sapendo cos'altro dire.
"Nah, a me no." Ride lievemente lui. "Mi spiace solo per te, che ci hai discusso pesantemente." Continua. "Ma l'ha voluto lei."
"Sì..."Poi ancora silenzio. Silenzio in cui non posso vedere cosa stiano facendo, ma so benissimo che sono semplicemente fermi, a guardarsi.
"Vai a dormire, domani dobbiamo andare a scuola."
"Heric." Alison chiama il fratello prima che questo possa andarsene. "Rimani tu qua con Emma."
"Non c'è bisogno, è camera tua-"
"No." Lo interrompe lei. "Prima hai pregato Jace più volte..."
"E quindi?"
"E quindi rimani qua." Insiste lei. "Io vado in camera tua e non si discute." Sento il rumore dei passi di Alison allontanarsi. "Buonanotte, fratellino." Il tono di Alison è tornato più dolce e amorevole.Poi si sente una porta chiudersi silenziosamente.
Non si percepisce più alcun tipo di rumore: niente voci, niente passi, niente di niente. Solo delle braccia calde che mi avvolgono sotto le coperte e mi stringono forte.
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Il Migliore Amico di mio Fratello
Romance[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] 𝟑º 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎 Sequel de "𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑 𝐍𝐄𝐌𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐌𝐈𝐎 𝐅𝐑𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎" 𝘼𝙏𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀: leggere prima "Il Peggior Nemico di mio Fratello" e "Il mio Peggior Nemico" per capire al meglio la storia. Alison, J...