Capitolo 13

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Questa settimana è passata più lentamente del previsto.

Alla faccia del Campcoso: "vedrai che passerà in fretta".
Seh, eccome!

Il secondo giorno ho dovuto sopportare Heric mentre pulivamo la palestra dove siamo finiti col lanciarci le palle da basket addosso. Il terzo abbiamo lavato i pavimenti della piscina e l'avrei buttato volentieri in acqua. Mentre gli ultimi giorni un Prof di cui nemmeno ricordo il nome mi ha affidato una ricerca talmente pallosa che per finire prima Heric me l'ha praticamente fatta tutta da solo.
Se aspettava me... ciao!

"Ah, finalmente un po' di pace." Mi stiracchio per bene appoggiandomi al mio armadietto.

È di nuovo lunedì, e da quanto ero stanca questo weekend l'ho passato a casa da sola a godermi il letto. Jace è andato a far festa, come al solito, con Heric, Alison e i loro amici. Anche Nicholas e Sophie sono andati a bere qualcosa con il loro gruppo, ma per fortuna stavolta quel rompiscatole di Nic non ha insistito più di tanto perché io venissi. Quanto a Scarlett ha passato il sabato sera con Nate, da perfetti piccioncini.

"Scordati la pace." Nicholas chiude di botto il suo armadietto riportandomi alla realtà.

Che non cominci a rendermi nervosa, perché non ho voglia di iniziare un'altra giornata da stressata. È già tanto che sto entrando in orario per evitare di passare un'altra settimana con quello.

"Questo weekend Sophie festeggia il suo compleanno." Mi informa euforico.
"Ah sì?" Domando impassibile girandomi verso di lei.
"Sì." Conferma lei. "In realtà il mio compleanno è il 27 dicembre, nel pieno delle feste natalizie."
"E lo festeggi a metà novembre?" Evito di scoppiare a ridere, ma la cosa mi sembra fin troppo esagerata.
"Ehm... diciamo che voglio approfittare del fatto che questo weekend avrò casa libera per fare una festa." Mi sorride mentre ci incamminiamo per raggiungere ognuno le proprie aule.
"Esatto!"
"Una festa tranquilla. Vero, Nic?" Sophie si rivolge all'amico con una smorfia.
"Certo, sarà tranquillissima ne abbiamo già parlato!" La rassicura lui, nonostante a me non sembri per niente convincente. "Devi sapere che Sophie vive in una villa enorme!" Stavolta Nic si rivolge a me, sempre col suo fare allegro ed euforico.
"Ecco, questo non è pretesto per invitare mezza scuola, Nic."
"Nah, sta' tranquilla. Mettiamo solo qualche volantino in giro ma vedrai che non verrà troppa gente." Dice Nic fermandosi davanti alla sua aula.
"Se mi volete alla festa basta che non diffondiate così tanto la voce da farla arrivare a mio fratello." Dico, con tono serio.

È da un po' che avrei voglia di fare un po' di festa senza lui ed Heric addosso.

"Non lo saprà, vedrai." Nic mi dà una pacca sulla spalla sinistra, per poi tirare fuori dallo zaino i volantini ed entrare in aula distribuendoli a squarciagola.

Io e Sophie ci guardiamo, capendo al volo che non sarà per niente una festa tranquilla.
Non finché sarà proprio Nicholas ad organizzarla.

-

"Quindi è andata bene la settimana?" Mi domanda Alison mentre percorriamo il corridoio della scuola.

Finalmente questo lunedì è finito e possiamo tornarcene a casa.

"Sì, più o meno." Faccio finta di nulla solo perché parlare male di Heric davanti a lei so quanto potrebbe farle male.
"Mh..." Allie si ferma un attimo, quando raggiungiamo la fermata del bus davanti a scuola.

Heric e Jace dovrebbero raggiungerci tra poco, ma per adesso siamo ancora sole. A parte l'ammasso di studenti che stanno aspettando in fermata assieme a noi.

"Le cose tra te e mio fratello vanno meglio?" Nello sguardo di Alison riesco a intravedere un leggero senso di dispiacere, come se fosse più rattristita lei del rapporto che abbiamo io ed Heric.

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