Dopo aver origliato fino alla fine la chiamata tra Jace ed Heric me ne sono tornata in camera per far finta di dormire. Sono rimasta sotto le lenzuola per non so quante ore, a tremare dall'agitazione e dall'ansia che mi sta mangiando dentro.
Jace sa tutto... quando uscirò da questa stanza mi toccherà affrontare sicuramente il discorso e mi sento già male al solo pensiero.
E non perché abbia paura di affrontare lui, ma perché... non so parlare di questa cosa neanche a me stessa. Faccio una fatica così grande che mi viene voglia di evitare ogni cosa.
Diamine, che imbarazzo... vorrei solo scomparire o tornare indietro nel tempo per cancellare tutto.
Mentre mi giro e rigiro tra le lenzuola improvvisamente sento girare la serratura della porta di casa: è tornata Scarlett.
A questo punto si apre anche la porta della stanza di Jace, finché i passi di mia sorella arrivano pesanti proprio in camera nostra."Dobbiamo parlare." Mi dice Scarlett con una serietà da mettere i brividi.
Io mi metto a sedere sul letto e alzo gli occhi al cielo. Tanto ormai devo parlare con più persone io rispetto al Papa.
Anche Jace fa la sua comparsa sulla soglia della mia camera appoggiandosi allo stipite. La sua espressione sembra come piena di agitazione. Si starà sicuramente trattenendo dal farmi mille domande.
"Dimmi." Rispondo con nonchalance nonostante dentro di me stia nascendo un vortice di ansia ed energia negativa. Per non parlare della sbronza di poche ore fa che mi ha fatta rimanere a letto tutto il giorno.
"Dimmi?" Ripete lei portando le mani al petto. "Ti rendi conto che l'hai combinata grossa?"
"Sì..."'Rispondo ovvia. "E quindi?"Scarlett sbatte una mano sulla sua stessa coscia cercando di mantenere la calma.
"E quindi ti sembra normale?!" Urla portando le mani tra i capelli. "Hai preso a pugni una ragazza!"
"Ah, no no..." Con una risatina mi raddrizzo con la schiena alzando l'indice per mettere chiarezza. "Non ho neanche fatto in tempo a darle più pugni." Specifico. "Gliene ho dato solo uno-"
"Emma, non sto scherzando!"
"Nemmeno io sto scherzando!" Mi discolpo. "Solo uno gliene ho dato, non di più!"
"E il libro che le hai tirato in testa?!" Mi ricorda. "Io ti compro i libri per lanciarli sulle persone?!"
"Almeno non stanno a fare la muffa!" Rido tentando di alleggerire la tensione.Scarlett rimane a guardarmi con un tic nervoso al sopracciglio. Poi si gira verso Jace, che appena si accorge dello sguardo di nostra sorella su di se si irrigidisce.
"E tu?"
"I-io cosa?" Domanda lui stendendo bene il collo. Sicuramente essere più alto lo fa sentire più sicuro, ma sappiamo bene che con Scarlett non è mica così facile.
"La preside mi ha detto che eri presente. Non potevi tenerla sottocchio?!"
"Io sono arrivato dopo!"
"Pensi che mi sarei fatta trattenere da Jace se ci fosse stato?" Domando retoricamente a Scarlett che gira di scatto la testa verso di me con sguardo omicida.
"Certo...!" Sbraita lei. "D'altronde cosa posso aspettarmi se le stesse cazzate le hai fatte anche tu." Dice rivolta verso Jace. "Giusto?"Nostro fratello sta per rispondere, ma col nervoso che mi sta scorrendo tra le vene lo anticipo impedendogli di parlare.
"Tu ti preoccupi così tanto di cos'ho fatto." Rido acida. "Ma perché non vieni a chiedermi il perché?" Domando con serietà.
Diamine, perché sto dicendo una cosa del genere? Anche se me lo venisse a chiedere non saprei cosa dirle. Non avrei mai il coraggio di raccontare tutto quello che mi ha spinto ad aggredite quella nutria sclerata.
Scarlett torna a guardarmi con un sospiro, come se stesse pensando al fatto che, effettivamente, avrebbe potuto farlo prima piuttosto che aggredirmi subito.
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Il Migliore Amico di mio Fratello
عاطفية[𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀] 𝟑º 𝐋𝐈𝐁𝐑𝐎 Sequel de "𝐈𝐋 𝐏𝐄𝐆𝐆𝐈𝐎𝐑 𝐍𝐄𝐌𝐈𝐂𝐎 𝐃𝐈 𝐌𝐈𝐎 𝐅𝐑𝐀𝐓𝐄𝐋𝐋𝐎" 𝘼𝙏𝙏𝙀𝙉𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀: leggere prima "Il Peggior Nemico di mio Fratello" e "Il mio Peggior Nemico" per capire al meglio la storia. Alison, J...