Quando Mike ed Heric sono tornati con le buste della spesa in mano ci siamo messi tutti a organizzare il cibo nei mobili delle dispense in cucina.
Abbiamo mangiato una pizza ordinata all'ultimo e nel mentre siamo stati obbligati da Katie a guardare i primi due episodi di una delle sue serie preferite.
Ovviamente io ho fatto solamente finta di vederli. Ero troppo stanca da tutto quel tempo in macchina e dal fatto che la mattina mi fossi svegliata troppo presto per i miei gusti. Tutto per preparare ogni cosa prima di partire.
Terminato di cenare abbiamo pulito ogni cosa, Jace ha tirato su una canna e se la sono divisa lui, Mike ed Heric.
Ovviamente mi sentivo morire lì davanti a loro senza avere neanche la mezza possibilità di fumarla. Figurati se Jace me la passerebbe così tranquillamente.
Domattina però, da quanto ho capito, sembrerebbe vogliano andare a comprare tutto l'alcool possibile e immaginabile per capodanno.
E da questo non mi puoi escludere fratellino, mi dispiace tanto.Dopo la serata passata a mangiare, fumare, chiacchierare e guardare serie tv sotto tortura, si fa tardissimo. Decidiamo tutti di andare nelle nostre camere per riposare.
Che poi, conoscendo mio fratello non credo proprio stia andando a letto con Alison per riposare, ma questo non mi interessa.Anch'io salgo in camera mia, o meglio... nella mansarda. Si è fatto davvero tardi e il solo pensiero che domani ci tocca svegliarci presto per cominciare i preparativi per capodanno mi fa salire la nausea.
Preferirei rimanermene a dormire quanto mi pare e svegliarmi con tutto già pronto, ma purtroppo chiederei troppo.
Mi giro e rigiro nel letto per più di mezz'ora. Non so perché ma proprio non riesco a dormire.
Anzi, passano forse quaranta minuti e i miei occhi ancora non sembrano volersi chiudere.Comincio quindi a fissare fuori dalla finestra: la luna riflette una luce opaca nella stanza che si illumina di un bianco chiarissimo. La mia attenzione cade però su una maniglia: la maniglia della finestra.
Mi metto a sedere, allungando la mano verso quel pezzo di ferro. Quando lo giro verso l'alto questa si spalanca e un'aria fredda mi soffia sul viso. Con la pelle d'oca e un brivido lungo la schiena mi alzo in piedi per sporgermi fuori e mi rendo conto solo ora della scoperta magnifica che ho appena fatto: questa finestra si apre dando la possibilità di salire sul tetto.
So che può sembrare una cavolata, ma non mi è mai capitato di salire su un tetto. E ho sempre desiderato poter avere un luogo di fuga del genere, che affacciasse proprio sulla mia camera.
Decido quindi di avvolgermi nel piumone e nelle lenzuola per mantenermi al caldo. Poi afferro il cellulare, le sigarette, l'accendino e il cuscino ed esco fuori nel gelo inverno.
Posiziono il cuscino per terra, o meglio, sulle tegole del soffitto, mi siedo portando comodamente le ginocchia al petto e mi accendo una sigaretta godendomi appieno questo momento di pace.Ad ogni tiro faccio un sospiro per respirare quest'aria di montagna. E lo so che farlo con una sigaretta in bocca non sia il massimo, ma è proprio questa sensazione di pace interiore che mi porta ad aver bisogno anche di fumare.
Resto così, ad osservare il giardino, gli alberi e le montagne, e la luna che fa da sfondo a questo panorama invernale. Fino a che, a un certo punto, la mia attenzione cade su una luce proveniente dal piccolo gazzebo in legno del giardino.
Scorgo una figura seduta, avvolta da un giubbotto e un cappello di lana nero, e d'istinto mi abbasso leggermente, per paura che possa vedermi.
Merda, chi diavolo è? Non erano andati mica tutti a dormire?
Alzo un po' la testa, tento di mettere a fuoco, ma non solo il buio pesto della notte non aiuta, ma anche il fatto che la figura sembra essere seduta di spalle.
Non può mica essere un ladro. I ladri non se ne stanno seduti così tranquillamente in giardino prima di rubare. Dev'essere qualcuno del gruppo.
Poco dopo sento il cellulare vibrare. Quando lo sblocco vedo una notifica rossa di un messaggio: cosa ci fai sul tetto?
Leggo il mittente: Heric.
Dal telefono porto nuovamente il mio sguardo verso il gazebo. E a questo punto riesco a scorgere un viso familiare osservarmi con aria impassibile.
Riafferro il telefono e digito: niente.
Poi invio.
Aspetto una possibile risposta, ma vedendo che non arriva riprendo a scrivere: e tu cosa ci fai in giardino?
Noto che il messaggio gli arriva pochi secondi dopo rispetto al normale: dev'essere per colpa del campo.
Il mio cellulare vibra di nuovo: niente, risponde.
Odio quando usa e copia le mie stesse battute come se volessi farmi un dispetto.
Sembra quasi che voglia prendermi in giro ogni volta.
A questo punto decido di non rispondere più. Prendo un'altra sigaretta, la infilo in bocca e comincio a fumarla dopo averla accesa.
Passano un po' di minuti, in cui vedo anche Heric fumare rimanendo seduto sotto quel gazebo.
Finisco la mia e la butto dall'altra parte del tetto.
Faccio per rientrare per tornarmene a letto, ma un'altra vibrazione mi tiene seduta su quelle tegole.
Nonostante il buio della notte giurerei di poter vedere chiaramente i suoi occhi verde intenso.
Non riesco a dormire. Dice il messaggio.
Non riesce a dormire? Lui?
Tz, vorrei evitare di ridere nel pieno della notte e rischiare di svegliare qualcuno.Rileggo ancora una volta il messaggio e mi domando cosa diavolo possa interessarmi. Poteva anche non dirmelo.
Strano da parte tua. Perché? Digito e invio la risposta.
Ancora un attimo dopo ecco che arriva l'ennesimo messaggio: e io che cazzo ne so.
Quando lo leggo stringo il cellulare tra le mani così forte che se potessi lo spaccherei pensando di avere la sua testa al posto di questo stupido telefono.
Odio i suoi atteggiamenti spocchiosi e le sue risposte così... idiote!
Vedi di non cadere da lassù. Leggo un secondo messaggio di cui non mi ero accorta.
Ti sembro stupida? Domando retoricamente.
Aspetto ancora un minuto circa.
Poi leggo: Sinceramente? Sì. Risponde, facendomi salire la voglia di ammazzarlo con le mie stesse mani.
Spero di caderti addosso e farti male allora. Invio con la speranza che percepisca tutto l'odio che sto provando nei suoi confronti.
Con lo sguardo provo a decifrare da quassù le espressioni del suo viso nonostante il buio nasconda quasi tutta la sua figura. Ma giurerei di aver colto una risata beffarda.
E se facessimo al contrario? Risponde poco dopo.
Non so se sto notando male da quassù, ma sembra come se ci avesse messo un po' a decidere di inviare o meno questo messaggio.
O magari è solo colpa della connessione.
Cosa vuol dire? Domando confusa da quella risposta.
Passano ancora pochi minuti, poi il cellulare torna a illuminarsi.
Niente.
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Il Migliore Amico di mio Fratello
Romance[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] 𝟑º 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎 Sequel de "𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑 𝐍𝐄𝐌𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐌𝐈𝐎 𝐅𝐑𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎" 𝘼𝙏𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀: leggere prima "Il Peggior Nemico di mio Fratello" e "Il mio Peggior Nemico" per capire al meglio la storia. Alison, J...